Protagonista della nuva opera letteraria del frontman dei Negramaro è la musica, letta attraverso gli occhi adolescenti di Luca e Maria Giulia. Uscirà, per Einaudi, l'11 maggio
Come quando annunciano l'uscita di un romanzo di Stephen King, di Anthony Doerr, di Maurizio Maggiani l'attesa di nutrirsi di quelle pagine è subito alta. Lo stesso sentimento ho provato sapendo che è in arrivo il secondo lavoro narrativo di Giuliano Sangiorgi. Dopo Lo spacciatore di carne del 2012 (sono tascorsi quasi dieci anni, tempi salingeriani per il frontman dei Negramaro versione narratore), Einaudi pubblica l'11 maggio Il tempo di un Lento. Non è automatico che scrivere canzoni immense sappia replicarsi in un libro. E' ancora meno automatico, e dunque più raro, che un autore di canzoni mantenga alto il livello quando anziché con i versi, le barre, i ritornelli, si confronta con i capitoli, i paragrafi, quando le pagine subentrano ai fogli. Sul mio podio personale metto con Giuliano Sangiorgi, Luciano Ligabue e Massimo Zamboni. Ovviamente mi riferisco alla forma romanzo, perché se traslochiamo nella biografia o autobiografia la lista è un po' più ricca.
Il Tempo di un Lento ci accompagna nella storia d’amore tra Luca e Maria Giulia. I due tredicenni si innamorano mentre insieme ad altri amici fanno il gioco della bottiglia in una soffitta. Ma le vacanze estive incombono e Luca dovrà partire per le vacanze con i genitori e per l’intera stagione non potrà incontrare Maria Giulia. Una sera, guardando il Festivalbar, ha una intuizione: comporre una canzone d’amore per lei. La suona con la chitarra, registra il brano e su un’audiocassetta lo spedisce al suo amore. Ma non riceve risposta. Al ritorno a scuola troverà una sorpresa. La musica è la clessidra del nuovo romanzo di Giuliano Sangiorgi, che è un inno al potere della musica e alla sua capacità di accendere l'amore.