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Contrasti, l'ep che unisce le idee di musica dei Brugnano e Nazo

Musica

Fabrizio Basso

Credit KWSK Ninja

Il duo indie formato dai fratelli Gianluca e Antonio Brugnano e il producer e dj Valerio Nazo pubblicano sette canzoni che sono la summa di tre differenti idee musicali

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Dopo aver conquistato il pubblico e la critica di Musicultura 2021, arrivando tra i vincitori del concorso, il 29 aprile il duo napoletano Brugnano, formato dai fratelli Gianluca e Antonio, esordisce con l’Ep Contrasti (Smilaxpublishing) realizzato insieme a Valerio Nazo, producer e dj. L’Ep contiene i feat. di Carl Brave e 'Ntò. Dal 22 aprile è in radio Mal di Te feat. ‘NTÒ, il primo singolo tratto dall’Ep che si compone di brani nati dalla combustione di tre visioni artistiche e musicali differenti (quelle di Antonio, Gianluca e Valerio) unite dall’esigenza di coniugare la scrittura cantautorale, la musica suonata e i codici attuali, intesi come sonorità, linguaggio e strutture. Ho condiviso il progetto con i fratelli Brugnano.


Quando è nato il progetto e come ci avete lavorato, considerato anche il periodo? E anche come avete ragionato sui due featuring?

Il progetto Brugnano nasce nel 2019 col singolo Le Aiuole. Siamo fratelli ma venivamo da percorsi diversi. Ci piaceva l’idea di fare un qualcosa insieme. Con la partecipazione a Musicultura l'idea prese stabilità. Poi abbiamo incontrato Valerio Nazo, col quale abbiamo collaborato già anni fa al progetto di Ntò. Ci piaceva l’idea di unire i nostri tre mondi, scavando ognuno nel profondo. I feat sono nati in modo naturale: stima per entrambi.
Avete presentato Contrasti con Mal di te, un brano melanconico ma ricco di contrasti sonori e testuali: perché avete scelto questo brano come biglietto da visita del progetto?
Cronologicamente era il primo fatto. Mai abbiamo lavorato in modo così costante insieme ed è stata una scelta sentimentale.
Perché in amore continuiamo a sbagliare? Siamo sempre rinchiusi in un paesaggio?
È vero che l’amore è follia: anche filosoficamente parlando è un tentativo assurdo di unire due metà forse incompatibili. L’amore sono attimi di dimenticanza, c’è poco di razionale. Però sbagliare equivale a vivere. Pur nella consapevolezza di un amore che non ha futuro si generano movimento ed evoluzione.
Cosa succede alle quattro in giro per Milano?
Durante una session notturna, il pianista ci parlava di una delusione amorosa a Milano ed è nato il ritornello, tra un accadimento reale come spunto di partenza per poi passare a una parte immaginata.
Quale è l’errore più bello del mondo che si può fare in amore?
Tradire la promessa di non vedersi più quando senti che ci può stare lasciarsi. Pensi a dire basta e poi la trovi davanti e resti, non rinunci più.
Festa d’Addio sembra quasi il manifesto di un disagio generazionale: in cosa la vostra generazione si sente tradita?
Dal futuro promesso. Avevamo l’eco di una coscienza collettiva, meta e direzione. Poi è andato tutto sfumando, ora siamo in una gamma di grigi. Lo smarrimento c’è e dobbiamo riconfigurarlo. Sediamo su una sedia scomoda tra il mondo dei genitori e quello dei millenial. C’è una decadenza culturale perché questo mondo non accoglie e valorizza chi studia. E c’è la frustrazione del successo social per chi studia. La musica è arte e cultura, ha una missione. Ma Contrasti è una verità che porta equilibrio.
Con che fantasmi addosso state camminando in questo periodo?
Nostalgicamente amiamo guardare indietro, ma non perché non si va avanti ma per nostalgia. Poi c'è la paura di sprecare tempo, non fino all’ansia ma una è una percezione presente. Siamo ciò che ci manca.
In tutti i testi ci sono amori in disfacimento: perché tutta questa fragilità?
Raggiungere un punto di equilibrio tra il grande amore e qualcosa che funzioni anche nel quotidiano è complicato e dunque hai tante Waterloo. Sbagli per trovare la pace dell’anima.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Vogliamo fare ascoltare la nostra musica e dunque pensiamo ai live. Ci sarà una presentazione a Napoli e poi speriamo di partire. Stiamo già facendo le prove. La scrittura ora è ferma. Siamo emozionati dalla reazione sul nostro sentire comune.