L’amato supporto è tornato a vendere più del moderno “rivale” per la prima volta dal 1987. Parte del merito di questo sorpasso va dato anche alla popstar che, con la strategia di marketing dietro il suo ultimo album Midnights, ha contribuito a indirizzare in maniera decisa il mercato
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Quando Taylor Swift è nata, in quel 1989 che dà il nome a uno sei suoi album più amati, il cd stava vivendo il suo periodo d’oro. Soltanto due anni prima, nel 1987, il vinile aveva venduto più del cd, inventato nell'82. Ormai il sorpasso era compiuto e l’LP sembrava destinato a restare per sempre solo nei ricordi, mandato definitivamente in pensione da un processo tecnologico irreversibile. Come accade a certi pugili vicini al ko però alla fine il vinile è riuscito a rialzarsi e addirittura, dopo diversi round, è tornato ad avere persino in mano le sorti dell’incontro. L’impronosticabile contro-sorpasso nelle vendite è accaduto quest’anno e un po’ del merito va anche a una ragazza americana, che ha trainato il vecchio supporto nel futuro grazie al suo ultimo album Midnights.
Una rinascita per nulla scontata
Se Bad di Michael Jackson è stato a lungo il secondo disco più venduto della storia è bene ricordare che fu anche grazie all’impatto sul mercato del vinile. Alla fine del 1987, pochi mesi dopo l’uscita dell’album, la maggior parte delle milioni di copie vendute erano infatti state stampate su questo supporto. Un successo epocale che contribuì ad allungare la vita dei dischi letti con la puntina, ormai sul punto di venire definitivamente soppiantati dall’allora avveniristico cd. Dal 1988 in poi però neanche MJ poté invertire una tendenza che sembrava inevitabile: troppo più comoda e performante l’invenzione di James T. Russell per tornare indietro. Invece per il vinile la vita è definitivamente ricominciata alla soglia dei 75 anni, quando ha soppiantato lo storico concorrente per la prima volta dopo decenni. Un risultato difficile da prevedere a fine anni Ottanta ma che è figlio di un progressivo avvicinamento, con il vinile che è stato sempre più rivalutato negli ultimi anni guadagnandosi una fetta di mercato sempre maggiore. È vero lo streaming la fa da padrone ma tanti vogliono ancora la sensazione di “possedere” un’opera tra le proprie mani e il vinile, grosso ed elegante, sembra ancora la soluzione migliore per assecondare questa necessità.
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La ragazza che ha fatto sorpassare il vinile con il suo quadrante magico
All’inizio la rinascita del vinile era coincisa con la ristampa di vecchi classici, album storici che erano associati a quel supporto e che venivano spesso valorizzati da tutte quelle piccole imperfezioni ad esso legato. Da David Bowie ai Pink Floyd passando per i classici del blues: i nomi che trainavano il ritrovato successo di questa nicchia erano dei monumenti riconosciuti della storia della musica. Poi qualcosa ha iniziato a cambiare e anche artisti che un vinile non lo avevano mai visto hanno iniziato a voler sentire la propria musica passare attraverso i solchi neri. In un afflato di quella che Simon Reynolds nel suo saggio omonimo chiamava “retromania” a un certo punto sono riapparse persino le cassette, lasciando il cd in una posizione scomoda: il dominatore degli anni Novanta pre-internet era ancora troppo moderno per provocare nostalgia e non sufficientemente comodo per una generazione abituata alla musica “liquida” dello streaming. Oggi quel disco letto con il laser giace agonizzante e, per ironia della sorte, a infierirgli il colpo più doloroso non è stato un cantante nato e cresciuto nel mondo del vinile. A dare una spinta decisiva al sorpasso è stata infatti una popstar nata in piena “epoca cd”, una di quelle che presumibilmente da ragazzina non aveva neanche un giradischi a casa. Taylor Swift, classe 1989, ha trionfato sul mercato grazie a Midnights. Si tratta di un album intimo, personale, quasi oscuro: perfetto per essere fruito in una maniera tanto vintage. Va tuttavia fatto presente che l’impennata delle vendite in questo formato è stata spinta dalla stessa autrice di Anti-Hero, che ha invitato esplicitamente i fan a collezionare le quattro diverse versioni della sua opera in vinile. Solo chi le possedeva tutte poteva infatti formare il quadrante, che si ottiene affiancando tutti i differenti vinili. Una strategia di marketing che ha fruttato, visto che oggi parliamo della singola opera più acquistata su questo supporto nel XXI secolo. Addirittura Midnights è stato acquistato 575mila volte in vinile durante la prima settimana, firmando un nuovo record da quando nel 1991 SoundScan ha iniziato a conteggiare certi numeri. Formando un quadrante con la sua ultima opera Taylor Swift è riuscita a portare indietro le lancette dell’orologio del tempo: oggi è di nuovo l’ora del vinile e la lunga notte del cd difficilmente finirà dopo lo scoccare della mezzanotte (o della “midnight”, come la chiamano dalle parti di Taylor).