Il singolo è una fiamma che brucia lenta e costante a dispetto della velocità con la quale corre avanti il mondo di oggi. Il video è accompagnato da un testo originale
“A fuego lento” è un riflettore puntato sull’amore, un amore che non conosce il “tutto e subito”, ma che preferisce saldare le proprie radici lentamente, saldamente, con cura e pazienza. E’ una fiamma che brucia lenta e costante a dispetto della velocità con la quale corre avanti il mondo di oggi, tra “un mordi e fuggi” e un altro. Nell’era del consumismo e delle chat, anche le relazioni hanno scelto scorciatoie, e spesso si
rivelano fuochi di paglia destinati a spegnersi nel giro di poco, pochissimo tempo.
E’ una condizione di stato sentimentale e affettivo che si racconta per come è vissuto: autentico e puro, senza giri di parole. Durante la canzone le parole “diversi ma uguali”, proprio prima del ritornello, vogliono dare voce all’uguaglianza, alla parità, spingendo più avanti ed in alto possibile un concetto fondamentale: siamo tutti diversi, ed è proprio questo che ci rende uguali. Perché l’amore raccontato nel brano è l’amore tra due ragazzi omosessuali, senza sentire il bisogno di esplicitarlo nel testo. L’amore è uno soltanto, ed è uguale per tutti, e quindi tutti devono o almeno dovrebbero avere il diritto di viverlo, senza distinzioni, vergogne e frustrazioni.
Nonostante tutto questo dovrebbe essere un concetto ormai insito nella nostra
società ed in ognuno di noi, nel 2021 siamo ancora qui ad ascoltare e leggere di gente, spesso nostri rappresentanti politici, che è contraria ad un decreto che non toglie nulla a nessuno ma che vorrebbe dare a tutti gli omosessuali una protezione di cui sono sprovvisti e non per un capriccio o perché qualcuno si è svegliato la mattina e si è detto: oggi cosa mi invento? Ma si, dai, propongo il DDL ZAN! No! I casi di violenza verbale e fisica scatenata dall'omofobia sono all'ordine del giorno e a volte irreparabili. La libertà espressa nel videoclip è la stessa che vogliamo trasmettere ai nostri ascoltatori, il mondo è così bello proprio perché è così vario e noi vogliamo essere parte attiva, integrante di un progetto non solo musicale ma anche di speranza che un giorno tutto questo diventi realmente possibile.
Sarebbe bello poter vivere liberamente un qualcosa che già di per se è meraviglioso: l'amore. Ed invece purtroppo, esiste ancora gente ai vertici che cerca di negare un diritto fondamentale della vita e purtroppo ci riesce anche portando molto spesso ragazzi e ragazze a vergognarsi di se stessi, costringendoli a mentire pur di essere
accettati. Il dettaglio sulla copertina del singolo, e sulla locandina sparsa per i vicoli della città e tra le persone durante il videoclip, il triangolo rosa, è un riferimento al simbolo che rappresenta la resistenza gay, che a sua volta riconduce al periodo fascista e quindi all’omocausto, di cui purtroppo poco si parla ma che oggi
più che mai diventa attuale, basti pensare che in ben 67 paesi l'omosessualità è un reato perseguibile anche con la pena di morte. “A fuego lento” è il nostro l’ultimo singolo, subito dopo l’autobiografico “Che me ne fotte”, e “Un tuffo in Salento”, scritti da noi, arrangiati dal maestro Ermanno Corrado e prodotto dal maestro Canio Rosario Maffucci affiancato dal direttore artistico Giuseppe Lanzetta per l’etichetta Sonos Music Records.