Irida lancia il singolo Nemico Mio: "Non temete i vostri sogni e sconfiggete le paranoie"

Musica

Fabrizio Basso

La giovane e raffinata cantautrice marchigiana di origini albanesi e serbe si presenta con un singolo che vuole esorcizzare la nostra metà oscura. L'INTERVISTA

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Idee chiare fin da quando aveva sette anni. Oggi non ne ha ancora venti eppure Irida Nasic viaggia già nel mondo della musica (e non solo) con una fierezza rara. Il suo nuovo singolo, quello che ci accompagna in questa estate torrida, si intitola Nemico Mio ed è un viaggio nella sua parte più intima, in quell'angolo della coscienza dove il bene e il male dell'individuo si confrontano.

Irida partiamo dalla storia di Nemico Mio: quando è nato e perché lo hai scelto come singolo dell’estate?
Scrivo quasi sempre tutte le canzoni in prima persona anche se non ne sono la protagonista. Qui spiego come combattere quando mi sento ostacolata da me stessa, quando sono oppressa dall’io negativo. Parlo a quelli della mia età, a chi ha 19 e 20 anni. Non bisogna auto-sabotarsi né temere i propri sogni. Desidero fare immedesimare le persone e farle mettere nei miei panni perché racconto situazioni in cui tutti siamo passati. E lo faccio in modo genuino.
Ispiratore occulto del brano è Cicerone: hai una passione per i classici?
Mi incuriosisce e lo ho studiato molto al liceo. Sono appassionata di letteratura e filosofia e dunque è stato naturale ricorrere a questo paragone.
Le parole che non vengono ascoltate credi che siano un problema della tua generazione: nel senso che non venite ascoltati?
Certo che sì, ma c’è anche una questione personale ed è quando una persona non si cura di sé.
Chi è che ha l’anima nera?
È la parte cattiva di me. La paura che non mi fa arrivare agli obiettivi, è la paranoia. La mancanza di motivazione è il nemico mio.
Nel testo c’è anche un senso forte di assenza… quando dici non ci sei più: quanto la solitudine incide sul tuo processo creativo?
Quando scrivo sono sempre da sola. Sono riservata e solitaria: guardo, osservo e poi valuto da sola. Ho sempre fatto così.
Nel video ho notato che quando siete entrambe nella vasca il solo elemento comune sono gli orecchini: c’è un motivo?
In realtà è casuale. Cerca di combattere la parte nera. La paura non sempre è negativa, può essere lo sprone per vincere le paure.
L’ultima immagine è il sorriso del nemico e lo sguardo smarrito di te: hai perso?
La parte bianca ha sempre paura. Lo smarrimento è perché vede che il nero ora se va ma sa già tornerà, non si sconfigge mai in via definitiva.
Ora So Chi sei inizia con una persona vestita di nero e una di bianco: non conosci altri colori? Sei così netta?
A volte la penso così, altre volte accetto le sfumature. A fare la differenza sono anche  lo stato d’animo, l’ambiente, le persone e quello che accade intorno.
Come deve guardarti un uomo per farti sentire una dea?
Mi deve fare sentire al sicuro e protetta, mai tradire anche perché io non lo farò mai. Sono un libro aperto e non voglio che qualcuno che se ne approfitti.
Tentando di nascondere i difetti: quale è il tuo difetto che più tendi a nascondere?
La paranoia. Mai sono sicura al cento per cento di me stessa. A volte so essere ottimista ma per natura tendo al pessimismo. Purtroppo, dico, ma ci sto lavorando.
Quale è la maledetta città dove la gente non ti lascia in libertà?
Mi sento incompresa. Sono la strana che sta sempre per i fatti suoi. Sono sempre a casa a fare musica. A scuola ero sempre in disparte perché ero solitaria ma lo facevo bene e dunque tanti provavano invidia. Anche i professori a volte. Molti mi dicevano di pensare prima alla scuola e poi alla musica ma io facevo entrambe.
In See What I've Become dimostri ottima padronanza dell’inglese: prevedi un futuro bilingue?
La ho scritta in seconda superiore perché sono stata vittima di bullismo. La carriera internazionale mi attira. Fino a qualche anno fa sognavo l’America. Ma è già difficile in italia crearsi un percorso. Comunque grazie alle mie origini albanesi ho conoscenze negli Stai Uniti e non escludo quella esperienza.
So che hai partecipato a concorsi di bellezza: ritieni che il cinema possa essere una alternativa oppure sono due strade che porti avanti insieme?
Ti confesso che ho ricevuto proposte dal mondo dello spettacolo ma al momento non si sono concretizzate. Mi piacerebbe comunque coltivare entrambi i settori.
Cosa studi?
Frequento la Lighea Voice and Performance Academy, sono il terzo anno. Studiamo canto, tecnica, presenza scenica, interpretazione e cultura musicale. Poi penso alla scuola Cinema Che Passione che ha sede Macerata ed è seguita da Simone Riccioli.
Alla fine possiamo dire che le cose che devi ancora capire di te sono un po’ meno?
Possiamo dirlo. Con la promessa di impegnarmi affinché diminuiscano ancora. Non ho piani alternativi, non li voglio.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Sono sicura che accadrà qualcosa di bello. Continuo a scrivere e produrre, a lavorare per creare nuovi singoli. Aspetto una risposta per X Factor. Non so se uscirà un altro singolo prima dell'estate ma posso dirti che non posso aspettare troppo se no mi salgono le paranoie.

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