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Icona Cluster osserva dal suo Satellite quello che resterà di noi: il video

Musica

Il singolo racconta di un'epoca che ha portato molti a perdere individualità e spirito critico a favore della comodità e della superficialità. Il video è introdtto da un testo esclusivo della band

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Satellite nasce da una riflessione su ciò che sarà il nostro lascito come generazione a questo mondo in continuo cambiamento. Il brano è nato durante il lockdown, il cui motto era diventato “andrà tutto bene”, ma che cosa significa “bene”? Che cos’è il bene per la nostra società? Ci saranno sempre persone che staranno meglio di altre e questo mondo di sicuro non sta aiutando le “altre”. Solitamente il bene per la nostra società è quello del sistema nel quale siamo imprigionati da secoli, mentre le categorie più disagiate non fanno altro che subire. Questo circolo vizioso ha portato molti a perdere la propria individualità e spirito critico in favore della comodità e della

superficialità.

L’idea del video di Satellite è nata dalla Cadillac Deville del 1960 prestataci da un amico. Questo per noi rappresenta il fascino dell’antico dentro il quale troviamo rifugio, seppur ripudiandolo, da questo presente invadente, ma pieno di opportunità.

Un presente nel quale ognuno vuole spiccare, esser libero e sentirsi realizzato. Il video è stato girato nel nostro quartier generale a San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna, secondo le nostre possibilità economicamente molto limitate, coinvolgendo amici e fan. Ha collaborato con noi alla realizzazione del videoclip musicale in qualità di videomaker e grafico Mattia Camangi detto “Dock”. Possiamo ritenerci soddisfatti del risultato ottenuto poiché il video risulta dinamico, semplice,

fresco e fruibile. Sono stati due giorni molti intensi di riprese, ci siamo diverti molto sia sul set che fuori. Abbiamo guidato la Cadillac per le strade di San Lazzaro e Bologna, scoprendo che la reazione nei volti della maggior parte delle persone alla vista della vettura scaturiva in loro un sentimento di gioia e sorpresa che non ci aspettavamo. Purtroppo, la cilindrata della macchina (6500) ci ha snellito il portafogli, ma ne è valsa la pena. Non abbiamo mai sperimentato che cosa significasse apparire in questo senso, usare l’apparenza e il materialismo per catturare l’attenzione è un comportamento che non ci appartiene ed è stato molto interessante provare questa sensazione di sentirsi al centro dell’attenzione senza aver fatto nulla di più di un giro in macchina. Abbiamo utilizzato l’auto come se fosse una realtà alternativa superficiale nella quale tutti noi ci rifugiamo e di cui abbiamo bisogno per fuggire, spesso inconsapevolmente. Le riprese sono state fatte con i nostri telefoni cellulari poiché eravamo sprovvisti di videocamere professionali, ma questo non ha inficiato la qualità generale. Ci siamo ispirati al videoclip di Frankie Hi-nrg “Quelli che benpensano” di ormai dodici anni fa. Ringraziamo tutte le comparse che han partecipato alle riprese, il Dock, Carlo per la Cadillac, Adel per le foto sul set ed infine tutti coloro i quali vedranno il nostro video e perché no, ci seguiranno

durante il nostro percorso.