Le sonorità elettro-pop che avvolgono la canzone ci conducono in una dimensione inizialmente misteriosa che poi si schiude al primo ritornello, sbocciando in un’oasi di rinascita e coscienza
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA
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Il mio nuovo singolo, “Non fai per me”, tratta la tematica dell’amore non corrisposto, della sofferenza dovuta al rendersi conto di aver dato tutto a chi non ricambiava i nostri sentimenti, arrivando a privarsi della propria identità. L’ho scritta traendo da una mia esperienza personale che mi ha distrutto dentro ma che, al tempo stesso, mi ha permesso di capire chi davvero è importante per ognuno di noi, ovvero noi stessi. Tendiamo a colmare vuoti che ci portiamo dentro sin da piccoli con altre persone, dimenticandoci però che nessuno al mondo può salvarci da noi stessi e da ciò che ci circonda se non noi. L’amore a senso unico è tossico e tende a sminuirci nel tempo, a farci sentire sempre inferiori, mai abbastanza. Cerchiamo di diventare chi non siamo per impressionare l’altro, quando in realtà, se davvero ci amasse, sarebbe con noi in ogni momento per quello che davvero siamo, con le nostre debolezze e i nostri difetti.
Le sonorità elettro-pop che avvolgono la canzone, conducono gli ascoltatori in una dimensione inizialmente misteriosa, che si schiude al primo ritornello, sbocciando in un’oasi di rinascita e coscienza, nella quale è possibile riappropriarsi di quell’identità perduta, frammentata dall’inseguimento di un benessere fittizio che il tempo ha smascherato, rivelandone il vero volto e mostrando che la sola fonte di pace e completezza, è già insita in lui, congenita a ciascuno di noi. Il video ufficiale, girato tra
Dozza (BO), Toscanella (BO) ed Imola sotto la direzione di Luca Giorgi, l’ho scritto il più potente possibile a livello di narrazione ed emotività, per far capire allo spettatore che le sue sensazioni sono umane e condivise da moltissime altre persone. Nessuno di noi è sbagliato ad amare tanto e a dare altrettanto, dobbiamo solo capire che siamo già completi così come siamo e non abbiamo bisogno di qualcuno al nostro fianco per forza.
Spesso idealizziamo il partner perché siamo offuscati da un amore che è in realtà una dipendenza, vogliamo essere accettati per ciò che siamo ma quando non è
così, siamo disposti a cambiare la nostra natura; questo è sbagliato, perché
questo non è vero amore! Dobbiamo acquisire la consapevolezza che occorre completarsi da soli, perché è solo ricercando all’interno del proprio universo interiore integrità ed interezza personale, che è davvero possibile amare, non dipendere e, di conseguenza, essere amati per ciò che si è davvero, senza annullarsi nell’altro. Con questo pezzo, mi auguro quindi di poter trasmettere ed infondere speranza ed amor proprio. “Non fai per me” segue la pubblicazione di “Sharks Land”, uscita lo scorso anno, un brano dai tratti sempre molto introspettivi, perché io ho iniziato a scrivere musica proprio perché sono sempre stato un ragazzo che provava una sorta di
“emozione amplificata” in ogni settore e situazione della sua vita. Laddove
vedevo gli altri non curarsene, io ero sempre lì a riflettere, a cercare di capire,
ad andare più a fondo delle cose, oltre la facciata. Sono un assiduo ascoltatore da quando sono piccolo di musica rock, pop, metal; ho iniziato a suonare la batteria all’età di 8 anni e non ho più smesso fino ad oggi. Il canto, invece, è venuto fuori da dentro di me dopo, in età adulta. Tutto è cominciato nell’estate del 2018, quando notavo di saper scrivere bei testi e poesie in rima. Mi faceva sentire nel mio vero mondo, in quello artistico dove tutto è possibile e la mentalità delle persone è molto aperta rispetto ad altri ambienti.
Da lì ho iniziato a cantare qualche canzone tra quelle che ascoltavo più spesso: in macchina, sotto la doccia e nella mia camera. Pian piano trovavo le giuste metriche vocali anche per i miei testi, capendo che potevo rendere unico quello che scrivevo e farne una vera arte. Principalmente, scrivo le mie canzoni per le persone particolarmente sensibili che hanno bisogno di uno svago, di una valvola di sfogo e soprattutto di essere capite da qualcuno nei loro momenti più difficili. Il mio sogno è fare live giganteschi e pazzeschi, in cui la gente si diverte e salta di gioia, ma al contempo si sente libera di poter piangere mentre canta le mie canzoni insieme a me, come se fossimo una grande famiglia. Sogno di conoscere persone incredibili durante una mia eventuale carriera artistica e di fare esperienze indimenticabili; sogno di
inseguire la mia vera natura, che non è e non sarà mai quella di avere una vita normale e ordinaria, non farebbe per me e mi farebbe stare sicuramente male sul lungo periodo. Ecco chi sono, ecco PlatoNico.