Il nuovo singolo della giovane artista maltese parla della fine di una storia d’amore e della rinascita personale di una donna che mette via le sue paure e pone l’attenzione sul ritrovamento della fiducia in sé stessa. L'INTERVISTA
A cinque anni ha iniziato a suonare il piano e quell'amore fanciullesco per la musica non ha mai avuto tentennamenti. Emma Muscat, 22 anni, oggi è una artista da milioni di visualizzazioni e collaborazioni importanti: tra le altre Biondo, Shade e Astol. Col nuovo singolo Più di Te avvia un nuovo percorso artistico, che dovrebbe sfociare in un album nel 2022, e sceglie come biglietto da visita un testo motivazionale, la rinascita umana dopo la fine di un amore.
Emma il tuo nuovo singolo Più di te si distacca dai brani del tuo passato, anche recente, tutti molto scanzonati e solari. Qui c'è una Emma reattiva, ferita ma mai doma: sei tu la protagonista della canzone?
Hai ragione, il brano comunica un messaggio forte che vuole trasmettere forza e speranza a chi ne ha più bisogno. Più di te parla del ritrovamento della fiducia in sé dopo un periodo oscuro durante il quale non avevo fiducia e neanche ne sentivo intorno a me. A questo si è aggiunta una relazione che mi impediva di fare scelte importanti e prendere decisioni autonome. Scrivere questo brano è stato liberatorio.
Dopo la pandemia per te è iniziato un periodo importante, colmo di cambiamenti e successi, tra i quali due dischi d’oro in poco tempo. Come nascono le tue canzoni? Sei razionale o istintiva?
Sono impulsiva, forse troppo. Quando sento l’ispirazione mi siedo al piano e inizio a comporre. Con Più di te mi è bastato ascoltare la base per provare determinate sensazioni. Il testo è esploso dal mio cuore senza che me ne accorgessi. Non è sempre facile scrivere una canzone, a volte arrivano dei blocchi mentali che frenano e non sai descrivere quello che senti.
Come ti liberi dal blocco?
Dipende. In alcuni casi aspetto l'ispirazione, altre volte abbandono la musica e faccio sport, vado a camminare, sto con gli amici. Ho bisogno di emozioni per scrivere e se non le sento le cerco vivendo e facendo ciò che amo.
Che ruolo ha avuto la musica in questi mesi di chiusura causa Covid?
Per me la pandemia ha rappresentato un periodo pesante. Ho avuto difficoltà a scrivere, mi sono sentita bloccata, come il mondo: ero troppo triste per parlare di cosa stessi vivendo anche perché se non vivo emozioni e non vedo persone, non posso scrivere.
Da Malta a Milano: possiamo definirlo il grande cambiamento?
Quella di lasciare il mio Paese è stata una scelta sofferta. Sono molto legata alla mia vita lì ma la musica ancora una volta mi ha dato la forza, sapevo cosa volevo e cosa dovevo fare per raggiungere i miei obbiettivi. Causa pandemia sono dovuta rientrare a Malta e ora faccio la pendolare.
Ti muovi con disinvoltura tra l'inglese di Alone e Whitout you e l'italiano di Più di te e Vicolo cieco. Quanto è stato difficile entrare in sintonia con l’italiano e trasmettere emozioni in una lingua che non è la tua?
È stato difficile specialmente all’inizio, quando dovevo parlare per strada. Mi piace il
suono della lingua Italiana e mi viene naturale trasmettere emozioni usandola. Da piccola con mio padre ho sempre ascoltato Vasco Rossi, Laura Pausini ed Elisa: quello forse è stato di aiuto.
So che sei una sportiva. Cosa rappresenta per te lo sport?
Sono cresciuta con lo sport. Ho sempre praticato sport individuali come nuoto, tennis o atletica. Questo mi ha permesso di imparare a contare sempre e solo su me stessa. Ero sotto pressione ma il risultato dipendeva solo da me. È anche grazie allo sport se ora so assumermi delle responsabilità. Da poco gioco a squash e mi piace ma la mia passione resta il nuoto. Nel 2017 ho dovuto rinunciarci in nome della musica e per salvarmi dal cloro che mi faceva abbassare la voce. Ma adoro immergermi nell’acqua e dimenticare tutto.
Per come suoni il piano e l'estensione vocale ti hanno spesso paragonata ad Alicia Keys: ne sei orgogliosa?
È un onore essere paragonata ad Alicia Keys. È il mio idolo, ho sempre preso ispirazione da lei, fin da piccola.
So che sei autocritica. Cosa pensi quando risenti le tue vecchie canzoni?
Quelle di prima dei diciotto anni mi sembrano tutte sbagliate e questo mi rende nervosa. La mia voce cresce insieme a me e se potessi rifare alcuni brani userei un'altra tecnica e canterei in modo diverso. Ti confesso però che le odio e le amo allo stesso tempo, poiché sono le emozioni e la vita che mi hanno portata a scriverle. Nel lavoro sono una perfezionista è vero, questa cosa a volte mi frena ma nell'insieme mi permette di migliorarmi costantemente.
Cosa ti piacerebbe ricevere per Natale? Farai qualche regalo ai tuoi fan?
Non mi piace molto ricevere regali perché mi imbarazza. Ai fan dono Più di te col relativo video. Cerco sempre di regalare qualcosa a chi mi appoggia. Voglio renderli orgogliosi. Sono legata a loro e all’amore che mi trasmettono. Non ti nego però che a volte la fama è pesante, in certi momenti vorrei solo essere me stessa ed essere trattata in maniera diversa. Non molti sanno che trovo difficile fare amicizia, capire quali persone siano vere e quali mi stiano accanto solo per la mia notorietà. Mi ritengo fortunata ad avere amici veri di lunga data e mi fido totalmente delle
amiche storiche.
Il 2022 porterà l'atteso album?
Arriverà presto, non manca tanto ma occorre ancora un po' di pazienza!