Ad aprile esce Mythologies, un album che raccoglie 23 composizioni orchestrali nate per musicare l’omonimo balletto di Angelin Preljocaj. Il disco, cui Bangalter lavora ormai dal 2019, rappresenta un netto cambio di stile per l’ex Daft Punk che sembra pronto ad abbracciare nuove sfide
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Dopo 28 anni di successi con i Daft Punk e neanche un paio di pausa, Thomas Bangalter si toglie il casco argentato e ci mette letteralmente la faccia, annunciando un nuovo progetto molto diverso dai precedenti.
Musica che esplora l’umanità
Mythologies non sarà solo una sfida completamente inedita per l’artista francese ma rappresenterà anche e soprattutto una netta cesura con il passato. L’album in uscita il 7 aprile 2023 è stato pensato con l’idea di fungere da accompagnamento al balletto omonimo di Angelin Preljocaj, portato in scena dalla sua compagnia lo scorso luglio al Grand Théâtre de Bordeaux. In questa occasione è stato registrato anche un breve teaser trailer dello spettacolo, che ci permette di ascoltare in anteprima un paio di minuti del nuovo esperimento musicale dell’ex metà dei Daft Punk. Tanto basta a capire come ci si trovi di fronte a qualcosa di radicalmente differente da ciò che ha prodotto in passato Bangalter. Come da lui stesso anticipato, queste 23 composizioni nate a partire dal 2019 “abbracciano in toto la storia della musica orchestrale per balletto”. Lo stile compositivo alla base non attingerà quindi più all’elettronica bensì “alla forza tradizionale su larga scala di una sinfonia”, per arrivare a citare la forza di miti antichi e moderni. Nel suo nuovo percorso il musicista francese non è più interessato a esplorare la tecnologia, come ha fatto continuativamente negli ultimi quasi trent’anni: il suo focus si sposta ora piuttosto nel creare brani che “esplorano l’umanità”.
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Music sounds better with (only) you?
La voglia di rimettere l’uomo al centro del suo lavoro è esplicitata poi pure da un gesto simbolico di discreta importanza. Thomas Bangalter ha infatti annunciato Mythologies mostrando per la prima volta il suo volto. Con il passare degli anni non era diventato troppo difficile trovare immagini dei due Daft Punk senza i caratteristici caschi ma si era comunque sempre trattato di scatti rubati o diffusi forse per errore. Ora non c’è più spazio per le interpretazioni: Bangalter taglia i ponti della precedente carriera con Guy-Manuel de Homem-Christo mostrandosi senza filtri e con il suo vero volto. Una decisione che in qualche modo fa capire quanto si sia di fronte davvero all’inizio di una nuova vita artistica e non a un semplice progetto estemporaneo, simile a quelli che già avevano coinvolto negli anni il producer transalpino. Senza il socio di una vita Thomas aveva infatti già lavorato , spaziando dalle colonne sonore per pellicole “oltraggiose” come Irréversible di Gaspar Noé a inni da discoteca come Music Sounds Better With You (creata sotto lo pseudonimo Stardust insieme a Alan Braxe e Benjamin Diamond nel 1998). Quest’ultimo unico brano della formazione, che resistette pure a un’offerta di tre milioni di dollari per creare un EP, non rimane solo uno dei pezzi house più importanti degli anni Novanta ma anche la dimostrazione che Bangalter è un artista navigato, che non deve avere paura a girare per nuovi mondi musicali “senza casco”. Music sounds better with you, Thomas. Anche ora che ti ci dedichi da solo.