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Jack White ha digiunato 5 giorni per lavorare ai nuovi album

Musica

Camilla Sernagiotto

©Getty

Il cantautore ha rivelato di aver seguito un digiuno di cibo, ispirato al libro di Upton Sinclair del 1911 “The Fasting Cure”. L’avrebbe fatto per vedere come lo stato del corpo privato di alimentazione avrebbe influenzato la produzione creativa. Pare che questa esperienza extra musicale sia riuscita ad aggiungere parecchia energia alle sue ultime fatiche discografiche: “Fear of the Dawn”, album pubblicato lo scorso aprile, ed “Entering Heaven Alive”, che uscirà il prossimo luglio, sono stati creati a stomaco vuoto

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Jack White ha rivelato di aver seguito un digiuno di cibo, ispirandosi a un libro pubblicato all'inizio del Novecento. Seguendo le indicazion di The Fasting Cure, scritto da Upton Sinclair nel 1911, il cantautore si è privato di cibo per ben cinque giorni. L’avrebbe fatto per vedere come lo stato del suo corpo, a corto di alimentazione e quindi costretto a servirsi delle riserve di grasso, avrebbe influenzato la produzione creativa.

 

Pare che questa esperienza extra musicale sia riuscita ad aggiungere parecchia energia alle sue ultime fatiche discografiche, che sono Fear of the Dawn (album pubblicato lo scorso aprile) ed Entering Heaven Alive (che uscirà il 22 luglio). Benché questo approccio alla creatività non sia per tutti, soprattutto perché il digiuno va preso con le dovute accortezze e non si adatta al quadro di salute e alle esigenze di chiunque, il musicista si è detto soddisfatto. Ma non consiglia a nessuno di seguire il suo esempio, come ha ribadito più volte.

 

Potete guardare il video dell'intervista a Jack White, quella in cui parla del digiuno (durante il programma programma Q with Tom Power su CBC Radio), in fondo a questo articolo.

Le parole di Jack White

“Volevo vedere cosa avrei scritto in quelle condizioni”, ha spiegato White durante un'intervista all’interno del programma Q with Tom Power su CBC Radio. “Volevo vedere in quella situazione - stare da solo e digiunare - cosa avrebbero inventato il mio cervello e il mio corpo", ha aggiunto.

“Mi sentirei frustrato? Mi arrabbierei? Sarei depresso? Che tipo di testi verrebbero fuori?”. Jack White ha voluto rispondere a queste domande che lo arrovellavano, fugando ogni dubbio circa i processi fisico-mentali che la privazione di cibo protratta per diversi giorni porterebbe.

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L'esperimento di Jack White

Jack White ha raccontato nel dettaglio tutti i risultati del proprio esperimento, facendo sapere di aver seguito alla lettera le indicazioni del libro di Upton Sinclair del 1911, The Fasting Cure.
“Sono venute fuori anche cose felici”, sottolinea l'artista. Prima aveva detto, con ironia: "Quindi forse a volte sentirete una canzone come If I Die Tomorrow". Dopo aver scherzato, ha continuato facendo intendere tra le righe che il suo digiuno è servito eccome (e nemmeno troppo tra le righe: l'ha ammesso fuori dai denti). "Ma sono venute fuori anche cose felici, cose come Queen of the Bees. È una cosa interessante che stavo esplorando, e lo esploro ancora: cosa fa il tuo corpo. La quantità di energia che il tuo corpo riceve nel secondo, terzo giorno è eccezionale, c'è da non crederci”, prosegue Jack White.

Sottolineiamo che quel titolo, If I Die Tomorrow, citato da Jack Withe è davvero presente nell'album, addirittura estratto come singolo trainante del disco Entering Heaven Alive in uscita a luglio.

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White puntualizza che non suggerisce a nessuno di sottoporsi al digiuno

Come noi stessi abbiamo subito voluto sottolineare in questo articolo, anche Jack White ci tiene a puntualizzare che non suggerisce di sottoporsi al digiuno. Il cantautore non vuole esortare nessun altro a correre un rischio per la salute simile, anche se per lui sembrerebbe aver funzionato.

“Sto cercando di trovare cose che hanno a che fare con questa energia. […] Mi sono ritrovato in una zona in cui ho trovato cose che normalmente non avrei fatto di mercoledì pomeriggio”, ha affermato White. Cita poi corse, passeggiate e hobby che solitamente non lo connotano affatto.

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L’importanza del controllo

Jack White ha spiegato che quella esperienza è incentrata sul mantenimento del controllo.
"Posso rompere il digiuno quando voglio - ogni volta che ne ho voglia, posso andare a mangiare del cibo o bere qualcosa, qualunque cosa. Ne ho il controllo perché l'ho creato io”, ha concluso. Non prima di ripetere: "Non sto dicendo ad altre persone di farlo".

Prima di intraprendere qualsiasi scelta estrema come questa, bisogna sempre consultare il proprio medico curante.

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Jack White in tour

Jack White è attualmente impegnato con le tappe europee del suo tour "Supply Chain Issues”. Intanto sia lui sia i suoi fan attendono in maniera spasmodica il 22 luglio, data in cui uscirà il disco Entering Heaven Alive.

Purtroppo per adesso non sono state annunciate date italiane. Il 27 e il 28 giugno Jack Wight sarà a Londra; il 30 a Köln; il 1° luglio ad Amsterdam; il 2 luglio a Lipsia; il 4 luglio a Berlino, mentre il 5 luglio sarà a Praga. Il 7 luglio sarà la volta di Lione, mentre il 10 si esibirà a Madrid.
Il 14 luglio salirà sul palco a Zurigo, il 15 a Francoforte, il 16 a Bruxelles mentre il 18, il 19 e il 20 luglio suonerà a Parigi.
La tappa francese è quella che dovrebbe concludere la parte europea del suo tour, per poi riportarlo a metà agosto negli Stati Uniti, dove il 13 agosto si esibirà a Minneapolis, a cui seguiranno tanti altri live a Milwaukee, Indianapolis, Toronto, Lewison, Portland, Baltimora, Charlotte e in molte altre città americane.

Da Kansas City ad Atlanta, Jack White percorrerà in lungo e in largo gli Stati Uniti d'America, per la gioia dei suoi fan. Finora invece rimane a bocca asciutta il suo foltissimo pubblico italiano, anche se è “die hard” la speranza che qualche data nel nostro Paese venga aggiunta in corsa…

 

Di seguito potete guardare il video dell'intervista a Jack White, quella in cui parla del digiuno (durante il programma programma Q with Tom Power su CBC Radio).

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