Con un post su Instagram il pianista e compositore ha aggiornato i fans sullo stato della malattia annunciata via social lo scorso giugno
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“Ce la stiamo mettendo tutta! Aspettatemi!”. In un post su Instagram il pianista e compositore Giovanni Allevi, 53 anni, ha aggiornato i fans sul decorso della sua malattia, un mieloma annunciato sullo stesso social lo scorso giugno attraverso la trascrizione in note sul pentagramma di “una neoplasia dal suono dolce ma non per questo meno insidiosa”. Con l’ultimo messaggio Allevi ha invitato inoltre alla lettura de L’arte della guarigione nelle culture umane di Franco Voltaggio, “un libro che ho amato moltissimo ai tempi dell’università. Per secoli la guarigione è stata un’arte magica, sciamanica, dove il talento del medico alchimista incontrava la piena fiducia del paziente, che si abbandonava alle sue visioni. La scienza intanto ha fatto passi da gigante senza dimenticare quel passato. Qui in Istituto si respirano il talento, l’intuizione, la forte volontà di guarire ed alleviare le sofferenze, con un farmaco, ma anche con un sorriso”.
I MESSAGGI SUI SOCIAL
Nel corso dei mesi della malattia, Allevi ha affidato ai social diversi messaggi di aggiornamento sul suo stato di salute, a partire dal primo annuncio: “La mia angoscia più grande è il pensiero di recare un dolore ai miei familiari e a tutte le persone che mi seguono con affetto. Ho sempre combattuto i miei draghi interiori in concerto insieme a voi, grazie alla Musica. Questa volta perdonatemi, dovrò farlo lontano dal palco”. In una successiva immagine, che lo ritrae di spalle rivolto verso la finestra della stanza d’ospedale, Allevi ha poi ringraziato i suoi sostenitori per l’incoraggiamento e la vicinanza: “È iniziata la battaglia che mi ha portato nel nucleo più profondo della fragilità umana. Con voi la vincerò!”. Ancora, con la schermata del computer che, flebo sullo sfondo, svela lo spartito di una melodia intitolata Mieloma, il pianista ha spiegato di aver applicato un procedimento matematico usato da Johann Sebastian Bach per verificare la corrispondenza tra le note musicali e le lettere del nome della malattia “prima ancora di chiedere cosa fosse”. Allevi ha percepito “una melodia romantica di sorprendente bellezza”, entusiasta dalla compagnia di “un diario di emozioni fatto solo di note” nel corso della terapia. Sui social, il compositore ha anche condiviso messaggi di speranza: “Non posso sapere cosa mi riserva il futuro, ma una cosa è certa: bisogna amarla questa vita, anche quando il buio ci travolge”. Infine, poche settimane fa, ha accompagnato una foto in controluce di una sacca di medicinali con la didascalia: “Ho voluto scattare questa foto per non dimenticare la capacità dell’uomo di saper trovare la bellezza in ogni momento, anche il più difficile. È una immagine che fa tremare, ma i colori del cielo al tramonto con cui si fonde, rappresentano una bellezza che non voglio dimenticare”.