Vincitrice di X Factor 2019, l'artista marchigiana torna con 7 tracce dalle sonorità dance-pop, co-scritte insieme a Maestro che ne firma anche la produzione. L'INTERVISTA
Quello che conta è sapere cambiare la prospettiva. E Sofia Tornambene lo ha fatto in modo drastico e coraggioso. Certo non rinnega la sua indole acustica, con la quale ha vinto l'edizione 2019 di X Factor, ma ora ha decisamente virato verso l'elettronica, verso suoni più articolati e raffinati, che ha costruito con la complicità di Maestro. Il risultato è un album di sette tracce che si intitola Dance Mania: Stereo Love.
Sofia partiamo dalla storia dell’album e dal tuo cambio di rotta: dall’unplugged all’elettronica.
Mi sono trasferita a Milano a settembre del 2020 e non sono stata fortunatissima perché ci hanno chiusi tutti in casa. Però ho fatto molte session e ho conosciuto Maestro con cui ho scritto l’intero album. La prima collaborazione è stata col singolo Solo e subito abbiamo trovato una sintonia umana e musicale. L'Ep era pronto da circa sei mesi, ho fatto una full immersion e grazie a Mestro ho scoperto nuove sonorità e il mondo della produzione: ora lavoro per arrivare un domani a produrmi da sola, è un mondo bellissimo che invito tutti a frequentare. Ho sperimentato, la mia scrittura è evoluta. La musica esprime il nostro essere e la musica cambia con noi. C'è una crescita umana e musicale in tutti gli incontri che la vita ci offre.
Aria è un brano quasi claustrofobico, mi ricorda i Krafterwerk: ora l’aria l’hai trovata o manca sempre?
Sto trovando sempre più la mia identità pur non rinnegando il passato ma chissà come evolverò ancora. Sono sempre curiosa e penso che la musica sia bella tutta purché trasmetta emozioni.
È solamente un’altra storia: è un invito al carpe diem oppure c’è melanconia?
Dal punto di vista testuale non amo spiegare le mie canzoni, preferisco che l’ascoltatore si immerga nella musica e la interpreti come la recepisce.
Ti piacerebbe sapere che c’è un’altra vita in più?
Sarebbe bellissimo e ne sono certa.
Quando l’ultima volta che ti sei sentita stupida?
Diciamo che un po’ una mia costante, sono molto introversa ma anche precisa. Mi critico spesso per crescere ed essere migliore umanamente e artisticamente.
E invece ci sono momenti in cui ti senti perfetta?
No, cerco sempre di migliorare. Questo lavoro mi sta a cuore, esprime una parte della mia vita che non dimenticherò, ha momenti speciali, è stato bello il momento della scrittura.
L’eco è una voce che si perde oppure una voce che ritorna?
Ritorna costantemente.
Nella quotidianità sei disordinata?
Sono disordinata, anche mio padre lo è. Però trovo sempre quello che mi serve.
Correre contro il tempo è amore o masochismo?
Un po’ di masochismo c’è. Ma ti direi che è un mix.
Che storia c’è dietro My Love?
E’ il solo featuring e sempre con Maestro. Il processo di scrittura è sempre stato molto naturale, ascoltavo una produzione e poi ci mettevo una melodia, poi magari una parola che fa germogliare i testo. La scrittura è naturale.
In questo periodo stai bene nel weekend?
Diciamo di sì, scrivo sempre e ho poco tempo libero.
Ti piacerebbe scrivere per altri?
Sì, non lo ho mai fatto ma mi incuriosisce.
Che sensazione dà sentirsi sempre diversa nell’universo?
Mi sono sempre sentita diversa da tutti, mai sono stata troppo in sintonia con la massa, anche per il mio carattere introverso: ma sono stata sempre me stessa, mai ho pensato al giudizio degli altri. All’inizio era difficile ma col sostegno della famiglia e di chi mi vuole bene è sata meno dura. Ognuno è speciale se sta bene con se stesso.
Che accadrà nei prossimi mesi?
Vorrei riuscire a portare questo progetto dal vivo, mi manca il live. Ora le misure di sicurezza si stanno allentando e dunque dovrebbe esserci maggiori opportunità.
Come porterai sul palco le tue due anime?
Sarà una sfida ma non voglio abbandonare la parte acustca, voglio il momento di intimità, anche da sola col pianoforte. Ci stiamo lavorando, io sarei pronta a partire in tour subito!