I Milano Shanghai raccontano la loro terra di confine: il video

Musica

Spazio all'immaginazione attraverso atmosfere e luoghi a famigliari. La band introduce il video con un testo esclusivo

Il secondo capitolo di questa trilogia di video racconta il nostro mondo: contaminazione culturale, onirismo e musica come esperienza lisergica. Vogliamo invitare chi ci ascolta a fare un viaggio con noi nella nostra Milano immaginaria al confine tra oriente ed occidente. Questa video trilogia è interconnessa con l’album VETRO E PLASTICA ma vive di luce propria. Ci piacerebbe offrire degli spunti a chi apprezza la nostra musica per arricchirne l’ascolto, ma senza essere didascalici: la musica parla sempre da sé. Il lavoro per questa trilogia è cominciato a inizio 2021: Ferruccio Perrone ha ideato il soggetto, poi la sceneggiatura è stata affinata da Fabio Cotichelli ed Emiliano Neroni, i quali hanno curato anche la regia. Siamo partiti dalle suggestioni presenti nella musica e nel testo di SHANGHAI, che più che una vera propria storia descrivono atmosfere e luoghi a noi familiari. Siamo partiti da questi spunti per trovare un adattamento video che rendesse giustizia alla musica, cercando a quel punto di trovare una storia da raccontare (necessaria per la trilogia di videoclip) che non fosse però didascalica, ma che lasciasse spazio all’immaginazione di ogni spettatore per essere integrata e completata.
 

Una volta delineata la trama e ultimata la sceneggiatura, abbiamo iniziato a lavorare al videoclip vero e proprio. Il primo passo è stato trovare le location: a questo proposito, cogliamo nuovamente l’occasione per ringraziare il Macao Sushi Club di Settala e lo studio La Sabbia di via Padova a Milano, senza la loro incredibile disponibilità questa trilogia non sarebbe stata possibile. Gli altri interni sono stati girati a casa di uno di noi e alcune riprese esterne notturne a Lambrate. La produzione è stata curata da Davide Cipolat e le riprese si sono svolte in due soli giorni, che sono stati ovviamente molto impegnativi considerato che abbiamo girato dal mattino presto fino a tarda notte. Abbiamo davvero messo alla prova tutto il team di produzione, l’attore protagonista (Francesco Alberici), tutte le comparse e anche noi stessi!
 

Il primo giorno è stato il più duro perché abbiamo girato due riprese interne (in casa e nello studio di registrazione) e l’esterna notturna, movimentando tutti i mezzi di produzione (macchine, furgoni, luci, aste, telecamere) dentro Milano all’ora di punta. In particolare, il direttore della fotografia Riccardo Saraceni è stato impressionante, ha portato tutto il materiale scendendo la scalinata dello studio La Sabbia a mano. Abbiamo degnamente concluso questo primo giorno di riprese con un ottimo panino al pollo, preso da Chicken&Chicken e consumato insieme a tarda notte. Il secondo giorno è stato (lievemente) meno impegnativo perché tutte le riprese sono state fatte fisicamente nello stesso posto, ovvero al Macao Sushi Bar di Settala di cui parlavamo prima. Nonostante questo, il locale ha tanti ambienti diversi e abbiamo cercato di sfruttarli tutti, quindi è come se avessimo girato in tanti set diversi – senza però la complicazione di spostare tutto il materiale da un punto all’altro di Milano in un pomeriggio infrasettimanale. La parte più bella è stata la cena di fine produzione, con tutto il team di produzione, l’etichetta, le comparse e chiunque abbia partecipato ai video. È stata un’esperienza incredibilmente faticosa ma meravigliosa e speriamo di poterla replicare in futuro!

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