Robert Smith dei The Cure, annullati 7000 biglietti rivenduti online dai bagarini

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©Getty

Previste la rivendita dei titoli ai fan e le donazioni in beneficenza delle commissioni originarie, che non saranno rimborsate, ad Amnesty International

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La battaglia di Robert Smith contro la rivendita dei biglietti dei concerti a prezzo maggiorato sul mercato secondario continua. Alcune settimane fa, dopo la richiesta di spiegazioni sulle commissioni “indebitamente alte” che, in molti casi, avevano superato addirittura il prezzo dei biglietti per lo statunitense Lost World Tour, il leader dei The Cure aveva ottenuto da Ticketmaster un rimborso per i fan. Ora, secondo gli ultimi tweet pubblicati da Smith e riportati da Variety, 7000 biglietti acquistati dai bagarini con account fasulli o offerti sul mercato secondario sono stati annullati e sarà programmato un piano di rivendita dei titoli ai fan e di donazioni in beneficenza delle commissioni originarie ad Amnesty International. Smith ha infatti avvertito gli acquirenti di biglietti che cercheranno di eludere le regole di trasferimento dei titoli che le commissioni originarie non saranno rimborsate.

LA LOTTA CONTRO IL BAGARINAGGIO

Per il primo tour in Nord America dopo sette anni la band britannica aveva scelto il circuito di Ticketmaster per combattere la pratica dello scalping, cioè del bagarinaggio digitale, ma aveva rifiutato di partecipare sia al meccanismo del dynamic pricing, secondo il quale il prezzo dei biglietti in vendita non è fisso ma varia in base alla domanda, sia allo schema del biglietto di platino per evitare prezzi “istantaneamente e orribilmente distorti dalla rivendita” (l’ultimo caso aveva coinvolto l’estivo It’s All Blur Tour di Drake e 21 Savage). “Sono disgustato come tutti voi”, aveva twittato Smith.

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