Iron Maiden, annullato il concerto a Bologna, recupero previsto nel 2023. Serata da incubo

Musica

Fabrizio Basso

Un violento temporale ha impedito lo svolgimento del concerto di ieri sera, giovedì 7 luglio, al Bologna Sonic Park. La data al momento non è riprogrammata, si ipotizza il 2023. Comunicate intanto tutte le possibilità di rimborso. IL RACCONTO DI UNA SERATA ASSURDA

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Doveva essere una serata speciale, attesa dal 2020, che si è trasformata, in poco più di un'ora, in un fuggi fuggi generale a causa di un nubrifagio e dello stato di allerta imposto dalla Protezione Civile. Erano oltre 30mila i fan giunti al Bologna Sonic Park da tutta Italia, per assistere all’unica data italiana degli Iron Maiden. Mancava circa un'ora all'atteso live quando un tappeto di nuvole nere, accompagnate da lampi e tuoni, ha cominciato a stendersi sull'Arena Joe Strummer. Il senso dell'ineludibile ha iniziato a materializzarsi intorno alle 21, quando una voce ha invitato chi, come me, aveva il posto pit, un posto molto vicino al palco fondamentale per recensire il concerto. Da quel momento lì sono emerse le lacune di un sistema che di certo non era pronto a una emergenza simile ma che ha evidenziato falle strutturali radicate. Ovviamente, essendo una arena open air, possibilità di trovare rifugio non ce n'erano. Quindi chi aveva un k-way è riuscito a tamponare un pochino i danni, ma chi, come me e altre migliaia di persone, sono andate addirittura senza zaino sono rimaste travolte. I punti ristoro, mossi da spirito umanitario, hanno cominciato a distribuire i sacchi dell'immondizia che aperti dal lato chiuso diventavano un rudimentale poncho. Ma due sono gli elementi che mi hanno, e hanno in generale, inquietato. Il primo è che è stato consentito a una parte del pubblico di sfondare le transenne e posizionarsi sotto il palco, in quell’'area pit che è stata la prima a essere sgomberata per la sua pericolosità. Nessuno è intervenuto, gli invasori hanno mollato la posizione solo con l'annuncio della sospensione definitiva del concerto. Ma quello che più ha fatto rabbrividire è che, alle spalle del palco c'era un muro con appesi dei cartelli pubblicitari rigidi: è stato naturale, per me e altre decine di persone, sollevarli e cercare protezione. Qualche minuto dopo alcuni della vigilanza hanno chiesto di allontanarsi perché potevano cadere, i muri non i cartelli della reclame, e dunque la gente poteva farsi male. Dopo un primo momento di stupore, qualcuno ha abbandonato la posizione ma i più hanno scelto il riparo occasionale, abbiamo resistito. Bene sono arrivate le Forze dell'Ordine a invitare tutti a spostarsi per la precarietà delle strutture e a quel punto lì nessuno ha potuto restare al riparo. Ma la domanda è, dando per buona l'eccezionalità del nubifragio: è normale che ci siano delle pareti a rischio caduta? Io credo sia inammissibile. Non può essere permesso. Come è ingiusto nei confronti di 30mila fan zuppi e che continuavano a urlare “Maiden Maiden” che un solo membro della band sia apparso sul palco per un saluto, per un arrivederci. Per la cronaca oggi splende il sole.

Rimandato il concerto degli Iron Maiden a Bologna

Questo è il sunto di quella che doveva essere, e non è stata, la serata del Legacy Of The Beast World Tour 2022 degli Iron Maiden in Italia. Lo show programmato al Bologna Sonic Park, non c'è stato a causa del maltempo, che dapprima ha costretto Bruce Dickinson, Dave Murray, Adrian Smith, Janick Gers, Steve Harris e Nicko McBrain a ritardare lo spettacolo di qualche minuto, salvo poi portare alla cancellazione definitiva della data per questioni di sicurezza civile. Questo il messaggio diramato dagli organizzatori dello show bolognese degli Iron Maiden agli oltre 30mila fan accorsi sulla location per assistere al concerto: “Il concerto è stato cancellato per salvaguardare la sicurezza dei fan, della band e della crew, a causa delle avverse e pericolose condizioni meteo che includevano fortissimi venti e caduta di lampi”. Sono invece andate in scena senza intoppi le esibizioni dei due gruppi di supporto con Airbourne e Lord of the Lost.

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Iron Maiden: sarà possibile richiedere il rimborso per il concerto annullato

Inutile sottolineare la profonda delusione del pubblico giunto a Bologna per assistere a uno show che aveva tutte le carte in regola per definirsi epico. Oggi è stato diramato un comunicato da Vertigo, che ha organizzato il concerto e lato suo ha lavorato splendidamente. In primis è possibile richiedere il rimborso entro e non oltre il 7 agosto 2022 andando su https://www.rimborso.info/. Per l'eventuale recupero bisognerà attendere il 2023.

Il manager degli Iron Maiden Rod Smallwood dichiara: “Io e la band siamo estremamente dispiaciuti per non aver potuto suonare di fronte ai nostri fan a Bologna ieri sera. Mentre le condizioni del meteo peggioravano, gli organizzatori sono venuti da noi per condividere la preoccupazione per la sicurezza di tutti in merito alla possibilità di svolgere comunque lo show in queste difficili condizioni. È stato fatto tutto il possibile ma alla fine è stata presa la decisione di cancellare l’evento per motivi di sicurezza, annunciandolo dal palco. Devo dire che sono completamente d’accordo con questa decisione che trovo molto responsabile, considerando i fulmini e i fortissimi venti che si stavano abbattendo sull’area. Amiamo esibirci in Italia e l’ultima cosa che avremmo voluto accadesse è proprio dover essere costretti a non suonare. Ci dispiace moltissimo per tutti i nostri fan che erano venuti a vederci. Capiamo e condividiamo la loro frustrazione. Non è possibile, purtroppo, riprogrammare questo concerto ma promettiamo ai nostri fan italiani che torneremo il prossimo anno”. Quello che mister Smallwood non ha spiegato è perché, prima dell'evacuazione definitiva, un membro della band non ha speso due minuti per salutare il loro popolo. Se credevano che apparire sul palco potesse creare ulteriore confusione bastava un messaggio dal backstage. I microfoni erano ovunque, il senso della cura no.

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