Eurovision 2022, come sarà il palco al Palaolimpico di Torino

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Sole, acqua e natura, ecco il palco dell'Eurovision, a un mese dalla manifestazione canora europea, a Torino dal 14 al 16 maggio, il PalaOlimpico è un maxi cantiere con al lavoro 600 persone, tra tecnici e operai, che diventeranno 2.500 con l'arrivo a partire dal 29 aprile delle 40 delegazioni

A un mese dalla manifestazione canora europea, a Torino dal 14 al 16 maggio, il PalaOlimpico è un maxi cantiere con al lavoro 600 persone, tra tecnici e operai, che diventeranno 2.500 con l'arrivo a partire dal 29 aprile delle 40 delegazioni. Un esercito di manodopera concentrato soprattutto nella costruzione del megapalco, ispirato al claim della manifestazione. "Abbiamo iniziato nell'agosto scorso e vedere oggi lo stato dei lavori, che proseguono secondo le tabelle di marcia, è emozionante", rivela Claudio Fasulo, vicedirettore Rai 1 ed executive producer di Eurovision (TUTTE LE NEWS) insieme a Simona Martorelli, direttore Relazioni Internazionali Rai. 

Sono tre gli elementi che dominano il gigantesco palcoscenico in fase di allestimento: il sole, rappresentato sul fondale da una macchina cinetica, l'acqua, una piscina, e la natura, evocata da un giardino all'italiana. Fuori dal PalaOlimpico, nell'adiacente Piazza D'Armi, sono state costruite due grandi tensostrutture, una di 3.300 metri quadrati per ospitare le delegazioni, la lounge, l'area catering e l'area Make Up, e una da 5.500 metri quadrati per l'area Press, collegata con il ParaOlimpico da una passerella. "Per Torino e per l'Italia Eurovision segnerà un messaggio di pace, di festa e ripartenza, in un momento comunque tragico che stiamo vivendo come cittadini europei, ma il nostro compito è lavorare per il futuro e la pace - sottolinea il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo -.

Questo grande evento mostrerà la città ai giornalisti di tutto il mondo, in un mese di maggio davvero denso di eventi, basti pensare al Salone del Libro e al Consiglio d'Europa pochi giorni dopo. "Il nostro compito è realizzare una macchina organizzativa ottimale per permettere alle televisioni e ai giornalisti in arrivo da tutto il mondo di lavorare al meglio", aggiunge il direttore del Centro di Produzione Rai di Torino, Guido Rossi. Eurovision, avrà una ricaduta economica, secondo una prima stima, di 100 milioni di euro. "Sarà una grande vetrina, un'occasione di rilancio ma anche una vera festa musicale - osserva Lo Russo - alla quale cercheremo di far partecipare, e in sicurezza, il maggior numero di persone, certamente non solo i 7.000 fortunati di ognuna delle tre serate che riusciranno ad acquistare i biglietti online, ma le centinaia di migliaia di persone attese all'Eurovision Village che inizieremo a costruire il 24 aprile".

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