Singoli d’oro e di platino, cambiano i parametri in Italia

Musica
Immagine tratta dal profilo Instagram @fimitalia

La Federazione Industria Musicale Italiana si è pronunciata nelle scorse ore circa la revisione della soglia di assegnazione delle certificazioni Disco d’oro e platino per numero di copie vendute dagli artisti italiani. Si passa dalle 35 alle 70mila per ottenere l’oro e dalle 70 alle 100mila per il platino

FIMI e l’ente di ricerca tedesco Gfk hanno da alcune ore annunciato il cambiamento che dal prossimo anno ci sarà sulle soglie di vendita dei singoli musicali per il rilascio delle certificazioni Disco d’oro e di platino. Secondo quanto messo per iscritto dalla Federazioni Industria della Musica Italiana, si passerà dalle attuali 35mila copie vendute per ottenere il Disco d’oro, alle nuove 50mila. Stessa cosa accadrà per il Disco di platino che cantanti e musicisti non otterranno più dopo la vendita di 70mila copie, bensì di 100mila. 

Il cambiamento della soglia è solo per i singoli

Il cambiamento della soglia di vendita per ottenere le nuove certificazioni musicali indette da FIMI/Gfk, avverrà solo per i singoli inediti di cantanti, band e musicisti italiani. Novità che, dal prossimo gennaio 2022, non sarà applicata invece al mercato di “Album & Compilation”, le cui soglie di certificazione rimangono 25mila copie vendute per l'oro e 50mila per il platino.

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Da dove nasce la scelta di FIMI

Secondo quanto riportato da ANSA, la scelta di intervenire sul cambiamento dei parametri per l’ottenimento delle certificazioni Disco d’oro e di platino, è stata mossa dalle federazioni FIMI/Gfk, come risultato delle forti disparità riscontrate nel mercato dei singoli, tra le vendite registrate nel 2020 e quelle del 2021. Che cosa significa? È stata proprio una recente indagine condotta dall’ente di ricerca tedesco Gfk (che da anni affianca FIMI) a mettere in luce la netta differenza del numero delle certificazioni assegnate quest'anno rispetto allo scorso 2020. Se da un lato i riconoscimenti degli album sono rimasti stabili (156 in totale nel 2020 con 80 oro e 52 platino, 163 nel 2021 con 80 oro e 50 platino, stesso vale per doppio e triplo platino), quelle per i singoli sono più che raddoppiate, passando in totale da 360 a 733. Nello specifico, le certificazioni oro sono passate da 220 a 407, quelle platino da 96 a 190, il doppio platino da 31 a 71, triplo platino da 9 a 38. Una decisione, quella delle due federazioni, che deriva quindi dalla voglia di non sminuire il valore di un tale riconoscimento, dopo il netto cambiamento che l’intero settore musicale ha vissuto negli ultimi anni con l’arrivo preponderante dello streaming.

Come si ottiene la certificazione Disco d’oro o di platino in Italia

L’ottenimento di una certificazione di questo tipo, compiuta sulle vendite totali di copie di un singolo da parte di un artista, è un’operazione piuttosto complessa che viene svolta settimanalmente (e in ogni Paese) da alcune federazioni nazionali come FIMI. Solitamente il lunedì, tali enti provvedono alla rassegna e conta del numero di vendite fisiche e di ascolti in streaming che un certo album o brano hanno totalizzato durante la settimana appena trascorsa. Il raggiungimento delle soglie sopra indicate (ora 35mila per il Disco d’oro e 70mila per il platino) implica l’assegnazione al cantante o band in questione, della certificazione corrispondente.

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