Rossana Casale, Mariella Nava e Grazia Di Michele cantano Sotto un altro cielo

Musica

Un viaggio verso un cielo immaginario in compagnia di tre delle più grandi rappresentanti della musica italiana

Rossana Casale: Che sia al pianoforte, al bar o in camerino, ci ritroviamo spesso a parlare tra di noi, dei pensieri che ognuna prova davanti agli accadimenti quotidiani. Da questi discorsi nascono molte delle nostre canzoni, come nel caso di ‘Sotto un altro cielo’, dove il guardare angosciato di una madre si sposta dal presente fatto di guerre, di intolleranza e discriminazioni, verso un futuro immaginario da intravedere attraverso un cielo azzurro che, come in ogni favola, nasconda in se i suoi sogni e le speranze. Noi, madri sempre, per i nostri figli e per quelli del mondo piú o meno

fortunati, teniamo le mani protese in avanti per proteggerli da una caduta o delusione. Faremmo di tutto per evitargli la sofferenza ma non sempre si può e allora li affidiamo a un destino più grande, a un amore universale. ‘Mio figlio è anche tuo figlio, non ti dovrai preoccupare, sotto il sole e le leggi sarà un uomo leale, sarà un uomo fedele, un figlio di cui andare fiero..’. È la responsabilità che noi madri sentiamo di mettere al mondo uomini migliori, persone capaci di condividere piuttosto che mettersi uno contro l’altro.
 

Grazia Di Michele: In questi giorni ho sentito spesso Papa Francesco parlare di accoglienza, di sentirsi fratelli amati dallo stesso Dio sotto lo stesso cielo, di non chiudere il cuore e i confini che abbiamo creato noi stessi per sentirci più sicuri ma più poveri nello spirito. Non è la sua la sola voce che si alza in un silenzio assordante, esistono le associazioni umanitarie come Emergency che noi tre sosteniamo , esiste la speranza che la parola inclusione diventi anacronistica. C è la speranza che ogni figlio sia figlio di un mondo accogliente e caldo, e che possa guardare il cielo con lo stupore e la meraviglia dei bambini. Purtroppo abbiamo negli occhi, respingimenti ,

bambini costretti ad aspettare nel gelo un lasciapassare, lettere cucite nelle tasche per il sogno di un futuro spezzato. Sotto un altro cielo vuole guardare oltre e avanti, è una canzone di riconciliazione con il senso di umanità troppo spesso assente nelle persone.
 

Mariella Nava: È scritto dappertutto, nei testi sacri come nella letteratura e in ogni memoria del mondo. Ogni indifferenza o sbaglio dell’ umanità intera ricade sempre sui figli, sulle generazioni successive. Con questa canzone noi vogliamo sovvertire le regole della nostra storia. Vogliamo pensare a un futuro migliore, augurare ai figli nati e, a quelli che verranno, un cielo aperto che rifletta un vivere comune accogliente, senza egoismi, dignitoso e pieno di comprensione. Siamo stati figli anche noi e abbiamo cantato a squarciagola questa speranza ereditandola dalle vite precedenti e consumandola nelle nostre che si svolgono ancora deluse. Ci siamo fatti promesse e abbiamo mosso i cuori e i sogni ma adesso è il tempo giusto per concretizzare, per rendere vero tutto quello che abbiamo iniziato a costruire in tanti per farlo diventare finalmente di tutti. Non esiste bambino che non abbia diritto di venire al mondo col suo bagaglio di felicità. Nessuno deve sentirsi esentato da questo obbligo di procurarglielo.

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