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The White Buffalo racconta live On The Widow’s Walk e la sua storia

Musica

Fabrizio Basso

Il cantautore americano Jake Smith sarà in concerto in Italia, unica data nel nostro paese, lunedì 2 maggio all’Alcatraz di Milano. L'INTERVISTA

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Dopo due anni esatti può finalmente partire il tour internazionale che accompagna l’ultima fatica discografica di The White Buffalo intitolata On The Widow’s Walk. Il cantante, cantautore e chitarrista Jake Smith, esperto narratore di storie, trasforma On The Widow’s Walk nella dichiarazione convincente di un artista unico, le cui canzoni sono costantemente estratte dal mondo della televisione e del cinema. Adesso che la musica genuina e artigianale riceve un maggiore livello di attenzione, il tempismo è perfetto per mettere nuovamente in luce quest’album potente e provocatorio.

Jake come va il tour?

Bene! Sono molto felice. Non mi ero reso conto di quanto mi mancasse stare in tour e poter essere in contatto con i miei fan da tutto il mondo.
Molti tuoi fan affermano che la tua voce è quasi meglio dal vivo che in cuffia. In questi giorni stai viaggiando molto: quale è il segreto per mantenere te e la tua voce così tonici?

È pesante, ho appena tenuto tre concerti di fila. È la mia passione, mi spingo sempre al massimo cercando di dare il mio meglio a ogni prestazione. Per mantenere la mia voce ho alcuni segreti imparati con l’esperienza e che custodisco con cura. Ti confesso che non prendo sempre le migliori decisioni, ho alcuni vizi tra cui il fumo che non aiutano e dovrei abbandonare. Ma la mia esperienza mi tiene allenato, ho

imparato a conoscermi e capire quando ho bisogno di fermarmi e riposare la voce.
Sei pronto per il 2 Maggio a Milano? Ti piace l’Italia?

Non vedo l’ora! L’Italia è così piena di cose stupende. Io personalmente adoro il cibo, le persone, la gioia e la cultura. Amo l’Italia per quanto sa essere luminosa e piena di vita.
Sono stati anni duri per gli artisti, come hai vissuto questo periodo?

Ero nervoso a tornare in tour, ero nervoso a testare la mia voce e il mio corpo. Avevo paura non avrebbero retto, di non avere più la confidenza di prima, di non riuscire a reggere i ritmi. Temevo di non essere più in grado di fare ciò che amo. Sai, per me esibirmi davanti alla mia gente è la mia vita.
Hai trovato nuove attività o passioni?

Durante la pandemia ho cercato di tenermi occupato perché a stare fermo mi sentivo depresso e triste. Mettevo in dubbio le mie capacità continuamente, ero entrato in un loop negativo in cui non vedevo obbiettivi. Essere finalmente fuori di nuovo mi fa sentire vivo, mi ero dimenticato di quanto fosse incredibile e meraviglioso. In questo periodo ho provato a migliorarmi, a implementare le mie competenze; ho accresciuto le mie capacità con il piano, cercando di creare nuove melodie e di arricchire il mio stile senza però snaturarlo. Volevo mettermi alla prova in nuovi suoni senza cambiare troppo il mio stile e la mia voce che mi caratterizzano da sempre.
Le tue canzoni raccontano storie : dove trovi l'ispirazione?

Non so cosa mi trasmetta effettivamente l’ispirazione. La verità è che le storie che racconto e i personaggi di cui parlo sono versioni di me, di quello che sento e dei miei pensieri. C’è una componente di fantasia ovviamente. L’ispirazione per me è silente, arriva quando non me ne accorgo. È come un vascello composto da immagini ed emozioni da cui io mi lascio totalmente trasportare, e sulla base di quello che mi trasmette creo poi la canzone. Nei miei brani ci sono la mia vita, i miei pensieri e la mia fantasia. Spesso nelle mie storie narro di piccoli uomini e piccole vite per poter parlare di fenomeni ed emozioni più grandi.
Il tuo album On The Widow's Walk sembra che abbia tre punti principali; acqua, tempo e passione. La sensazione è che attraverso la metafora dell'acqua tu voglia parlare degli altri due elementi. Pensi molto al passato? Hai rimpianti?

No, non sono una persona che vive nel passato, provo sempre a stare nel presente. Pensare troppo al passato è una trappola che conosco. Io provo a vivere ogni giorno focus sulle cose importanti poiché il mio passato non è sempre un posto rassicurante dove andare. Preferisco il futuro.
Cosa rappresenta per te l'acqua?

Il tema dell’acqua doveva essere il concetto principale attorno al quale avrebbe ruotato tutto l’album. On The Widow's Walk è quel posto isolato sopra tutto, dove puoi riflettere e vedere dall’alto la sconfinata potenza del mare. E' quel luogo dove isolarti e connetterti con la natura, dove stare lontano da tutto e ritrovare te stesso.

Attraverso la tua esperienza cosa vuoi comunicare al mondo?

Di non dare troppa importanza a ciò che le altre persone pensano. Siate sempre reali con voi stessi e non scegliete cose false che non vi rappresentano. Io scrivo canzoni per sentire emozioni e far emozionare chi mi ascolta. La mia musica mi permette di connettermi con tantissima gente restando umile e me stesso sempre.