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Musicultura, il festival al via a Macerata nel nome dell'Ucraina

Musica
Massimo Zanconi Foto Studio Print

Sono cominciate venerdì 24 giugno le serate finali del Festival. Sul palco la band ucraina dei DakhaBrakha, ma il pensiero è andato al Paese in guerra anche durante le esibizioni di Angelo Branduardi e dei Litfiba. Scelti i quattro concorrenti che si contenderanno la vittoria assoluta nella serata di sabato

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Si è aperta la sera di venerdì 24 giugno, allo Sferisterio di Macerata, la XXIII edizione di Musicultura, il festival della canzone d'autore e della musica popolare, quest’anno condotto da Enrico Ruggeri e Veronica Maya. Un’edizione che guarda a Est, verso l’Ucraina, e che al Paese in guerra si rivolge anche grazie alla presenza della band dei DakhaBrakha. L'esibizione del quartetto di Kiev, dal nome in lingua antica ucraina che significa "dare/prendere", famoso nel mondo per le sue esibizioni, tra folklore e teatro, porta un suono transnazionale radicato nella cultura ucraina di grande potenza e vastissima gamma vocale, accompagnato da strumenti tradizionali indiani, arabi, africani, russi e australiani. E per l'occasione Musicultura ha invitato alla serata una rappresentanza della comunità di profughi ucraini ospitati nel territorio.

Gli omaggi all'Ucraina

"Inseguivamo questa fantastica formazione da quattro anni, non sembra vero che oggi la loro terra e il loro popolo siano devastati da una tragica guerra di aggressione - ha detto il direttore artistico di Musicultura, Ezio Nannipieri. - Una realtà drammatica bussa  iolentemente alle nostre coscienze, la musica non può purtroppo cambiare lo stato delle cose, può portare forse  un po' di conforto". Conforto che è arrivato anche da altri artisti presenti sul palco. Angelo Branduardi ha infatti cantato una versione in ucraino di Alla fiera dell’Est, quella già proposta a Bologna in occasione del Festival delle idee di Repubblica. I Litfiba hanno invece dedicato a coloro che “vivono in Ucraina, a Kabul, a Gaza, in Sud Sudan” la loro Lulù e Marlene, con Pierò Pelù che ha voluto citare una frase di Il mio nome è mai più: “La pace è l’unica vittoria”.

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CHI SI È ESIBITO NELLA SERATA DI venerdì

Nella prima delle due serate finali del Festival, oltre ai DakhaBrakha, Branduardi e i Litfiba, si sono esibilti Ditonellapiaga, Violons Barbares e gli artisti vincitori del concorso Cassandra Raffaele (Vittoria, Ragusa), Emit (Lodi), Isotta (Siena), Martina Vinci (Genova), TheMorbelli (Alessandria), Yosh Whale (Salerno), Valeria Sturba (Bologna) e Malvax (Modena). Y0 di Ravenna, anche lui tra i selezionati, non ha potuto partecipare alle serate finali per motivi personali. Al suo posto si è esibito Malvax. Malvax che sono poi riusciti a raggiungere la finale di sabato 25 insieme a Emit, TheMorbelli, gli Yosh Whale.

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CHI SI ESIBIRÀ NELLA SERATA DI sabato

Nella serata di sabato a esibirsi sul palco dello Sferisterio saranno Manuel Agnelli, Silvana Estrada, Gianluca Grignani, Ilaria Pilar Patassini ed Emiliana Torrini & The Colorist Orchestra, e sarà l'unica apparizione in Italia dell'artista islandese, oltre ai quattro artisti finalisti del Festival più votati dal pubblico dello Sferisterio che si contenderanno il titolo di Vincitore assoluto con il Premio Banca Macerata.

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TUTTI GLI ALTRI PREMI IN PALIO

Altri significativi bonus sono il Premio AFI, il Premio Unimarche per il miglior testo, il sostegno per l'effettuazione di un tour di otto date, grazie a NuovoImaie (con i fondi articolo 7 della legge 93/92) e l'ambita Targa della Critica intitolata a Piero Cesanelli, ideatore di Musicultura e suo direttore artistico dalla prima edizione fino al 2019. I finalisti 2022 sono stati decretati grazie al prezioso contributo del Comitato Artisticon di Garanzia del Festival composto da Vasco Rossi, Roberto Vecchioni, Claudio Baglioni, Enzo Avitabile, Francesco Bianconi, Giorgia, La Rappresentante di Lista, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Sandro Veronesi, Niccolò Fabi, Dacia Maraini, Gaetano Curreri, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Diego Bianchi, Teresa De Sio, Francesca Archibugi, Mariella Nava, Antonio Rezza, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Ron. 

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