Stravinsky, una performance virtuale sorprendente de "La Sagra della Primavera". VIDEO

Musica

Chiara Ribichini

In occasione dei 50 anni dalla scomparsa del compositore russo, i musicisti dell’Ensemble Symponique Neuchâtel si sono incontrati online, impossibilitati a suonare insieme dal vivo a causa della pandemia, per realizzare una performance che unisce alla musica il light design. Al loro esperimento immersivo è dedicato questo appuntamento con Hashtagart 

 

Si chiama “The Isolated Ensamble” ed è una performance virtuale, realizzata per celebrare i 50 anni dalla scomparsa di Igor Stravinsky, davvero sorprendente. Un incontro tra arti diverse, che combina musica e digital light design. Il risultato è una versione de “La Sagra della Primavera” all’avanguardia, con una grafica asciutta e pulita in bianco e nero che riesce a non sovrapporsi a una musica capace già da sola di raccontare un mondo. Quello del rito sacro pagano portato in scena per la prima volta nel 1913 a Parigi con una potenza di impatto senza precedenti nella storia della musica.

A realizzare “La Sagra della Primavera” pandemica, verrebbe da dire, 30 musicisti dell’Ensemble Symponique Neuchâtel che, proprio per evitare di rimanere isolati a causa dell’emergenza sanitaria, hanno dato vita a un concerto virtuale come spesso abbiamo visto in questi mesi. Ogni orchestrale ha così realizzato individualmente la propria parte, andando a coprire le 90 voci previste dalla partitura, creando anche la sua “light box”, una sorta di scatola luminosa appositamente costruita in collaborazione con gli artisti visivi Supermafia. Sul podio a distanza, in questo meraviglioso progetto di music mapping a cui dedichiamo questa puntata di Hashtagart (la rubrica con cui cerchiamo di raccontare l’altra scena dell’arte, quella che si esprime online), il direttore artistico Victorien Vanoosten.

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