Un viaggo colto in una Sicilia antica ma ancora molto presente e affascianante. Il video è introdotto da un testo originale dell'artista
Ho voluto dipingere uno scorcio di Sicilia, una Sicilia fatta di tradizioni ormai in gran parte dimenticate, di gente e storie passate. É un antico borgo marinaro quello che prende vita nel video, in un contesto spazio-temporale non identificato. Personaggi, volti, maestranze che testimoniano attraverso un passaggio di testimone, l’attaccamento alle radici e alle tradizioni di un tempo. La protagonista del video ci porta all’interno di un “sogno” vissuto attraverso i suoi occhi. Inizialmente confusa, spaesata e curiosa allo stesso tempo, si immerge all’interno di un contesto che la affascina e la coinvolge sempre di più. È un omaggio all’arte, in particolare al cinema di Giuseppe Tornatore che alla Sicilia ha sempre regalato capolavori senza tempo, citato in diverse scene all’interno del video. Il richiamo a Nino Martoglio e il suo teatro dialettale e agli artisti che hanno cominciato dalla strada. Un passato di storie vissute da chi rimane e da chi è stato costretto tanti anni fa ad emigrare, di amore e di una buona nostalgia che fa sempre bene al cuore.
Alla realizzazione del video hanno contribuito giovani artisti e musicisti siciliani, ma anche e soprattutto gente del luogo, con la speciale partecipazione del poeta cantastorie Michelangelo Balistreri. Le riprese sono state fatte all’interno del Museo dell'Acciuga e delle arti marinare di Aspra (PA). Per la realizzazione di alcune scene sono state utilizzate le scenografie originali del film Baaria, realizzate dall’artista scenografo Peppe Mineo.
Con il brano “Canzoni che voglio dimenticare”, a cui hanno collaborato Dario Comparetto e Fabrizio Fortunato (arrangiamenti), Fabrizio Fortunato (mix), Luca Rinaudo (mastering), ho voluto raccontare una storia fatta di immagini e ricordi. Il filo conduttore di tutto ciò sono le canzoni, canzoni che sono la colonna sonora della vita, che fanno parte di momenti vissuti, attimi scolpiti nella mente e che continuano a essere presenti in noi ogni volta che ritornano per caso a suonarci in testa. È una canzone che ho costruito attraverso immagini e momenti raccontati dalle parole delle canzoni che li hanno accompagnati. All’interno del testo, molte sono le citazioni alla musica dei cantautori, alle parole chiave che identificano un momento in particolare, a parti di testi di canzoni che l’ascoltatore può cercare di cogliere e rintracciare. L’ispirazione è fortemente cantautorale. Il titolo racchiude l’essenza della canzone. Sono molte le canzoni legate a dei ricordi che hanno segnato un momento importante della nostra vita, anche se spesso sono canzoni che vogliamo dimenticare”.