Linda Messerklinger arriva con Splash Auf Wiedersehen: il video

Musica

Sonorità che spaziano tra il dark-pop e l’elettronica accompagnano il timbro sottile e emozionante della cantante, che riflette sul potere dell’Arte di rappresentare un luogo in cui è possibile incontrarsi liberi dai vincoli del tempo e dello spazio. Il video è introdotto da un testo originale dell'artista

Splash Auf Wiedersehen parte dal tema della morte per esplorare la possibilità dell'Arte di rappresentare un luogo in cui incontrarsi liberi dai vincoli dello spazio e del tempo. Lo spirito del brano racconta molto di ANIMA_L, mio primo album solista in uscita per Believe il prossimo autunno, prodotto da Luca Vicini: al centro c’è il senso di comunione fra esseri viventi. Il progetto ANIMA_L crea contatto tra arte, scienza e attivismo verso linguaggi e pratiche che possano rigenerare e fortificare la consapevolezza dell'interconnessione fra tutti gli esseri del pianeta. Nel video ho scelto di evocare la rappresentazione delle opere d'arte come stanze dove ci si può  ritrovare, Finestre del Tempo da cui si può passare, rincontrandosi. La finestra è qui passaggio interdimensionale, rappresenta il “trapasso”, e gli oggetti del video contengono storie, ricordi, memorie, sogni, segreti, desideri: trasportano attraverso il tempo, come le madelaine proustiane.

È il tempo ritrovato nell'Introspezione, dove l’Arte è via per la libertà e il contatto con l'anima, dell'individuo e dei suoi cari. Sono partita da una persona amata, dall'elaborazione del lutto di mio nonno Michael Messerklinger, che ci ha lasciati due anni fa. Il brano e il video sono dedicati al suo ricordo, e ho voluto che fosse presente anche nelle immagini, mentre suona i timpani nell’Orchestra Sinfonica della Rai all’Auditorium Arturo Toscanini di Torino, dove ha lavorato per diversi anni. Sul ritmo delle sue percussioni, io canto di un "tuffo dove il cielo è più blu", di un arrivederci che contiene la chiave per poterci ricongiungere. Ho scritto e diretto il video, come per Voyage Dans La Lune, ed anche qui ho voluto creare una sovrapposizione di strati temporali e visuali, un collage multidimensionale con un rimando al cinema del passato, in particolare al film “Les enfants du paradis”.

Anche qui ho coinvolto professionisti che stanno lavorando nella direzione di "ANIMA_L": l’attore e regista americano Michael Margotta, la sociologa Elena Battaglini, la designer Stella Tosco. Michael, un mentore per me, condivide il nome di mio nonno e lo rappresenta grazie a quel legame con l'Arte che condividono: è proprio Michael che mi dona le ali per raggiungere quella dimensione libera dal tempo e dallo spazio, rendendomi donna-farfalla, un essere inter-specie. Elena Battaglini nel video legge le "Elegie Duinesi" di Rainer Maria Rilke, composte in tedesco, lingua madre di mio nonno che a volte avrei voluto parlare e comprendere, per poter comunicare meglio con lui. Dal quaderno di Elena emerge una frase di “Dove gli angeli esitano: verso un’epistemologia del sacro” di Gregory Bateson e Mary Catherine Bateson, e la figura di un angelo nasce dai collage di Stella Tosco composti a partire da oggetti “morti”: rifiuti, resti, piante secche. Infine l’immagine del centauro, che con la sua duplice natura umana e animale porta un messaggio di guarigione e di riequilibrio delle forze: passano attraverso la presa di coscienza dell’Uomo della sua profonda connessione con le altre forme di vita, ed il suo ruolo di responsabilità nella tutela della biodiversità.

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