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Filarmonica Scala, presentata la nuova stagione: tanti concerti e una app da scoprire

Musica
© Giovanni Hänninen

Dopo un concerto straordinario di John Williams il 12 dicembre, il 23 gennaio 2023 il direttore isrealiano Lahav Shani darà il via alla nuova stagione. Per attraversare la storia della musica, il direttore artistico Etienne Reymond ha presentato un cartellone variegato che proporrà grandi nomi internazionali. Il direttore principale Riccardo Chailly dirige due concerti con la presenza del violinista di origini armene Emmanuel Tjeknavorian, e di Hilary Hahn la violinista vincitrice di tre Grammy Awards 

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La quarantunesima stagione di concerti della Filarmonica della Scala si inaugurerà lunedì 23 gennaio 2023 con il direttore israeliano Lahav Shani, 33 anni, uno dei più brillanti talenti della nuova generazione (alla guida della Israel Philharmonic Orchestra e il più giovane direttore principale nella storia della Rotterdam Philharmonic Orchestra), e offrirà un vasto panorama della storia della musica, spaziando dai grandi classici come Haydn, Mozart e Beethoven fino a John Adams.

Subito prima della partenza di stagione un appuntamento da non perdere: un concerto straordinario il 12 dicembre in cui John Williams dirigerà le sue composizioni (fra cui figurano colonne sonore di culto come quelle di Star Wars e Indiana Jones).

© Giovanni Hänninen

Riccardo Chailly e le sinfonie di Prokof'ev

Nel nuovo cartellone, firmato dal direttore artistico Etienne Reymond, giovani artisti di talento e grandi interpreti si susseguiranno in uno stimolante confronto tra generazioni, sul podio come tra i solisti. Nel secondo appuntamento (30 gennaio) il direttore principale Riccardo Chailly dirigerà il violinista di origini armene Emmanuel Tjeknavorian, ormai perlopiù dedito alla direzione d’orchestra. Il programma sarà interamente dedicato a Sergej Prokof’ev, di cui sarà eseguita la Sinfonia n. 7, poco ascoltata e che Chailly ha spiegato di non aver mai diretto prima. “La conoscevo pochissimo, sono rimasto folgorato” ha raccontato il direttore principale. “È una sinfonia del 1952, scritta un anno prima della morte, con la quale il compositore ha voluto dare un segnale di leggerezza, gioiosità e freschezza dopo le accuse di formalismo della Sinfonia n. 6”. Da qui, Chailly ha accarezzato l’idea di un’integrale delle sette sinfonie di Prokof’ev.

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Le collaborazioni tra gli artisti

In cartellone, anche Ottavio Dantone con il mezzo soprano Cecilia Molinari (20 febbraio), che accosterà la Sinfonia n. 103 “col rullo di timpani” di Haydn alla Praga di Mozart e concluderà il concerto con la cantata Berenice che fai?, presentata per la prima volta con la voce del giovane soprano. Torneranno sul podio anche due direttori di casa alla Scala: Myung-Whun Chung (13 marzo) dirigerà i due capolavori l’Incompiuta di Schubert e la Quarta sinfonia di Brahms, mentre Gianandrea Noseda sarà accompagnato dalla pianista portoghese Maria Joao Pires (27 marzo), che tornerà in stagione dopo sette anni, per l’esecuzione del Concerto n. 9 Jeunehomme di Mozart e di L’oiseau de feu di Stravinskij nella versione completa del balletto scritta tra il 1909 e il 1910.

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Gli altri appuntamenti

L’orchestra “amica” ospite di questa stagione sarà la Czech Philharmonic (3 aprile), tra le più antiche formazioni d’Europa (fu battezzata nel 1896 dal compositore ceco Antonín Dvořák), diretta da Semyon Bychov. Inoltre, con Chailly sul podio, debutterà per la prima volta al Teatro alla Scala Hilary Hahn (22 maggio), la violinista vincitrice di Tre Grammy Awards e nominata “America’s Best Young Classical Musician” nel 2001 dal Time, che interpreterà il Concerto per violino e orchestra op. 77 e la Sinfonia n. 1 op. 68 di Brahms. Debutterà anche il direttore spagnolo Pablo Heras-Casado (29 maggio), atteso nel 2020 ma costretto a posticipare dalla chiusura dei teatri per la pandemia, che sarà protagonista con il giovane pianista canadese Jan Lisiecki del Concert Românesc in omaggio a György Ligeti nel centenario della nascita, del Terzo Concerto per pianoforte di Beethoven e della Sinfonia n. 8 di Dvořák. Seguiranno il direttore colombiano Andrés Orozco-Estrada (1 ottobre), che ha diretto la Filarmonica in tournée nel 2021 in diverse città europee, e la brillante soprano Christiane Karg, per un programma tutto dedicato a Berlioz.

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IL GRAN FINALE

La stagione si chiuderà con Vasily Petrenko, accompagnato da una delle più grandi violiniste del nostro tempo, la tedesca Isabelle Faust (20 novembre), che eseguirà il Concerto n. 2 di Béla Bartók. Infine, la novità attesa: Petrenko presenterà per la prima volta nella stagione della Filarmonica uno dei brani sinfonici più celebri di John Adams, Short ride in a Fast machine. Il compositore spiegava così questo titolo “emblematico del minimalismo americano”: “Avete presente quando qualcuno vi chiede di fare un giro su una splendida auto sportiva, e poi vorreste non averlo fatto?”

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LA FILARMONICA DIGITALE

Grande novità è anche la nascita dell’App PlayFilarmonica, realizzata da Musicom.it e scaricabile da oggi, che porterà la musica della Filarmonica su smartphone e tablet. Dalla collaborazione con Musicom.it è nato anche il documentario a puntate che Rai Cultura trasmetterà a novembre su Rai5 e Rai Play in uno speciale dedicato al 40º anniversario dell’Orchestra. Il racconto, in quattro episodi, ripercorre la storia della Filarmonica dal 1982 a oggi, dal fondatore Claudio Abbado al direttore principale Riccardo Chailly, passando per i direttori più significativi per la storia dell’orchestra.

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