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Bruce Springsteen a Ferrara, tutto pronto per la festa dei 50mila fan del Boss

Musica

Fabrizio Basso

Il 18 maggio il rocker del New Jersey sarà in concerto nella città estense per la prima volta: suonerà nel Parco Urbano Giorgio Bassani. Seguiranno gli altri due live in Italia: il 21 maggio al Circo Massimo di Roma e il 25 luglio al Prato della Gerascia, nell’Autodromo Nazionale di Monza

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Bruce Springsteen and The E Street Band si esibiranno a Ferrara per la prima volta. Con uno sforzo senza precedenti la città estense stupirà il pubblico per la cornice culturale in cui verrà incastonato il primo dei tre live in Italia dell’artista, che comprende una serie di iniziative e attività in suo omaggio, a completamento di una logistica preparata sin dal giorno dell’annuncio del concerto. I fan potranno infatti contare non solo su un’organizzazione eccellente ma anche sul calendario Waiting for Bruce, che include l’offerta culturale della città. Un’occasione straordinaria per mostrare al mondo la vocazione artistica di Ferrara e la sua capacità di accoglienza, resa possibile da una macchina organizzativa guidata da un team di professionisti di altissimo livello. In occasione della presentazione ufficiale del concerto, svoltasi proprio questa mattina a Ferrara, Alan Fabbri, sindaco della città, ha detto: “E’ un momento importante per la nostra città che ospiterà 50mila persone nel parco urbano Giorgio Bassani. Per noi si realizza un sogno importante, non è stato un percorso facile ma lo abbiamo percorso con entusiasmo: a Ferrara non si è mai verificato nulla di simile e ora gli sforzi di tutti saranno premiati con Bruce qui a Ferrara". Sulla stessa lunghezza di pensiero Marco Gulinelli, assessore cultura della città estense: “E’ un sogno che ci ha portato anche delle responsabilità. Vogliamo che sia un evento di tutta la città col più ampio coinvolgimento. Abbiamo iniziato a lavorarci circa due anni e mezzo fa. Giovedì 18 Bruce trasmetterà la sua energia a 50mila persone arrivate da tutto il mondo (saranno 60mila a Roma e 70mila a Monza, ndr)".

La genesi di questa giornata che si preannuncia memorabile è stata raccontata da Claudio Trotta, storico promoter che con la sua Barley Arts cura gli appunti italiani del Boss: “Nel 2020 Vittorio Sgarbi mi ha parlato di un assessore alla cultura di Ferrara che amava Bruce e che avrebbe voluto portarlo in concerto lì; io sono venuto e ne abbiamo parlato, all’inizio ho raffreddato gli entusiasmi perché volevo capire bene la situazione prima di attivare la macchina. Non si fa nulla da soli, neanche Bruce Springsteen fa nulla da soli, se sul palco lo vediamo in compagnia della sola chitarra significa che comunque dietro c'è una squadra che lavora con lui. Abbiamo così iniziato un percorso che ha portato alla creazione del Comfort Festival, una idea nata prima del covid, dove se la capienza è 10mila persone ne accogli 5mila per garantire a ognuno il suo spazio. Ci tengo a precisare che non ho preso in considerazione altri spazi in questa regione, ho deciso che il concerto doveva essere a Ferrara e così è stato. Per essere aggiornati sul concerto è stata creata una applicazione, frutto di un grande lavoro. Prima di Springsteen saliranno sul palco altri artisti scelti da Barley: non accade in nessuna altra parte del mondo che Bruce deleghi i suoi opening act; io questo lo chiamo value for the money ovvero offrire un valore aggiunto al costo del biglietto. A Ferrara ci saranno Fantastic Negrito e Sam Fender, a Roma ancora Fender insieme a The White Buffalo e a Monza The Teskey Brothers Tash Sultana". Qualche critica al mondo del ticketing e alle polemiche sui prezzi troppo alti ("In Italia sono tra i più bassi del mondo. Il prezzo più basso di Ferrara è il più basso di tutto il mondo"), una frecciatina all'Eurovision ("E' spettacolo. Dove è la musica?") e il consiglio di non portare bambini di pochi mesi dopodiché Trotta torna su Springsteen, che ha visto recentemente in concerto negli Stati Uniti con questo spettacolo: "Gli arrangiamenti di una buona parte dei brani sono jazzati e la chitarra la suona quasi sempre lui. Per anni ha fatto l'Enzo Jannacci, ora fa il Giorgio Gaber perché c’è una struttura di costruzione dello spettacolo che non è caciarona alla Enzo ma è precisa alla Giorgio. La scalette è praticamente sempre la stessa, lo spettacolo è quello concepito negli Stati Uniti ma se vuole cambiare qualcosa lo decide lui. Durata del concerto sulle tre ore". Con Springsteen la E Street Band composta da Roy Bittan piano e sintetizzatori, Nils Lofgren chitarra e voce, Patti Scialfa chitarra e voce, Garry Tallent basso, Stevie Van Zandt chitarra e voce, Max Weinberg batteria, Soozie Tyrell violino, chitarra e voce, Jake Clemons sassofono e Charlie Giordano tastiere.

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