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Elisabetta Guido, aspettando Arabesque arriva That’s the matter

Musica
Credit Roberto Cifarelli

L'album uscirà il 20 maggio e contiene nove tracce che spaziano fra swing, ballad, samba e tango, giocando con il ritmo

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Il 20 maggio sarà pubblicato dall’etichetta discografica romana Alfa Music il nuovo album del trio della cantante, pianista ed autrice di jazz salentina Elisabetta Guido, con i musicisti milanesi Mirko Fait (sax) e Martino Vercesi (chitarra), con i quali costituisce un’affiatata band da almeno 3 anni. Martino Vercesi è anche autore degli arrangiamenti del disco. Special guest è il celebre trombettista Fabrizio Bosso.

Lo stesso giorno ci sarà la prima delle due presentazioni live del disco, a Roma all’Alexanderplatz, mentre il 29 maggio sarà la volta del Teatro dell’Elfo a Milano

Il 6 maggio l’album sarà anticipato dal videoclip di “That’s the matter”. Nel 2021 l’album è stato presentato in anteprima dal vivo a JazzMi. Il lavoro si intitola “Arabesque” e contiene 9 tracce, quasi tutte composizioni della Guido, che spaziano fra swing, ballad, samba, tango, giocando con il ritmo, come è nel suo tipico stile di autrice.

Spiega Elisabetta Guido: “Arabesque porta avanti la linea compositiva tracciata con il mio precedente album da autrice, “The Good Storyteller” (Dodicilune), cioè il mio voler suscitare immagini nella mente di chi ascolta ed il mio amore per il ritmo, che mi portò nel precedente lavoro a cimentarmi anche con 5/4, 7/8 e poliritmia. Ma, a differenza di quello, qui impera la “semplicità”, perché questo mio ultimo lavoro è “figlio” dei miei stati d’animo durante i lockdown causati dalla pandemia di Covid 19, periodi in cui ho sentito di voler utilizzare la scrittura musicale, come sempre avviene per me, come mezzo per ritrovare serenità ed un pizzico d’allegria. Sempre salvaguardando, certo, le mie origini jazzistiche, come si nota dalle armonie dei brani, ricche di modulazioni e di accordi contenenti particolari tensioni, descrittive dei vari stati d’animo, e dall’uso di passaggi melodici un po’ “virtuosi” tipici del jazz. Da questo sono nati brani come il samba “That’s the matter”, brano di punta dell’album, da cui è stato tratto anche un videoclip per la regia di Fabien Frigerio, in cui parte dell’effetto di cui dicevo sopra e’ stato dato anche dalla condivisione del pezzo con altre due cantanti, con un effetto anche di coralita’. Così come è nata anche la sambinha  “A casa di Cristina”, con un testo dedicato all’estate, che è stata l’ unica stagione che ci ha dato un po’ di tregua dal virus”.

Nel disco sono presenti anche alcuni brani di tutt’altra atmosfera, basati su racconti reali, con i quali l’autrice dimostra ancora una volta il suo impegno sociale a favore delle donne vittime di abusi e violenze (ricordiamo “Funkattivo” del precedente album). Infatti le tracce “Non ritornerò mai più” e “Risveglio” sono dedicate all’Associazione Salentina “La Girandola”, diretta da Monica Antonia Agrosì, che si occupa proprio della tutela di queste donne e dei loro figli. Un’altra novità di “Arabesque” è la presenza di un blues moderno, “Your crazy love”, che la vocalist interpreta con una vocalità più vicina a quella popolare afroamericana, in continuità con 3 singoli che ha pubblicato con il suo Trio negli ultimi 2 anni, che contenevano arrangiamenti di Martino Vercesi fra soul e jazzUn discorso a parte va fatto per la traccia “La chitarra di fiammiferi”, composta dal noto direttore d’orchestra e compositore di musica contemporanea Angelo Inglese, con il testo di Angelo Punturi, ispirato da una vicenda particolare.  Elisabetta raccontò sui social di suo padre Umberto, giovanissima promessa del blues italiano negli anni ’60, a cui fu impedito dalla famiglia di continuare la già promettente carriera nella musica. L’opposizione dei genitori fu tale che arrivarono a tentare di distruggere una chitarra da lui costruita interamente con dei fiammiferi, un piccolo capolavoro, che ora è stato restaurato. E infine l’omaggio ai grandi del jazz, con l’arrangiamento di Martino Vercesi di “A wish” di Fred Hersch e Norma Winstone. Il video di “That’s the matter”, girato dal regista Fabien Frigerio,  è una divertente descrizione di una tipica giornata di prove di alcuni dei musicisti che hanno suonato nel disco. Interpreti del videoclip sono Elisabetta Guido, Alessandra Zuccaro, Mirko Fait e Martino Vercesi. Il lavoro è stato girato nella bellissima location dell’Apres Coup, elegante bistrot milanese, che ospita anche la Galleria d’arte “Arteutopia Milano”. Nelle immagini del videoclip infatti si possono ammirare i dipinti dell’artista Holly Heuser, che li ha gentilmente messi a disposizione come parte della scenografia. Curatori della mostra di Holly Heuser sono stati Luigi Pedrazzi e Biancanives Togliani.

Venerdì 20 maggio 2022 ci sarà la prima presentazione presso il celeberrimo “Alexanderplatz Jazz Club” di Roma, con un quintetto composto da Elisabetta Guido alla voce, Mirko Fait al sax, Martino Vercesi alla chitarra, Luca Garlaschelli al contrabbasso e Giorgio Vogli alla batteria. Fotografo ufficiale della serata sarà Roberto Cifarelli. L’evento è organizzato da Pina Stabile in collaborazione con Alexanderplatz Jazz Club. Successivamente, il 29 maggio 2022 il progetto sarà presentato a Milano, presso il Teatro Elfo Puccini, Sala Bausch. In quell’occasione il quintetto sarà arricchito dalla presenza delle due vocalist Azzurra Buccoliero e Alessandra Zuccaro. Regista dello spettacolo sarà Fabien Frigerio mentre  fotografo ufficiale sarà Antonio Occhiuto.