Mattia Cerrito e la sua Favela tra infanzia e speranza: il video

Musica

Il testo spiega che quando sei piccolo e cresci in un ambiente difficile vai a dormire ogni notte con la speranza di riuscire ad emanciparti il prima possibile

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ESCLUSIVO DELL'ARTISTA

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Nel testo di Favela ho cercato di dare voce a tutti i ragazzi cresciuti nelle periferie brasiliane con il sogno di una nuova casa oltre il mare. In realtà le dinamiche del testo si adattano perfettamente a tutti i ragazzi che arrivano dalla periferia: quando sei piccolo e cresci in un ambiente difficile vai a dormire ogni notte con la speranza di riuscire ad emanciparti il prima possibile. Favela e Le Vie sono i due nuovi singoli pubblicati. Le due canzoni sono strettamente collegate, da una parte ci sono i bambini che vivono nelle favelas brasiliane circondati da crimini e pericoli e dall’altra ci siamo noi, ragazzi cresciuti nelle vie del quartiere. “La casa è casa solo tra queste vie” si riferisce a quella sensazione di quando torni nella tua zona, l’aria di casa tra quelle vie che ti hanno accompagnato negli anni più belli ma anche più difficili. Il collegamento però arriva quando anche un ragazzo cresciuto nelle vie del quartiere sogna un futuro lontano.

I bambini, ignari, nascono e crescono in uno stile di vita dove gli spari sono il terrore e i banditi il modello. Il dominio ormai assoluto del narcotraffico nelle favelas conquista inevitabilmente anche l'universo immaginario dei piccoli che vedono ogni giorno intorno a loro le persone coinvolte nel narcotraffico vendere i pacchetti di droga, girare con le armi in spalla, dialogare con gli abitanti decidendo della loro esistenza, applicare la legge del più feroce, uccidere i traditori e rispondere con le armi alle invasioni della polizia.
 

Le condizioni di vita nelle favelas sono estremamente precarie. Manca tutto nella vita di queste persone. Le loro "case" sono costituite da baracche piccole, calde e sporche, spesso costruite ai margini di fiumi o laghi, con inevitabili rischi di inondazioni e crolli. Le favelas esistono solo nelle capitali, le grandi città. Moltissime persone emigrano da piccole città dell'entroterra, dove generalmente lavorano nei campi, coltivando e badando agli animali; essi lasciano tutto e vanno verso le grandi città alla ricerca di lavoro e con la speranza di trovare migliori condizioni di vita.
 

Il mio interesse verso un testo sociale come Favela  è arrivato anche grazie alla frequentazione con Ugo Bressanello, presidente della Fondazione Domus De Luna, nata nel 2005 per aiutare famiglie e persone in difficoltà. Ugo è stato fondamentale perché in quegli anni mi ha coinvolto in svariate attività sociali, ho cantato nelle piazze insieme ai ragazzi, ho cantato nelle classi scolastiche e nelle case famiglia. Ho un ricordo bellissimo di quegli anni. Successivamente Ugo ha trasformato un ex mercato abbandonato che si trova a Pirri, dove sono cresciuto, in un centro sociale che accoglie i giovani del quartiere oltre che i ragazzi delle comunità. Anche in questa occasione abbiamo dato vita a degli eventi fantastici, ho cantato insieme ai ragazzi e realizzato una canzone apposta per Domus de Luna. Sono molto grato a Ugo per quello che ha fatto e che continua a far. La sinergia con Domus de Luna è proseguita con il videoclip di “Favela”. Con i ragazzi ci siamo divertiti tantissimo, abbiamo giocato a calcio e a basket, mentre Davide ci filmava. Realtà come queste sono la dimostrazione che si può essere felici anche se arrivi da una zona difficile.

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