Sara Fattoretto e Veronica Marchi, quando la musica è Limpida

Musica

Fabrizio Basso

Lei cantautrice, l'altra lei cantautrice e produttrice: da un incontro casuale, sull'asse Verona-Padova è sbocciato uno dei progetti artistici più interessanti di questo 2021

Diceva Eduardo De Filippo che quando si vedevano due persone su una panchina c'era già una sceneggiatura pronta. In questo caso abbiamo una cantautrice, Sara Fattoretto, con un disco pronto, Limpida, e una cantautrice e produttrice, Veronica Marchi, grande protagonista a X Factor 2016, che si è innamorata del progetto e lo ha accolta sotto l'ala, protettiva e solo femminile, della sua etichetta Maieutica. E così, in una Verona calda ma gioiosa, con l'Adige che ne mitiga la calura, entro in contatto con due realtà confluite in un'idea.

Come vi siete trovate?
Sara Fattoretto: Ci siamo conosciute per un intreccio al femminile di cantautrici. Io stavo lavorando a Limpida e avevo voglia di uscire, ma non come indipendente, anche se ci avevo pensato. Ci credevo e volevo farlo sentire: tramite un'amica, anche lei cantautrice, Sara Robin, ho conosciuto Maieutica e mi è piaciuto il loro modo di vivere la musica. Mi aspettatavo una sensibilità alla base.
Veronica Marchi: Non era nei miei piani, vado a istinto e quando mi è arrivato Limpida non avevo in mente di pubblicare nulla. Poi l'ho ascoltato e mi è sembrato naturale farlo, una occasione. Nell'ambito della produzione mi muovo un po’ come una novità, con stupore. Mi arrivano tante cose diverse, dischi jazz in italiano e anche black music o soul. E' sempre una opportunità per sentire cose nuove.

Veronica Marchi
Veronica Marchi

L'album è stato condizionato dal lockdown?
Sara Fattoretto: Non l'ho toccato dal punto di vista artistico e tecnico, ad aprile 2020 il master era finito. Il lockdown si è rivelato utile per costruire il rapporto con Veronica e sedimentare i nostri rapporti. Nella sfiga della pandemia la pausa ha permesso di riflettere. Avevo qualche canzone in più ma anche la scaletta era chiara fin dall’inizio: 10 pezzi erano giusti per comunicare quello che devo dire. In realtà ne avevo un'altra pronta ma una ghost track con in un album che si chiama Limpida mi sembrava un controsenso. Limpida è la foto di un cambiamento profondo, ci sono sempre io in quella scia ma ti assicuro che ora le canzoni mi vengono diverse.
Ti aspetti belle novità?
Veronica Marchi
: Se volesse scrivere credo che verrebbe qualcosa di bello. Ci vuole il tempo per scrivere.
Ora lo porterai in tour?
Sara Fattoretto
: Ho voglia portarlo in giro. Ho fatto un concerto, un altro è previsto a settembre. E' un concerto cronologico, ora mi sento di proporlo così. Questo lavoro ha una circolarità che va rispettata.
Credi che il lockdown condizionerà la scrittura nei prossimi tempi?
Veronica Marchi
: Sarà un'ulteriore occasione per indagare. Il lockdwon è stata una costrizione per tutti, ma voglio anche credere sia l'occasione per fare emergere altre cose. Bisogna ripensare ai rapporti: non si è più abituati a cantare fuori, l’emozione deve tornare a essere una esplosione corporea. La voce è la più grande espressione di quello che siamo.
La scrittura è responsabilità?
E' raccontare storie, ma certo una cosa non esclude l’altra. La responsabilità emerge a posteriori, se voglio pensare in modo razionale al disco credo che in questo periodo trasmetta molta fiducia.

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