La Casa dei Cantautori aprirà a Genova e celebrerà le voci della canzone d'autore italiana

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Camilla Sernagiotto

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È stata annunciata l'apertura di uno spazio museale, ospitato negli ambienti dell'Abbazia di San Giuliano presso il capoluogo ligure. Apre proprio in questa città perché, spiegano i promotori dell'iniziativa, "qui nasce la canzone d'autore”. L'annuncio arriva a poche ore dalla notizia della scomparsa di uno dei grandi delle sette note autoriali nostrane, il compianto Franco Battiato (protagonista del museo, assieme a tanti altri mostri sacri delle sette note made in Italy)

Poche ore fa è stata annunciata la prossima apertura della Casa dei Cantautori, un museo sui generis che accoglie la storia della grande canzone italiana e delle voci che l'hanno resa tale.
Questo spazio verrà ospitato negli ambienti dell'Abbazia di San Giuliano, a Genova.
L'annuncio arriva a poche ore dalla notizia della scomparsa di uno dei più grandi cantautori nostrani, il compianto Franco Battiato (LO SPECIALE SU FRANCO BATTIATO).

"Questo sarà un posto dove lui vivrà ancora, per sempre" ha detto con grande emozione Dori Ghezzi, vedova di Fabrizio De André che, assieme a Paolo Masini, Massimo Bernardini, Margherita Rubino, Serena Bertolucci e Cesare Torre, è parte del team di lavoro della Casa dei Cantautori.

Uno spazio unico nel suo genere che nasce da un'idea progettuale di Regione Liguria, inserito nel piano dei "grandi progetti culturali " del Ministero della cultura.
Apre proprio a Genova perché, spiegano i promotori dell'iniziativa "qui nasce la canzone d'autore”.
Realtà aumentata ed esposizione di oggetti degli artisti faranno parte del percorso. Tra i memorabilia appartenuti agli eroi delle nostre sette note d'autore, spicca la chitarra Ibanez di Fabrizio De André, con cui ha suonato nell'album Rimini.

Anche la Stratocaster e la chitarra portoghese con cui Ivano Fossati ha composto rispettivamente Cara Democrazia e Mio fratello che guardi il mondo non mancheranno all'appello.

Genova, città portuale che ha "contaminato" la canzone d'autore italiana

Perché proprio Genova? Nel capoluogo della Liguria affonda le radici la canzone d'autore e il motivo sociologico-geografico lo spiegano gli stessi i promotori dell'iniziativa.
"Qui nasce la canzone d'autore, per gli influssi che questa città portuale riceve da oltremare, contaminando poi il corso della canzone d'autore italiana".

In occasione della presentazione della Casa dei Cantautori, ha preso la parola anche Gino Paoli, uno dei nomi protagonisti del museo.

"La vera canzone è nata a Genova: Lauzi, Tenco, De André, avevamo cominciato tutto. Gli altri hanno trovato la strada aperta, il nostro cambio di prospettiva ha aperto la strada. È giusto che Genova lo ricordi: 'giusto' è il più bel complimento che possa fare per la Casa dei Cantautori. Credo che dovrebbe essere un'officina, dove svolgere tante iniziative. Quello che si può fare, lo faremo", ha dichiarato Gino Paoli in collegamento telefonico.

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Come sarà strutturata la Casa dei Cantautori

Gli spazi espositivi saranno distribuiti su due i livelli.
Al piano terreno si incomincia da 'Genova 1925', percorso dedicato alla canzone genovese, per poi passare a 'Genova 1953' con Umberto Bindi, Bruno Lauzi, Luigi Tenco, Gino Paoli, Nanni Ricordi, Piero Ciampi, Cantacronache e Nuovo Canzoniere Italiano.

'Milano 1953' vedrà come punta di diamante Giorgio Gaber, seguito dalla sezione 'Milano 1958' con Dario Fo, Enzo Jannacci e Sergio Endrigo.
Al primo piano, invece, i visitatori troveranno gli ambienti espositivi dedicati a Mogol-Battisti, a De André, a 'Napoli' (con Pino Daniele, Edoardo Bennato, Alan Sorrenti, Enzo Avitabile, Enzo Gragnianiello, Teresa De Sio), 'Sicilia' (con Franco Battiato e Carmen Consoli). E poi Paolo Conte e Ivano Fossati.

Ancora al primo piano c'è 'Roma 1972', percorso dedicato a Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Claudio Baglioni, Rino Gaetano, Riccardo Cocciante e Renato Zero.
'Milano 1970' vede invece dominare l'estro creativo di Eugenio Finardi, Claudio Rocchi, Gianna Nannini, Roberto Vecchioni, Angelo Branduardi, Ivan Graziani, Enrico Ruggeri e Jovanotti.

Al primo piano non manca nemmeno la 'Via Emilia', composta da Francesco Guccini, Luciano Ligabue, Lucio Dalla, Ron, Pierangelo Bertoli, Vasco Rossi, Luca Carboni e Samuele Bersani.

"Il Ministero della cultura ha fatto un consistente investimento per farla nascere a Genova, dove era giusto che nascesse vista l'importanza della scena cantautorale. In futuro, potremmo anche pensare di avere altri luoghi in altre parti d'Italia dove si ricordano le singole tradizioni. La Casa dei Cantautori sarà un luogo vivo, non di sola conservazione delle memorie, ma di valorizzazione del presente", ha dichiarato in video collegamento il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

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Uno spazio dedicato anche ai nuovi mestieri della musica

Oltre al polo museale, la Casa dei Cantautori prevede anche un polo formativo dedicato ai nuovi mestieri della musica, importante per i giovani in quanto potenziale chiave di accesso al mondo del lavoro nel settore musicale.


Il recupero degli spazi della Chiesa, che verrà ristrutturata per l'occasione, permetterà inoltre di disporre di suggestive sale per i concerti, mostre ed esposizioni dedicate a rotazione ai singoli artisti.

"Credo che questo diventerà un luogo moderno e suggestivo in cui, ognuno di noi, camminandoci dentro, ricorderà un pezzo della propria vita. È bello inoltre che si presenti in una giornata in cui il paese inizia a sperare di ritornare alla normalità dopo il decreto del presidente del Consiglio di ieri per cominciare le riaperture. Speriamo di fare in fretta e che tanti italiani diano a questo museo il tributo che merita. Questo polo, che saprà coinvolgere appassionati e nuove generazioni, andrà ad affiancarsi ai musei già esistenti sul nostro territorio, ampliando così l'offerta turistica della nostra regione e potrà essere anche un centro di grande attrazione per la formazione dedicata soprattutto ai giovani", ha dichiarato il presidente della Liguria, Giovanni Toti.

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