La giovane artista toscana pubblica un nuovo singolo, Rompicapo appunto, dove decifra incontri fortuiti, piani scombinati e dimensioni utopiche attraverso un stile unico, potente che la rende unica. E poi sceglie dieci canzoni destinate a sostenerci nella ricerca quotidiana di noi stessi, una ricerca libera da ogni gabbia umana e sociale
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Quando il più grande rompicapo resta la comprensione di se stessi e dell’arte si avrà la speranza di non sentirsi in gabbia ma diventare la gabbia, in grado di liberarsi, di costruire e aprirsi al mondo, al momento giusto, al nostro tempo. Quale migliore autocelebrazione dell’inserire il mio brano, senza avere la pretesa di accostarlo a tanti capolavori, ma solo sfruttandone la libera interpretazione, in una playlist che celebra questo strano complicato rompicapo che proviamo a risolvere ogni giorno?
Qua, la mia personale, tensione/risoluzione (in termini musicali) per provare a sostenere questa “insostenibile leggerezza”.
Costruire (Niccolò Fabi)
Cara Valentina (Max Gazzè)
Lexotan (Cani)
Arrival of the birds (The cinematic orchestra)
Borderline with my atoms (Hiatus Kayiote)
Slow dancing in a burning room (John Mayer)
Centro di gravità permanente (Franco Battiato)
Time (Pink Floyd)
En e xanax (Samuele Bersani)
Rompicapo (Asja)
COSTRUIRE
Ah, si vivesse solo di inizi
Di eccitazioni da prima volta
Quando tutto ti sorprende e
Nulla ti appartiene ancora
Scoprire l’ignoto sazia quella curiosità che è tipica dell’essere umano, che da sempre cerca di spingersi ai limiti dell’assoluto. Saper scovare il mistero di ciò che accadrà ci salvifica e ci rende più umani. Può però l’attesa della felicità rappresentare essa stessa la felicità? Resta un mistero da provare a risolvere.
CARA VALENTINA
Qua il vero rompicapo è riuscire a codificare il testo di questa lettera geniale, intima e riflessiva di un uomo che, provando a chiarirsi con un amore ormai lontano, si trova a fare i conti con se stesso, con le proprie paure e debolezze, su come trarre giovamento dal non piacere agli altri; e Valentina sembra proprio ricordargli, che alla
fine, è bene scrollarsi di dosso tutti questi giudizi.
LEXOTAN
Non avrò bisogno delle medicine
Dei rimedi in casa, della valeriana
Della psicanalista junghiana
Il senso è andare a cercarsi la felicità nei posti giusti e non nell’ambizione di cercare di essere qualcosa che non si è. Un brano che vuole dare dignità alla serenità. Nel guardare la “vera felicità” sembrano crollare tutte le illusioni, sembrano disfarsi i grandi sogni di fronte a una “poco fotogenica, stupida,improbabile,sciocca,ridicola e patetica felicità”-
ARRIVAL OF THE BIRDS
Arrival of the birds dei The Cinematic Orchestra fa parte della colonna sonora di un documentario naturalistico: Il mistero dei fenicotteri rosa. Difficile spiegare cosa possa accomunarla alle altre canzoni. È ambientato in una terra dotata di una natura ancora incontaminata e, vi assicuro, che tutto ciò viene riprodotto con la stessa potenza e con lo stesso impeto anche a livello uditivo. La bellezza della scoperta.
BORDERLINE WITH MY ATOMS
Credo che, già il titolo, sia piuttosto chiaro: Al confine con i miei atomi. Niente di ancora definito, dove tutto vacilla. In un arco spazio temporale a metà fra la realtà e l’ignoto. Si parla anche di introspezione. Il mondo che ci circonda non è l’unico ad essere messo in discussione.
SLOW DANCING IN A BURNING ROOM
Consumati da un amore agli sgoccioli stanno ballando avvinghiati come due spire di
fumo che si elevano prima dell'incendio scena di una stanza che brucia divorata dalle fiamme mentre due corpi ormai consumati da un amore agli sgoccioli stanno ballando avvinghiati come due spire di fumo che si elevano prima dell'incendio. Così John Mayer ci racconta l’amore ed il vissuto senza alcuna aspettativa, in questo caso, sul futuro.
CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE
Citazioni dotte e irriverenti giochi di parole, rompicapo per eccellenza. Un centro di gravità che ci permetta non solo di stare in piedi, ma che ci aiuti a orientarci in quel
caos della vita, ad astrarci per qualche istante per osservare il mondo e noi stessi con lucidità e distacco. Senza galleggiare, ma nuotando senza braccioli.
TIME
Con questa riassumo davvero la perfetta sistesi della confezioni spazio temporale che cerco di esprimere nei miei testi. Ci descrive perfettamente le concezioni del
tempo che si hanno durante tutta la vita arrivando all’inesorabile sperando, nel frattempo, di non aver commesso inutile sprechi di tempo.
EN E XANAX
La canzone medicina di Bersani ci racconta un po’ tutti. L’ansia sociale derivata da una società che ci vuole sempre performanti. Un’ansia crescente, quasi pandemica, tale da far chiamare i due protagonisti come due ansiolitici e a farci riconoscere in tutto questo. Amore salvifico, nel vero senso del termine, l’uno l’ansia gemella dell’altra.
En e xanax si tranquillizzavano
Con le loro lingue al gusto di medicina amara