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Gabriele Deca racconta la sua Eva: il video

Musica

Il brano insegna che non bisogna avere paura del futuro, perché temere l’inevitabile è insensato

Gabriele Deca, cantautore classe 93 ,scrittore di colonne sonore autore e pigro atavico, scrive “Eva” per ricordarsi che non bisogna avere paura del futuro, perché temere l’inevitabile è insensato. Ma oltre la filosofia, è importante avere una Eva che spinga il pigro Deca fuori dalla sua comfort zone. Così come ha fatto anche il regista del video, Nicolò Barca, che lo ha costretto a fare il playback in un gregge di pecore sotto gli occhi ostili del pastore, il tutto condito dall’intransigente Eva (Emma Rufini) che giudica sul suo trespolo la scena. La scrittura di Eva nasce dall’immagine naïf di un ritorno ad una vita semplice per rispondere allo stress della convivenza con la modernità e con gli altri esseri umani. Il video, girato interamente nel parco della Caffarella a Roma, è la divertente rappresentazione del testo della canzone, senza prendersi eccessivamente sul serio. Fra i piani del cantautore c’è l’uscita del suo primo disco (previsto per l’autunno del 2021) a culmine della pubblicazione di diversi singoli (nel 2021 “Techno” e nel 2020 “Siddharta” ). Eva è, dunque, la continuazione naturale di un progetto molto variegato, che si sposta coerentemente tra diversi tipi di racconto: dalla mistica occidentale di “Siddharta” al flusso di pensiero di “Techno” fino all’amore scanzonato, appunto, di Eva.

Lo stile di Deca parte della contaminazione di diversi generi e dalla ricerca della descrizione della realtà attraverso gli occhi dell’autore, dove la quotidianità diventa la scusa per riflettere sul senso delle cose, la cosmogonia, la società e l’amore. Il disco in uscita proporrà un personalissimo affresco sulla generazione dei primi anni ’90, con la leggerezza e il sorriso, ma con la voglia di confrontarsi con temi maturi e profondi. Affascinato da sempre dalle collaborazioni, si serve di musicisti e Producer provenienti da diversi mondi, collaborando con l’etichetta T-Recs e il collettivo BDR, psicologi oltre che musicisti a dirla tutta. La fase di scrittura, invece, nasce esclusivamente nella sua camera\studio, dove ha pensato una posizione studiata per le sue esigenze di composizione, vicina al letto e alla macchinetta del caffè.

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