Milano, il Circolo Magnolia chiude finché il green pass non permetterà piena capienza

Musica

Camilla Sernagiotto

Credits foto: Immagine dal sito ufficiale del Circolo Magnolia

Il locale di musica dal vivo situato all'interno del parco dell'Idroscalo chiuderà i battenti fino a data da destinarsi. Riaprirà solo quando potrà organizzare concerti a piena capienza. "Rispettare le attuali regole non ci dà possibilità di sopravvivere". In Italia il green pass non permette di tornare alla normalità nel settore concerti, a differenza di quanto accade in molti Paesi all'estero. Da noi vigono le regole delle "zone": in quella bianca la capienza consentita è il 50% all’aperto e il 25% al chiuso

Il Circolo Magnolia di Milano ha deciso di chiudere i battenti temporaneamente (si spera temporaneamente), fino a data da destinarsi. Il se e il quando dipendono molto dal green pass, come gli stessi gestori del mitico locale che dal 2005 è situato all'interno del parco dell'Idroscalo hanno dichiarato.

Con un triste annuncio sui profili social, il Circolo Magnolia ha fatto sapere al suo folto pubblico che non organizzerà più live musicali fino a quando non sarà possibile usare il green pass per riempire il locale a piena capienza, senza osservare regole di distanziamento né l'obbligo di posti a sedere.

A differenza di ciò che accade in molti Paesi all'estero - dove le vaccinazioni contro il Covid-19 hanno permesso di tornare alla normalità in vari settori, tra cui anche quello dell'organizzazione di concerti - in Italia vige la regola delle "zone".
In zona bianca, situazione che caratterizza attualmente la Lombardia, la capienza consentita è del 50% se il locale all'aperto e del 25% se invece al chiuso. Il numero massimo di spettatori è rispettivamente di 5000 e 2500.

Per adesso il governo ha deciso di aspettare la fine di settembre per valutare insieme al Comitato Tecnico Scientifico che tipo di impatto sulla curva epidemiologica della pandemia ha avuto la riapertura delle scuole.

Tuttavia, come affermano i gestori del Circolo Magnolia e tante altre persone che lavorano nel settore dei concerti dal vivo, "rispettare le attuali regole non ci dà in nessun modo la possibilità di sopravvivere".

Le parole del post del Circolo Magnolia

Il messaggio che arriva da uno dei locali di musica dal vivo più importanti e attivi (prima della pandemia, chiaramente) del nostro Paese è composto da parole dolorose, piene di rammarico e di sfinimento.

"Sono stati 18 mesi a dir poco impegnativi, abbiamo fatto tutto il possibile. Per dare un segnale, abbiamo cercato di aprire nella stagione invernale, sempre nel totale rispetto di tutte le disposizioni", questo l'incipit con cui esordisce il Circolo Magnolia.

"Non ce l’abbiamo fatta, con l’introduzione e la decisione di rispettare il coprifuoco non avremmo potuto. Abbiamo deciso di dare un altro segnale questa estate, ricreando una stagione di concerti, spettacoli, talk, presentazioni libri, sedute, distanziamento e mascherine. Era un segnale necessario, doveroso per città e territorio, e una decisione presa senza dubbi, come nessun dubbio c’è stato nella volontà di rispettare ogni singolo dettaglio di ogni decreto", continua il post pubblicato in queste ore sui social network del locale.

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La speranza riposta nel green pass

Purtroppo le speranze del Circolo Magnolia e di tanti altri locali che vivono di musica live sono state disattese in Italia, come lo stesso messaggio del locale milanese testimonia.

"Abbiamo sperato che con l’introduzione del green pass ci sarebbe stata una nuova stagione degli eventi dal vivo all’aperto, che fosse uno strumento per tornare a fare in sicurezza i concerti senza distanziamento né sedute – come tra l’altro è avvenuto all’estero – mentre è stato semplicemente un’ulteriore limitazione aggiuntiva alle precedenti disposizioni".

Con queste parole i gestori del Circolo Magnolia si fanno portavoce degli animi di tanti lavoratori del settore musica e in generale del settore eventi.
Nonostante le tante difficoltà, c'è stata da parte del club milanese la volontà di dare un segnale positivo e di cercare davvero di far funzionare le cose.


"È stato difficile, complicato e pieno di ostacoli, ma è stata un’altra estate in cui comunque siamo riusciti a toglierci numerose gratificazioni". Però continuare a tenere aperti rispettando il distanziamento e la capienza ridotta non è più possibile.

"L’unico modo con cui rivedrete le nostre porte aperte sarà quando il green pass ci darà la possibilità di riempire il Magnolia a piena capienza. Questo è l’unico modo in cui può davvero vivere la musica nel nostro locale", con l'aggiunta del seguente augurio, per se stessi e per tutti noi: "È giunto il momento che il segnale arrivi da chi può letteralmente cambiare le cose".

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La storia del Circolo Magnolia

Il Circolo Magnolia è un locale di musica dal vivo situato all'interno del parco dell'Idroscalo, a Milano.

Ha aperto i battenti nel 2005 grazie al Magnolia, un'associazione ARCI no profit che ha creato per i propri associati e tesserati ARCI l'omonimo locale musicale.


Questo club è diventato molto frequentato grazie alla sua programmazione musicale davvero interessante, quella per cui il Circolo Magnolia si è distinto fin da subito. E quella per cui è sempre stato un vero e proprio fiore all'occhiello del nostro Paese, attirando tantissimi buongustai delle sette note da tutta Europa e anche da tutto il mondo.


Una programmazione inclusiva e costante lungo tutta la stagione annuale, con un'offerta varia di concerti e serate per i propri soci. Negli anni hanno ospitato sul proprio palco artisti di fama nazionale e internazionale, senza nulla invidiare ai più blasonati club di Berlino, Londra, Amsterdam e Barcellona.

 

Di seguito l'annuncio di poche ore fa del Circolo Magnolia.  

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