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Hapnea, piccoli gesti per salvare la Terra tra Prede e Maree: il video

Musica
Credit Luca Matteucci

La canzone è un’autodenuncia per le colpe che abbiamo nei confronti del pianeta. Il video è presentato da un testo esclusivo della band

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Noi siamo gli Hapnea, band marchigiana composta da Lorenzo Cespi, Paolo Tasso e Gabriel Medina. Questa è “Prede e Maree”, il nostro nuovo singolo uscito per Homeless Records. La canzone è un’autodenuncia per le colpe che abbiamo nei confronti del pianeta. Qui tutto brucia davanti ai nostri occhi e noi continuiamo a vivere come se niente fosse scaricando il problema addosso alle generazioni future o addirittura negando l’evidenza. Tuttavia siamo sicuri che ci sia ancora della speranza. Il fatto è che bastano piccole azioni quotidiane, nessuno sforzo immane, per migliorare la situazione. Non facciamoci seppellire dalla negligenza, non diventiamo prede di noi stessi. Questa casa è di tutti.
 

Il brano è stato realizzato all’Indipendente Recording Studio di Matelica in provincia di Macerata. Lì Nicola Giorgetti e Frankie Wah (Little Pieces of Marmelade) si sono occupati della registrazione e produzione. I cori sono stati realizzati da Lisa Luminari e Viola Maria Silicati, le tastiere sono state affidate a Enrico Bordoni. Abbiamo composto la canzone lo scorso anno e subito è nata l’idea di collaborare ancora con Frankie dopo l’esperienza del nostro primo ep “Hangover & Love”. Lui e Nicola sono state le nostre guide e siamo molto soddisfatti del risultato. Come per i vecchi lavori ci siamo ispirati a sonorità blues e soul, ma con sfumature contemporanee in linea con gli artisti odierni che più apprezziamo senza fare nomi. I giorni in studio sono stati intensi e davvero belli, i brani registrati sono stati due. Le riprese e il montaggio del videoclip di “Prede e Maree” sono stati realizzati dal nostro batterista Paolo Tasso, responsabile anche di tutte le grafiche inerenti al brano. Ringraziamo di tutto cuore il protagonista, Agustìn Ghiretti: modello e attore italo-argentino.
 

La storia del videoclip raffigura in maniera metaforica ciò che le parole del brano vogliono comunicare e la forma minimale ne rispecchia l’arrangiamento musicale.

Un ragazzo prende tutti i suoi averi, ciò che ha di più prezioso, e li brucia di propria volontà. Allo stesso modo noi consapevolmente ogni giorno compiamo azioni che aumentano l’inquinamento e accelerano il declino del nostro stesso pianeta, la nostra dimora, ciò che abbiamo di più caro. Ma se non reagiamo subito ci toccherà stare a guardare il fuoco con gli occhi persi e pieni di rimpianti o, ancora peggio, questo ingrato compito toccherà ai nostri figli. Non vogliamo essere tragici, tanto meno fatalisti, non vogliamo rassegnarci passivamente e stare fermi a subire. I cieli, le terre e i mari si stanno indebolendo, è un dato di fatto ed è innegabile che noi essere umani abbiamo un’enorme responsabilità in questo. Siamo la creatura più intelligente della Terra e in quanto tale dobbiamo considerarci custodi di essa.