Il brano è un ricordo sfuocato di profonda nostalgia e velata rassegnazione per un amore sospeso nel tempo. Il video è introdotto da un testo originae dell'artista
In un punto lontano è un dialogo a distanza, sul filo della memoria, in cui riecheggia la voce della persona amata, andata via per sempre. Un ricordo sfuocato di profonda nostalgia e velata rassegnazione per un amore sospeso nel tempo, una malattia che “tira fuori gli artigli”. Insieme a Giovanna Famulari, prestigiosa violoncellista e bravissima cantante, interpretiamo una canzone di rara intensità, arrangiata da Rocco Petruzzi. Il violoncello e la tromba di Luca De Carlo fanno da contrappunto alle nostre voci e sussurri. Il video, ideato e diretto da Emanuela Giordano, evoca l’idea di un allontanamento in un’atmosfera rarefatta, verso un altrove indefinito, sullo sfondo di un passato che ritorna sempre più incerto e sfocato: uno sguardo delicato e commosso di un paesaggio interiore da cui affiorano, confuse, le immagini di un’intima ossessione d’amore. “In un punto lontano” è contenuto nel mio ultimo progetto discografico “Ci stiamo preparando al meglio” (Squilibri Editore), disponibile in formato cd nei negozi tradizionali e negli store digitali. Un disco è innanzitutto una buona occasione per mettere in fila alcune cose che ti frullano in testa. Forse anche per tentare un bilancio, passando in rassegna e alla rinfusa vecchie storie, attimi, sguardi, suoni. Per provare a descrivere quei particolari stati d’animo che ti restano dentro e tirare fuori dai cassetti alcune piccole creature, strane animucce che chiamiamo canzoni, ognuna con il proprio mondo. Per “Ci Stiamo preparando al meglio” ne ho appuntate una decina, messe laboriosamente in ordine una dopo l’altra, alcune venute alla luce per la prima volta, altre riprese dagli scaffali della memoria come fragili e preziosi oggetti d’affezione. Ci stiamo preparando al meglio? Chissà, forse, spero che ognuno di noi possa avere davanti a sé qualcosa di meglio che accadrà domani o fra un minuto e, in ogni caso, in questo lasso di tempo, magari con una canzone a fargli compagnia. Tra l’altro, stiamo parlando proprio di un disco fatto in compagnia. Soprattutto di donne, splendide artiste che hanno condiviso con me questo esperimento, attraversando generi ed epoche diverse, e che mi hanno accompagnato, per l’appunto, nel corpo a corpo con la confusione che, alla mia età, ha ormai decisamente preso il sopravvento. E si sente. Passo, infatti, con una certa disinvoltura da “Incontro” di Francesco Guccini a “Lacreme napulitane” (rielaborata in “Mia cara madre”), da “Quando vedrete il mio caro amore”, un brano scritto che nel ’63, arrangiato da Morricone, cantava Donatella Moretti, a “Core ‘ngrato”, un classicissimo della canzone napoletana reinterpretato a fil’e voce, in una versione intima e minimale. Ho avuto la fortuna di duettare, sia in italiano che in napoletano, con cantati strepitose, Sara Jane Ceccarelli, Monica Demuru, Giovanna Famulari, Brunella Selo (con la figlia Carolina Franco), Flo, Barbara Eramo, ‘Mbarka Ben Taleb, Laura Cuomo. Se dovessi definire questo disco con poche parole, direi intimo, nostalgico, a tratti ipocondriaco, ma tutto sommato che guarda al futuro con un certo ottimismo. Per quanto…
In un punto lontano, quasi invisibile / un ricordo sfuocato e irraggiungibile
un punto in fondo al suono della tua voce impercettibile
che ripete amore mio aspettami, amore mio ti tengo dentro me, e ripete amore mio perdonami, amore mio presto tornerò.
Ho acceso una luce bruciando i tuoi resti / le parole scritte e le frasi non dette
una fiamma che riscalda la tua voce impercettibile / che ripete amore mio aspettami, vita mia ti tengo dentro me, e ripete amore mio perdonami,
amore mio non so se tornerò, forse no.
Tira fuori gli artigli la nostalgia che si insinua si impenna spacca brucia come una malattia
che consuma i miei giorni e svela gli inganni di una vita impiegata a gestire gli affanni
Amore mio aspettami, amore mio ti tengo dentro me, amore mio perdonami,
amore mio non so se tornerò, forse no forse no