Oksana Lyniv, prima direttrice d’orchestra al Festival di Bayreuth. L'INTERVISTA

Musica

Chiara Ribichini

Ucraina, 43 anni, è salita sul podio per la prima volta a soli 16 anni. Con la sua bacchetta è riuscita a dissolvere barriere e pregiudizi. Ora, dopo aver conquistato con un concerto il Teatro dell’Opera di Roma, sarà la prima donna nella storia del festival dedicato a Wagner

Sarà la prima donna nella storia a salire sul podio del Festival di Bayreuth, dedicato a Wagner. Ucraina, 43 anni, minuta, occhi scuri e profondi, Oksana Lyniv è riuscita con la sua bacchetta a dissolvere barriere e pregiudizi. La incontriamo a Roma al suo debutto al Teatro dell’Opera e al suo secondo concerto in assoluto in Italia. Lyniv ha conquistato il Costanzi sulle note di Wagner (L’idillio di Sigfrido) e Tchaikovsky (Sinfonia n. 1 in sol minore op. 13, ‘Sogni d’inverno’) con una direzione accurata e molto avvolgente, anche nei suo movimenti. Sempre protesa con il corpo e con le braccia verso i musicisti quasi a voler dissolvere quella distanza imposta dal Covid (GLI AGGIORNAMENTI). A guardarla l’impressione è davvero di un’artista che mette tutta se stessa al servizio della musica.
Il risultato è stato un concerto di grande impatto anche sul pubblico che l’ha accolta con tanti, tantissimi applausi.

Per la prima volta, in 145 anni di Festival, una direttrice d’orchestra a Bayreuth. E’ una grande opportunità ma anche una grande responsabilità

Non è facile, soprattutto perché per il Covid ci sono circostanze e regole completamente diverse. Distanziamento, numeri di orchestrali che possono esser presenti, stiamo cercando di capire cosa fare e come. Sono molto contenta di dirigere Der fliegende Holländer, è stata un’opera giovanile di Wagner e anche la prima che decise di comporre per Bayreuth anche se lì lui non l’ha mai diretta. E’ un’opera a cui ha lavorato a lungo, che ha influenze dell’inizio dell’opera romantica tedesca e del bel canto ma anche della drammaticità del Wagner più tardo.

 

Preferisce farsi chiamare direttrice o direttore?
In Germania abbiamo direttrice, anche in Ucraina. Per me è normale usare entrambi.

 

Quali sono le difficoltà che incontra una donna nel suo lavoro?
La cosa più difficile è iniziare, quando decidi che questa sarà la tua professione e cominci a studiare ritrovandoti tutti professori uomini. Non hai abbastanza esempi né supporto. Ma poi, quando metabolizzi questa situazione e impari a gestirla tutto diventa più semplice. In realtà negli ultimi 5 anni si nota un grande cambiamento nella nostra vita professionale, oggi ci sono meravigliose giovani direttrici d’orchestra di successo.

 

Ha diretto un’orchestra per la prima volta a soli 16 anni, come è stato possibile?
Mio nonno era direttore d’orchestra, anche mio padre. A 16 anni studiavo al conservatorio in Ucraina e c’era la possibilità di fare pratica sia suonando sia conducendo un’orchestra di studenti. Così, per la prima volta, ho avuto la possibilità di sperimentarmi in questo ruolo che richiede anche delle doti caratteriali specifiche, non solo musicali.

 

Ha uno stile molto particolare, come sceglie i vestiti per i suoi concerti?
Ho una mia designer che disegna i miei abiti. Per me è molto importante il materiale che deve essere qualcosa di molto leggero, come la seta. E poi devono essere comodi ed eleganti allo stesso tempo perché per me è fondamentale concentrarmi solo sull’orchestra e sulla musica, non su quello che accade addosso a me.

 

Dopo Bayreuth ha altri obiettivi?
Nel mio calendario ho un planning meraviglioso. Per esempio debutterò al Convent Garden di Londra. Non fisso mai delle mete perché penso che io oggi sono qui e non avrei mai immaginato che sarebbe stato possibile. Per me l’unica cosa importante è fare musica.

 

Al concerto di Oksana Lyniv abbiamo dedicato anche una puntata di Hashtagart, la rubrica con cui raccontiamo gli hashtag legati all'arte.

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