Diora Madama: "Fiera della mia vita in discesa col freno a mano difettoso"

Musica

Fabrizio Basso

Diora_Madama_Cusci60_1_1

In questa società fluida e spesso senza bussola si inserisce con decisione e merito questa artista di origine abruzzese, che riesce con l'ep 2D a condensare uno stato d'animo universale. L'INTERVISTA

Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di spettacolo

Rythm'n'Blues d'Oltreoceano, l'urban italiano, striature jazz e ricami dialettali. Diora Madama è il nuovo esperanto della musica. Di origini abruzzesi ma residente a Milano, sta per pubblicare il suo primo ep, 2D, in uscita martedì 13 dicembre, che ha un filo conduttore specifico, ovvero l'arte come connessione per l'umanità. È, quello di Diora, un lavoro stratificato, che solo ascoltandolo più volte si riesce a comprendere. Per altro il suo brano Meje a Cusci è il migliore singolo di ottobre nella mia rubrica Singolarmente.

Angela partiamo dalla storia dell’album: come è nato e come lo hai lavorato?

Intanto è intellegibile in italiano e in inglese, è in 2D, se ne comprende il significato in tutto il mondo. Le parole italiane del Sud sono distribuite in diversi brani. Mi piace giocare con il dialetto, con le parole tipo dada-dadaismo o mama che è universale. Entrando più nel dettaglio dell’album ti posso dire che Concedessi, il brano che lo chiude, è molto intimo e ha un significato profondo, gli altri sono più aggressivi. Dentro c’è una persona che ha finito di soffrire e ora sta bene. In Bitter sono uscita da un periodo particolare e rifiuto prese in giro e atteggiamenti. Per altro ora sono fiera del mio atteggiamento. In Bill Killed divento superba e sottolineo quanto io sono cresciuta e lui è rimasto fermo. L’album è la mia vita degli ultimi due anni. È come se ci fosse un muro tra me e l'interlocutore, come se volessi mostrarmi quella forte, poi ho compreso il valore di mostrare le fragilità e lo spiego in Concedessi dove mi mostro a nudo e fragile, abbasso le armi e spiego.
Perché Diora Madama?
All’inizio volevo chiamarmi solo Madama ma rischiavo la confusione con… Madame. Una mia amica mi ha detto che secondo lei il nome perfetto per me sarebbe stato Diora. Ed ecco Diora Madama.
Partendo dalla intro metti subito in chiaro che la profondità umana è smarrita: ti senti parte di una generazione delusa?
Non voglio essere la portavoce della mia generazione, io sono a cavallo tra i millennial e generazione Z. Siamo delusi, siamo figli della delusione del sogno americano. I nostri genitori erano meno distratti dalla globalizzazione, non c’erano i social. Se ti connetti liberamente con la tua arte sei più sincero e credi anche a un futuro migliore.
Gli amanti su un brutto copione come possiamo redimerli?
È un brano senza risoluzione. L'ho scritto in una fase in cui ero coinvolta in relazioni fortemente tossiche, con le dinamiche raccontate nel brano. Il lavoro interiore è personale, io me ne sono tirata fuori, è stata una scelta razionale e propria.
Hai spesso la sensazione che la tua vita artistica sia un'auto sul pendio col freno a mano difettoso?
L'ho pensato molte volte ma non in questo periodo. Ma tornerà, ne sono consapevole, è la mia tendenza. Ho scelto io di lavorare nella musica che non dà certezze. È difficile tenere saldi i rapporti, coltivarli.
Chi è oggi il piccolo Narciso?
Una entità, una figura che c’è sempre e può anche essere dentro di me. Ognuno ha elementi oscuri della personalità che deve conoscere e sapere gestire. Aiuta ad aver rapporti col prossimo sani.
E chi è l’uomo che non è solo un maschio?
Sono così molti uomini. E anche molte donne. Spesso si esasperano mascolinità e femminilità che non ha nulla a che fare con essere un vero uomo e o una vera donna.
Bill Killed è un testo distopico dal ritmo però accattivante: oltre alla pistola di Bill cosa non manca mai dalla tua borsa?
La pistola l'ho accantonata. La borsa ora è vuota perché sono in fase di riflessione così capirò cosa devo portarmi dietro e che armi scegliere.
Cosa bisogna fare per essere benvenuti nel tuo flusso… welcome in my stream?
Essere completamente reali. Keep it real. È fondamentale in qualunque rapporto. Gli amici veri sono pochissimi.
Quali sono gli dei cui ti stringi per esorcizzare i mai che arrivano dalla vita?
Nel mio caso l’arte che lego a un aspetto spirituale della vita. Vengo da una famiglia atea. Ho sviluppato un aspetto più spirituale che ricollego all’arte in tutte le sue forme. È una connessione che va al di là del mondo tangibile.
I tuoi video sono curatissimi. Scegli da sola gli outfit? In Surely ne cambi tantissimi. Nel tuo armadio qual è il capo d’abbigliamento che occupa più spazio?
Quel video l'ho girato in due giorni ed è stato fatto in modo indipendente con una mia ex compagna di classe, Simona in arte Selene Baudelaire. Zero budget e vestiti miei o prestati, girato in casa con fondali che già c’erano, è stato fatto in amicizia. Mi piace il mondo della moda perché è artistico. L’abito più ingombrante è un camicione lunghissimo mentre nell’armadio vincono i soprabiti: ne ho tantissimi anche se metto sempre gli stessi.
Infine in questo periodo della vita ti senti dolce o amara?
Sto un po’ in mezzo, sono realista.
Che accadrà nelle prossime settimane?
In programma c’è il live nel 2023. Showcase e date in primis in Italia poi all’estero.

Spettacolo: Per te