Di orgini veronesi, è il nuovo direttore principale della Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana, il più "piccolo" tra le 13 Istituzioni Concertistico Orchestrali Italiane (Ico) riconosciute dal ministero per i Beni culturali
Alessandro Bonato, 25 anni, nuovo direttore principale della Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana, è il più giovane direttore tra le 13 Istituzioni
Concertistico Orchestrali Italiane (Ico) riconosciute dal ministero per i Beni culturali. Veronese, Bonato ha già al suo attivo un'esperienza che lo pone tra i giovani talenti più in vista dell'attuale panorama musicale non solo italiano: l'anno prossimo lo attende un importante debutto sinfonico in Giappone con la Tokyo Symphony Orchestra. Solida la sua preparazione culturale e musicale, così come l'efficacia e l'autorevolezza della tecnica direttoriale, riconosciutagli da tutte le compagini che ha guidato, tra cui la Filarmonica della Scala e l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Lo studio attento, la passione e l'energia gli hanno permesso di assicurarsi il Terzo
Premio fra 566 candidati alla Nicolai Malko Competition for young conductors di Copenhagen nel 2018: l'unico italiano e il più giovane dei partecipanti.
"Fin dalla mia prima collaborazione con la Form, lo scorso gennaio, ho sentito una bella sinergia con l'orchestra, trovando un ambiente sereno nel quale poter
lavorare ed esprimermi al meglio - ha spiegato con entusiasmo Bonato - e sono felicissimo di questo incarico e della fiducia che è stata riposta in me. Metterò tutta la mia voglia di fare musica al servizio dell'orchestra, così da poter intraprendere
un percorso di arricchimento reciproco, umano prima ancora che artistico". "Ci affidiamo alla creatività, passione, energia e preparazione dei giovani - ha dichiarato il Presidente della Form, Carlo Pesaresi -. Avevamo già intrapreso questo percorso
e oggi lo testimoniamo ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, con la presentazione di Alessandro Bonato". Quella fatta dalla Fondazione è una scelta legata a un progetto culturale di prospettiva e di qualità, in continuità con il
lavoro svolto finora. L'incarico, biennale a partire dal 2021, prevede la presenza del direttore in almeno tre produzioni per ciascuna stagione, oltre ad un impegno in attività di comunicazione e promozione soprattutto presso le nuove generazioni, aspetto a cui Bonato pone particolare attenzione. La Form, che dal 2015 al 2019 ha avuto come direttore principale il maestro Hubert Soudant, preceduto da Donato Renzetti, Woldemar Nelsson e Gustav Kuhn. Prima del debutto di gennaio, Alessandro Bonato e l'ensemble d'archi della Form ha recapitato una cartolina di augurio dal Teatro Lauro Rossi di Macerata presentando il Concerto grosso in sol min., op. 6, n. 8 fatto per la notte di Natale di Arcangelo Corelli, simbolico segnale proveniente da una terra di teatri come le Marche che l'Orchestra Filarmonica Marchigiana intende rappresentare e tornare a frequentare con la sua stagione di oltre 80 concerti, le attività educational e con la presenza al Macerata Opera Festival e alle Stagioni del Pergolesi di Jesi, del Teatro delle Muse di Ancona e dei Teatri della Rete Lirica delle Marche.