Skiantos, pubblicano "Doppia dose" in vinile con un inedito che ha la voce di Freak Antoni

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La band sarà protagonista, giovedì 6 aprile, della serata che celebra i 50 anni della storica etichetta Cramps e che si svolgerà a Milano al Teatro Lirico Giorgio Gaber

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Gli Skiantos rappresentano da sempre la parte più eccentrica e ironica della musica italiana entrata nella storia attraverso l’invenzione del rock demenzialeIl 14 aprile esce, per la prima volta in doppio vinile da collezione (180 gr, numerato) pubblicato da Ala Bianca, "Doppia Dose", il loro primo doppio CD, pubblicato originariamente nel 1999, un lavoro che è un perfetto compendio dell’ironia e sberleffo d’autore, temi caratteristici della storica band. Il disco esce in occasione del compleanno di Freak Antoni, che cadrà il 16 aprile, e contiene un prezioso inedito, "Flippato per gli Skiantos" con la voce originale di Freak Antoni.

"Flippato = stravolto, intontito. Noi di stravolti o intontiti ai nostri concerti ne incontravamo tanti…e se non lo erano, lo diventavano.” racconta Fabio Testoni “Da qui l’idea di Freak di dedicargli una canzone ad hoc, che poi realizzammo come esclusivo omaggio agli affiliati del FunCoolClub, atto di devozione e di benemerenza assoluta agli Skiantos. Ci sembrava giusto dopo tanti anni inserirla in questa ristampa su vinile di Doppia Dose, per ascoltare ancora una volta un inedito cantato dal nostro cantante preferito!”, commenta Dandy Bestia.

Il doppio vinile contiene "Il Solito Trionfo", che rappresentava, allora, la nuova discografia Skiantos (con vari e prestigiosi ospiti) e M’hai cotto il razzo" che restituiva invece la storica formazione degli Skiantos ‘77. Doppia dose” è stato il progetto discografico più ambizioso degli Skiantos: prefigurava una nuova stagione introspettiva (Io Dentro) e di denuncia sociale (Nuovo Medioevo), oltre alla solita ironia e leggerezza. Un progetto nel quale Freak e band credettero moltissimo e che a distanza di anni riesce ancora oggi a trasmettere la forza delle loro idee ed intuizioni. I tanti ospiti presenti si erano prestati a un gioco di complicità più che di semplice partecipazione, esibendosi in diversi modi: alcuni facendo proprie le canzoni, altri proponendo una frase musicale, altri ancora scherzando o partecipando ad un bizzarro coro, il tutto in una sorta d’improvvisazione creativa giocata in totale sintonia con gli stessi Skiantos.

Gli Skiantos intervengono sul linguaggio delle parole e dei comportamenti, scelgono di essere banali, stupidi, allusivi, abusivi ed esagerati in contrapposizione alla retorica dei buoni sentimenti e alla prosopopea dei cantautori. Raccolgono segnali dal gergo giovanile per contaminare l’insopportabile modo del buon senso. A una presunta poetica alta da grande artista contrappongono una poetica bassa da artista sconnesso.

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