Caparezza torna con Exuvia, un viaggio nella foresta alla ricerca di se stesso

Musica

Fabrizio Basso

Albert D'Andrea

Un album ricco, pieno di citazioni. Forse per la prima volta l'artista pugliese indaga se stesso dopo avere, nel tempo, sminuzzato la società. Il tour sarà teatrale e arriverà nel 2022. L'INTERVISTA

Partiamo da un presupposto: ogni brano potrebbe essere un album. Ascoltare Exuvia di Caparezza è un viaggio nel tempo, futuro compreso. Dopo avere passato anni a sminuzzare la società, ora l'artista pugliese polimerizza se stesso. Già il titolo è indicativo: exuvia è l'involucro che gli insetti si lasciano alle spalle quando mutano. Sono la loro forma perfetta ma morta. Entro con lui nella foresta.

Michele partiamo da Contronatura.
La natura è noncurante, era infatti matrigna per Giacomo Leopardi che la definiva predatrice. Io ho sovvertito questa cosa perché quando lotti per proteggere la natura lotti per l’uomo, perché lei sopravviverà e lo dimostra il pezzo Come PripjatContronatura è giorno e notte perché mostra il lato dark della natura, noi pensiamo ai suoi lati rigogliosi ma lei è anche deserti e cattiverie e io gioco sul buio e sulla luce.
Che è una città desertificata da quel che è accaduto a Chernobyl.
E' un brano di mutazioni e tra quelle citate c’è anche il rap: opulenza e criminalità non sono una caratteristica contemporanea del rap. Chi viene dal nulla dimostra che ce l’ha fatta ed è uno sprone, scrivere rime può significare uscire dal ghetto. Sono del 1973 e secondo wikipedia ho l’età del rap. All'inizio non sapevo che ci fosse una cultura pop, solo col tempo ho maturato che c'è una cultura dietro. Il mio imprinting è Public Enemy e Beastie Boys. Il primo album acquistato è stato Terra di Nessuno degli degli Assalti Frontali, un rap senza rime; poi è arrivato Frankie hi-nrg che era un divulgatore. Mal digerisco l'altro rap anche se dicono è così perché non lo capisco. Ma a me non piace.

A proposito di comprensione: che pensi del Primo Maggio e di Fedez?
Nel tempo ho partecipato anche a quello di Taranto che è ancora più politico. Fedez lo ho ascoltato il giorno dopo ed è condivisibile su tutto. Quando ho scritto Ballare in Puglia non pensavo sollecitasse quel polverone e ho avuto problemi con i politici. La mia sensazione è che non succederà niente, il polverone si abbasserà, non si parlerà del contenuto del messaggio fino a un altro polverone.
Cosa rappresentano le maschere di Eyes Wide Shut?
Ci sono quelle citate nella canzone. E’ un elogio dell’arte. Tutto quello che è atto creativo va oltre la vita reale e crea qualcosa di alternativo.
Tutte queste suggestioni saranno nel booklet?
Certo c'è il bosco. Il disco è tutto fatto in Puglia, ho cercato di far lavorare le maestranze pugliesi. Le foto sono quelle della Foresta Umbra che è sul Gargano.
Passiamo a Campione dei 90.
Quel periodo è stato un passo falso per me. Nasceva il rap italiano, nasceva però in contesti più combat, nei centri sociali. Io avevo fatto Castrocaro a 19 anni con un pezzo rap. Mi davano consigli per fare musica e mi hanno insegnato l'arte del compromesso che è una camera dalla quale non ci si esce più. Contemporaneamente vedevo Neffa nel pieno dell’esplosione e io stavo altrove a fare le mie cose. Prima di me ci sono stati Jovanotti e gli Articolo 31 che sono stati contestati. In quel periodo sapevo che avrei potuto fare altro ma ho ostinatamente proseguito finché ho avuto un rigurgito e ho cambiato vita. Lì c’è stata la prima exuvia.
Citi MarK Hollis dei Talk Talk.
Hanno sempre rappresentato la mia parte melanconica. La sua morte mi ha rattristato, moriva una delle persone più geniali, che ha inventato un genere e ha fatto scelte coraggiose e se ne è andato nel silenzio incastonato nel frastuono.
Davvero Exuvia potrebbe essere ultimo album carriera?
Poteva esserlo anche Museika. Dipenderà da me ma anche non da me. Dopo Prisoner 709 lavorando già a questo disco, più volte ho pensato di chiuderlo in un cassetto. Poi ho ragionato su una trilogia: trilogia prigionia, fuga, libertà e dunque mancherebbe un capitolo.
Già questo è una rivoluzione.
Il disco è diverso perché io sono diverso da prima. Exuvia non avrebbe senso se fossi rimasto nella mia confort zone con la voce nasale. Ora mi prendo cura di me e anche musicalmente. Ho cantato di più il destino che arriva prima o poi nella vita del rapper. Il Mondo dopo Lewis Carrol ha una parte finale avulsa per le mie produzioni, cerco la meraviglia perduta e dunque c’è il rap canticchiato. In primis Exuvia doveva stupire me.

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Parliamo di Eterno paradosso.
Esco dai social perché mi assomigliano. Li uso in maniera commerciale per promuovere quello che faccio e non per comunicare come sono o come mi vesto. Negli ultimi anni mostro di più il mio lato interiore nei dischi, cosa che mi provoca cortocircuiti, non ci sono abituato. La società la ho già sminuzzata abbastanza ora tocca a me.
Favorevole ai Bauli in piazza?
Sono manifestazioni lecite, la questione è a cosa portano. Io ho una disillusione che mi allontana dagli hashtag, tutte le volte che ho fatto foto con un cartello per appoggiare una causa ho solo consumato fogli della stampante. I Bauli almeno portano in piazza un disagio. Sono a favore del ddl Zan ma ho perso la fiducia verso cose che ho fatto per anni senza mai andare da nessuna parte. Preferisco le cose concrete. Sostengo Scena Unita.
Azzera Pace mette un po' di inquietudine.
Sono critico col passato e ancora di più col presente. Ma ora sono critico pure col futuro. Tante mie certezze si sono sgretolate, la politica si fa coi tweet, la retorica, la pancia e con linguaggi terra terra. Posso accettarlo ma non lo giustifico. Qui c’è lo spaesamento sul presente…quando dico che oggi Caparezza sarebbe Bob Dylan un po’ lo penso.
Cosa ascolti?
Non mi interessano i dischi belli, l'importante è che abbiano un senso. Poi possono anche essere brutti, non mi interessa.
Exuvia è una collezione di citazioni.
Non voglio passare per acculturato. Quello che cito lo ho masticato ed è utile alle canzoni. Per ogni rima posso aprire un mondo ma non dire che faccio cultura, ci sono rapper che sono anche professori. Non sono più nel mondo dei cartoni animati, ho una playstation che prende polvere, ho altri interessi. Le citazioni servono per spiegare stati d’animo. Se guardi 8 e mezzo di Federico Fellini e leggi la sceneggiatura de Il Viaggio di G. Mastorna comprendi molte cose del mio lavoro. Mi fa piacere se qualcuno approfondisce. In Dualismi citavo Arrigo Boito che ho conosciuto da poeta Scapigliato e in origine mi interessava per l'aspetto tricologico. Non cerco, accolgo le indicazioni del mondo esterno e le faccio mie.
Quando non avremo più bisogno di dileggiare del Sud?
E’ la mentalità, più c’è disagio più cerchi capri espiatori. Io sono fresco di nonni che hanno fatto la guerra e conosciuto la povertà. Non puoi essere del Sud e razzista, spero sia una moda passeggera. C’è il concetto di accoglienza ma fa più rumore il singolo contestatore. Si fa notare ora quella roba lì, quella del Sud che denigra se stesso. E mi fa più rabbia.
I concerti saranno nel 2022. Ci stai già ragionando?
Non ancora. Ora ho l'ansia per l'uscita del disco perchè temo che qualcosa possa rovinarla e sarebbe la fine definitiva di un percorso. Il tour è comunque teatrale e le scenografie tutte al servizio di quello che sto dicendo. Quello che sto facendo lo dovete capire e manterrò questa linea.
Temi di non essere compreso?
Essere travisato è un’arma per disinnescare cosa stai dicendo. Pensa a Ballare in Puglia…di solito si fa per depotenziare un testo. Io cerco di spiegarlo. Mi piace la spiegazione, la nota a margine, pensa all’analisi critica della Divina Commedia che rimandava ad altre opere letterarie.
Ti senti un eterno giovane?
Odio Peter Pan, l'eterno ragazzino non si assume mai una responsabilità e per questo io lo odio. Sto prendendo le mie lezioni di vita, non ne parlo perché non voglio essere compatito ma ci sono cose che metti nel tuo bagaglio e vai avanti.

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