Arena di Verona, la lirica punta su star e tecnologia. Riccardo Muti aprirà il festival

Musica

Bruno Ployer

Ennevifoto

Presentata la stagione dell'Estate 2021, che segna il ritorno del Maestro sul podio per "Aida", che sarà eseguita in forma di concerto. Scenografie con video proiezioni nel secondo festival areniano in tempo di pandemia

Gli spalti sono vuoti nell’arena di Verona. Vuoti da quasi un anno per la chiusura dei luoghi dello spettacolo determinata dai provvedimenti anti Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). E’ il secondo festival lirico in tempo di pandemia quello annunciato per la prossima estate . Nel 2020 le opere in cartellone furono sostituite da concerti, con un pubblico limitato e gli artisti al centro della platea. Quest’anno tutto sarebbe tornato normale, si prevedeva, ma così non è stato e anche la prossima stagione d’opera dell’Arena sarà diversa dalla tradizione. “Un festival straordinario in un periodo straordinario”, ha detto il Sindaco della città e presidente della Fondazione Arena Federico Sboarina.

 

"Tornare a produrre opere"

 

"Tutto sarà compatibile con le norme sanitarie in vigore - ha sottolineato la Sovrintendente Cecilia Gasdia - L'Arena di Verona deve tornare a produrre opere" .

Si annuncia un cartellone di stelle e  con allestimenti che saranno “meno architettonici e più tecnologici”, come ha detto il vice direttore artistico Trespidi. Le video proiezioni saranno il tratto comune delle nuove produzioni. Il palco tornerà nella posizione classica e il coro sarà ai lati, a distanza di sicurezza.

 

L' Aida di Muti

 

Il primo annuncio è il ritorno di Riccardo Muti, che tornerà a dirigere qui dopo 41 anni dalla sua ultima apparizione areniana. Il 19 e il 22 giugno sarà sul podio di “Aida”, eseguita senza scene, cioè in forma di concerto. L’opera di Verdi era già in cartellone per il 2020 e riprogrammata nel 2021. Fondazione Arena ha aggiunto, in occasione del 150° anniversario dalla prima rappresentazione al  Cairo nel 1871, un’inaugurazione straordinaria. Il cast stellare delle due serate comprende il soprano Sonya Yoncheva per la prima volta nella sua carriera nel ruolo di Aida, Francesco Meli come Radamès, Anita Rachvelishvili nel ruolo di Amneris e Riccardo Zanellato in quello di Ramfis.

 

Una donna sul podio del Requiem

 

Altro omaggio a Giuseppe Verdi, nel 120° anniversario della morte, è la sua Messa di Requiem diretta dalla lanciatissima Speranza Scappucci, al suo debutto in Arena. Gli allestimenti operistici saranno 6: rimangono invariati i cast di Cavalleria rusticana e Pagliacci, Aida, Nabucco, Traviata, Turandot (che chiuderà il festival il 28 agosto). Ci saranno poi le serate a tema: Placido  Domingo Opera Night, Roberto Bolle and Friends, Jonas Kaufmann Gala Event e la Nona Sinfonia di Beethoven.

Anna Netrebko e Yusif Eyvazov saranno in tre recite di Turandot, Katia Ricciarelli sarà Mamma Lucia nella Cavalleria rusticana,  Roberto Alagna e Aleksandra Kurzak protagonisti insieme in entrambi i ruoli di Cavalleria rusticana e Pagliacci.

Tra le bacchette in cartellone Marco Armiliato, Daniel Oren, Francesco Ivan Ciampa e Jader Bignamini, a fianco dei debutti di Diego Matheuz e Jochen Rieder.

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