I due artisti sono tornati a collaborare insieme per la terza volta. Pharrell potrebbe decidere di inserire la traccia nel suo annunciato ultimo album, anche se qui figura solo come produttore della base. Per Scott si tratta di uno dei primi progetti musicali, dopo il basso profilo tenuto a seguito della tragedia all’Astroworld festival dell’anno scorso
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Non c’è due senza tre e così Pharrell Williams ha unito per la terza volta le forze con Travis Scott nel singolo Down in Atlanta. Questo inno alla città della Coca-Cola arriva dopo addirittura sette anni dalla prima collaborazione tra i due, quella Flyin’ High che vedeva anche la partecipazione del mago della chillwave Toro Y Moi. In mezzo tra questa hit e Down in Atlanta c’è stata poi pure Skeletons, settima traccia dell’acclamato terzo album di Scott del 2018 ASTROWORLD. Il titolo del disco ha dato poi il nome anche a un discusso festival che (giusto dodici mesi fa) si è chiuso con una tragedia. Quanto accaduto durante il concerto a Houston ha segnato profondamente Travis Scott che, dopo essersi allontanato dalla musica per un po’, prova ora a tornare in pista con questo brano ricco di groove.
Atlanta State of Mind
Né Travis Scott né Pharrell possono dire di essere collegati alla città cui è dedicato l’ultimo pezzo da legami di sangue. Atlanta tuttavia è diventata, soprattutto di recente, una meta importante per tutti coloro che amano l’hip hop e ha senso celebrarla. La città è ormai da anni la culla di una delle scene musicali più vive d’America ed è secondo alcuni proprio qui che è esplosa la trap. Probabilmente senza quanto accaduto in Georgia neanche Travis Scott (che pure è nato a Houston in Texas) avrebbe avuto il successo che conosciuto. Già qualche anno fa d’altra parte il New York Times scriveva: “Se qualcuno volesse capire lo stato della musica pop basandosi sui successi del 2017, scoprirebbe che l’unica cosa che conta a quanto pare è Atlanta”. Questo luogo ha addirittura ispirato una serie tv sulla sua scena urban, le cui atmosfere si possono ritrovare anche in un pezzo come Down in Atlanta. Il brano uscito il 18 novembre non racconta nulla di speciale, se non un paio di ore della godereccia vita di Scott ma funziona bene nel celebrare lateralmente la leggenda di un posto speciale per la musica. Pharrell in tutto ciò qui non dice una parola, limitandosi a tirare fuori una base moderna ma che nella sua morbidezza strizza l’occhio pure alla solida tradizione soul della città.
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Progetti Futuri
Ad oggi non sappiamo quale sia il destino di Down in Atlanta. Potrebbe essere un singolo destinato a restare tale, magari fatto uscire ora anche per celebrare il recentemente scomparso Takeoff dei Migos (loro sì cresciuti in zona). Non va tuttavia escluso che il nuovo brano possa entrare anche nella tracklist dei prossimi dischi dei due autori. Di Phriends, il prossimo progetto musicale di Pharrell, sappiamo quantomeno il titolo mentre capire quando Scott sarà effettivamente pronto a uscire con un quarto lavoro è un po’ più complicato. Questo perché, dopo l’incidente durante la data di chiusura del suo Astroworld Festival nel 2021 (che è costato la vita a dieci persone), l’artista ha preferito allontanarsi per un po’ dalle scene. Down in Atlanta è uno dei suoi primi pezzi dopo la tragedia e rappresenta un’altra tappa di un lento ritorno anche live. Dal canto suo, Pharrell ha intanto annunciato il ritorno nella sua Virginia del proprio festival: il Something in The Water 2023. Magari tra gli amici presenti come ospiti in questa edizione ci sarà proprio il rapper di Sicko Mode che ultimamente sta cercando di ritrovarsi, anche riconnettendosi coi suoi miti musicali. Dopo aver confessato una insospettabile passione per la cantante islandese Bjork, Scott ha infatti annunciato che sarà tra i produttori del film dedicato al leggendario Dj Screw. Quest’ultimo artista, concittadino di Travis, è stato uno degli innovatori del rap a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Con oltre 300 mixtape, Screw ha contribuito a mettere sulla mappa dell’hip-hop il Sud degli States prima di scomparire nel 2000 a causa di un’overdose. A Travis Scott basterebbe produrre anche solo un quarto della musica dei suoi idoli e con Down in Atlanta spera di poter finalmente tornare in pista, lasciandosi i brutti momenti alle spalle una volta per tutte.