Un brano elegante e sofisticato, in cui si ritrova anche una citazione di “Metti una sera a cena” di Ennio Morricone
Per Jovine venticinque anni di musica, composizione, scrittura, palchi e festival che portano nella vita di un musicista e cantautore un background talmente ampio e potente, da lasciare spazio a nuovi viaggi. A venticinque anni vissuti così, si aggiungono, per Jovine, anche 20 anni dal primo album “Ora” (2001) e Valerio dialoga con registri musicali diversi dalla black music, reggae in particolare, di cui, in questo nuovo lavoro, ne restano sicuramente tracce vocali. Jovine riprende lo stile lo-fi, esploso negli anni ’80 e, con la complicità de La Zero, esce con “Come LeBron James”, brano elegante e sofisticato, in cui si ritrova anche una citazione di “Metti una sera a cena” di Ennio Morricone.
«È stato tutto così veloce e intenso. Mi ritrovo con otto album e un numero infinito di live, festival ed esperienze meravigliose che hanno riempito ogni spazio di questi venticinque anni, passati davvero senza che me ne accorgessi neanche – racconta Jovine –. La sensazione è che ho vissuto appieno il mio tempo e la musica è stata la strada naturale della mia vita, non ne avrei potuta vivere una diversa. Oggi, da musicista, compositore e cantautore, dopo venticinque anni di reggae, in cui ho comunque sempre lasciato spazio alla contaminazione, mi avvicino a registri stilistici diversi da quello che il pubblico conosce ma senza perdere la mia natura: il registro “lo-fi” mi ha permesso di cucire bene il mio modo di scrivere insieme al genere. In “Come LeBron James” ho una partner straordinaria e complice, La Zero. Con grande naturalezza e empatia, è entrata nel brano e ha scritto la sua parte, che, come il pezzo del puzzle che mancava, ha completato questo singolo, che segna, per me, l’inizio di un viaggio 3.0, una nuova fase artistica in cui non sono legato a nessuno schema. Voglio solo fare buona musica».
“Come Lebron James”, etichetta Artist First, produzione e mix D4F0ur, ha dentro le grandi passioni di Valerio Jovine: dalle star NBA al manga, un mondo che affascina tanto anche La Zero. Un bel viaggio in cui i due artisti sono stati accompagnati da Giuseppe Spinelli (chitarre), Gianfranco Campagnoli (flicorno) e Enzo Anastasio (sax e flauto). Mastering Retrohandz.
«Il lavoro con Valerio è straordinario – racconta La Zero –. Entrare in un lavoro già iniziato da un altro artista è una cosa abbastanza complicata, perché vuol dire entrare nel mondo dell’altro, cosa che con Valerio è accaduta in maniera del tutto istintiva e naturale. Sto lavorando a un progetto mio molto importante, che uscirà a settembre, e sarei dovuta stare ferma. Poi sulla mia strada ho incrociato Massimo e Valerio Jovine, che mi hanno fatto ascoltare il brano e c’è stata una virata verso questo meraviglioso fuori programma, che mi ha permesso di sperimentare anche un modo diverso di fare musica rispetto a quello mio, caratterizzato da un forte intreccio tra cinema e musica, e da testi che toccano argomenti forti, complicati e dolorosi. “Come LeBron James” mi ha permesso di mettere nella musica, per la prima volta, la parte più sensuale e malinconica di me. Sensualità che ho sempre messo da parte, convinta che depotenziasse il mio lavoro, e che ora, in questo lavoro con Jovine, è venuta fuori in maniera istintiva».