Il leader dei Foo Fighters ha raccontato il difficile momento che ha vissuto dopo il suicidio del suo amico e collega, avvenuto nel 1994. Si è aperto ai microfoni della BBC Two, la seconda emittente della BBC, nonostante per lui non sia facile affrontare l'argomento (di cui infatti parla raramente)
Dave Grohl si è aperto ai microfoni della BBC Two, la seconda emittente della BBC: durante un’intervista nell’ambito del programma Reel Stories, il leader dei Foo Fighters ha ricordato la tragica fine dell’amico e collega Kurt Cobain.
Intervistato da Dermot O'Leary, Grohl ha parlato di quel difficile periodo che ha seguito il suicidio del frontman dei Nirvana, l'icona del grunge che nel 1994 si è tolto la vita sparandosi.
La sua morte inaspettata ha interrotto bruscamente la carriera del polistrumentista di Warren, nell'Ohio, diventato star internazionale nel ruolo di batterista dei Nirvana.
“Non avevo un piano. Quando il tuo mondo viene scosso così profondamente, ti svegli ogni giorno pensando: chi sono? Dove sono? Cosa sto facendo?”, ha affermato Dave Grohl.
Dave Grohl racconta del difficile periodo dopo la morte di Cobain
“Ricordo, il giorno dopo la morte di Kurt, quanto fosse strano svegliarsi sapendo che non c’era più, e che era passato un altro giorno. Una cosa del tipo: bene, cosa farò oggi? È allora che mi sono reso conto di dover rifare tutto per la prima volta. Voleva dire che se mi facevo una tazza di caffè pensavo: questa è la prima tazza di caffè che bevo da quando Kurt è morto. Poi mi vestivo per uscire e pensavo: questa è la prima cosa che mi metto dopo la morte di Kurt. E via così. Sinceramente non so quanto è durato: sarà stato per mesi e mesi”, ha aggiunto con commozione il musicista durante la toccante intervista alla BBC Two.
Ad aiutare psicologicamente Grohl nel superare uno dei più difficili momenti della sua vita è stata l’etica del duro lavoro impartitagli dalla sua famiglia. Una famiglia modesta, ben lontana dai cachet a cui il Dave Grohl prima dei Nirvana e poi dei Foo Fighters si è abituato negli anni. Abituato sì ma senza mai dimenticare le sue origini e tutto ciò che ha dovuto costruire per arrivare a quei cachet.
“Sono stato cresciuto da un’insegnante di una scuola pubblica, e il loro stipendi sono bassissimi. È una cosa criminale. Vedevo mia madre che bruciava gli stipendi direttamente in spese. Succedeva che tagliassero il riscaldamento, il telefono o l’elettricità. Ci sono state sere in cui ci chiedevamo: Cosa c’è per cena? E la risposta era: abbiamo due uova, panini con uova strapazzate. Questa è l’etica del lavoro che mi è stata trasmessa e che mi ha fatto rendere conto che per sopravvivere dovevo lavorare”.
Il duro lavoro a cui Dave Grohl si è dedicato anima e corpo, fondando la nuova band di cui è ora leader, è stata la sua àncora di salvezza, quella per cui ancora oggi siamo qui a parlare di lui e ad ascoltare la sua musica.
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Recentemente Dave Grohl ha rivelato che lui e gli ex compagni Krist Novoselic e Pat Smear (quest'ultimo seconda chitarra della band dal settembre del 1993 fino allo scioglimento) si trovano ancora per suonare assieme le canzoni dei Nirvana.
Durante un’intervista con Howard Stern per il suo show su Sirius XM, Grohlha spiegato che tutte le volte che i tre riescono a incontrarsi non perdono occasione per suonare assieme. “E suoniamo come se fossimo i Nirvana”, ha aggiunto con tanta, tantissima commozione.