In scaletta, oltre ai brani più conosciuti del repertorio della band cuneese, anche alcuni brani tratti dal nuovo disco. Si parte il 2 ottobre da Palermo
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Inizia domenica 2 ottobre dalla Sicilia il tour dei Marlene Kuntz “KARMA CLIMA”, un’opera ampia e profonda, un progetto artistico e sociale che unisce musica e difesa dell’ambiente, nonché il nuovo album della band (produzione artistica Marlene Kuntz con Taketo Gohara), in uscita il 30 settembre 2022 per Ala Bianca (distrib. WARNER). Pre-order: https://found.ee/mk-karmaclima-album. Dopo PALERMO (Mercury Festival, 2 ottobre), il tour toccherà al momento ROMA (Monk/MArteLive, 16 ottobre), TREZZO S/A (Live Club, 4 novembre), PORDENONE (Capitol, 5 novembre), TORINO (Supermarket, 11 novembre), BOLOGNA (Estragon, 13 novembre) e VERONA (The Factory, 19 novembre). In scaletta, oltre ai brani più conosciuti del repertorio della band cuneese, anche alcuni brani tratti dal nuovo disco. I biglietti sono disponibili qui: https://marlenekuntz.com/live/
“KARMA CLIMA” è la voce dei Marlene Kuntz sui temi della sostenibilità e dell’arte creativa e performante. L’ album è stato scritto e registrato in Piemonte, tra ottobre e dicembre 2021 nel corso di tre residenze artistiche (Viso a Viso Cooperativa di Comunità di Ostana, Birrificio Agricolo Baladin Piozzo e Borgata Paraloup) durante le quali i Marlene Kuntz sono entrati a stretto contatto con le comunità che vivono quei luoghi, realizzando una music factory aperta al pubblico.
I nove brani del disco sono ciascuno un grido, una presa di coscienza di ciò che sta accadendo al pianeta.
Il processo di produzione di “KARMA CLIMA” interamente dedicato alla necessità di aprire un dialogo e un’operatività concreta in merito al cambiamento climatico, è stato inserito nel Rapporto Symbola “Io sono cultura” (https://www.symbola.net/ricerca/io-sono-cultura-2022/ )
Troviamo “KARMA CLIMA” nel capitolo “L’innovazione culturale che verrà”, come case history di successo, esempio emblematico del processo che - si legge a p. 52 del Rapporto - “deve portare le istituzioni culturali a mutare, almeno in parte, posizionamento e capacità di dialogo con altri attori della filiera e altri comparti produttivi”.
Attualmente è in radio “VITA SU MARTE”, brano che mette in evidenza il folle atteggiamento egoistico di coloro che pensano di salvarsi da soli dall’emergenza climatica, magari cercando rifugio su Marte, ipotesi ricorrente dei pochi straricchi del pianeta.
Il testo è volutamente ironico e il tono caustico. Il video (https://youtu.be/gF_G2JcGKTQ), diretto da Michele Piazza, mostra l’inutile follia egoistica attraverso immagini dello scenario di Val d’Ayas, in particolare il lago blu. Una danza sulla fine del mondo, tra le rocce, in piena montagna. Un territorio che disperatamente mostra le ferite dell’uomo all’ambiente con la presenza di un fiume che si nutre dell’acqua del ghiacciaio che sta tristemente sciogliendosi.