Ophelia Lia nel suo Vado Giù protegge due amanti con una nuvola: il video

Musica

Il brano indaga quello che prova ogni essere umano che si ritrova a dover scegliere tra testa e cuore
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

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Ho scritto Vado Giù in un momento in cui non riuscivo a dare un nome a ciò che stavo vivendo. Per me scrivere è sempre stata una terapia ed anche questa volta mi ha aiutata a fare ordine tra i sentimenti che, in quel momento, mi stavano schiacciando. Penso sia un brano molto delicato nel quale mi metto completamente a nudo, mostrando le mie debolezze, che poi sono quelle tipiche di ogni essere umano che si ritrova a dover scegliere tra testa e cuore; ma è anche una canzone decisa, a tratti “violenta”, viscerale, come un urlo liberatorio che trova finalmente il modo di uscire. Fortunatamente, al mio produttore Marco Vipiana è arrivato tutto questo (come sempre!) ed è riuscito a metterlo in risalto con l’arrangiamento, insieme a Michael Gario, altro grande musicista con il quale sono felice di collaborare, che ha curato anche il mix. Per la parte ritmica, ho avuto il grande privilegio di poter ricevere le batterie di Daniel Fasano, incredibile professionista che suona per Gianna Nannini, Tommaso Paradiso e molti altri. Il master, invece, è stato fatto da Giovanni Versari, altro professionista del settore.

Insomma, è stato bellissimo vedere il brano “prendere vita” lentamente: adoro i processi creativi, soprattutto se condivisi con persone che stimo. Ogni canzone, in fondo, è una sorta di gestazione: qualcosa che nasce dal profondo e che trova poi il modo di prendere forma grazie ad altre persone che ci vedono qualcosa di buono, di risonante. Attraverso le mie canzoni voglio raccontarmi, mostrare me stessa senza filtri, che ultimamente è una cosa molto rara da riuscire a fare, e spero che qualcun altro possa leggere un po’ di sé tra le mie parole, sentirsi compreso, meno solo, semplicemente ed irrimediabilmente umano. Ho cercato di riprodurre tutto questo anche nel video, grazie a Simone Oneto di Soul Short Film, che ha curato le riprese, il montaggio e la produzione e che ha saputo dare un “volto” al brano. Infatti, si alternano un’atmosfera di casa e un vasto paesaggio di campagna, come a voler contrapporre l’intimità e la solitudine, tipiche dello stare soli con se stessi, ad uno spazio senza confini, in cui sentirsi liberi, ma spaesati al tempo stesso. Penso che l’immagine più forte e rappresentativa di questo video sia quella dei due amanti abbracciati sotto ad un telo opaco mosso dal vento, quasi a voler ricreare una nuvola che li avvolge e li nasconde al mondo intero, come se nessuno fosse realmente in grado di vedere e capire ciò che provano l’uno per l’altra, ciò che li sta lentamente scavando, ma, paradossalmente, anche tenendo in vita. Vado giù è tutto questo: emozioni vissute in prima persona, parole su un foglio, qualche nota buttata lì, ma soprattutto persone che ci hanno visto qualcosa di bello e messo del loro per farla crescere, riuscendo ad interpretare ogni mia parola. Sono grata a ognuno di loro e a chi crede nel mio sogno ogni giorno, a partire dalla mia famiglia, in particolare a mia madre. In ogni mia canzone ci siete anche voi.

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