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Wrongonyou parte per un nuovo viaggio: si comincia con Lezioni di Volo

Musica

Fabrizio Basso

Scritta e prodotta insieme ad Adel Al Kassem e Riccardo Scirè, nasce in seguito a un periodo di profonda crescita personale e artistica che l'artista ha maturato  durante i mesi del primo lockdown. L'INTERVISTA

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Se oggi vogliamo dare fisicità a un concetto, troppe volte abusato, che si chiama contaminazione, non possiamo prescindere da Wrongonyou. Marco Zitelli, questo il suo nome anagrafico, ha saltato dall'inglese all'italiano dimostrando una proprietà di linguaggio unica. Lezione di Volo, brano col quale punta al palco di Sanremo 2021, è il primo morso di una ulteriore evoluzione.


Partiamo proprio da Lezione di Volo: mi racconti la sua storia?
Lo ho scritto durante la quarantena (tutto sul coronavirus) e quando lo ho fatto ascoltare è piaciuto e mi hanno proposto di puntare a Sanremo Giovani ho accolto il progetto con gioia. Anche se ho già fatto parecchie cose mi piace partire dai giovani, è la mossa giusta. Il brano segue la libertà di fare ciò che mi piace.
Come questi mesi ti hanno cambiato?
Il giorno prima che chiudessero tutto sono partito da sano in auto per raggiungere mia nonna, contento di stare a casa e non restare bloccato nel mio piccolo appartamento di Milano. Ho perso quasi venti chili, ho scritto canzoni.
In una frase?
Eccola: voleremo da fermi per stare meglio. Tutto saltava e mi prendeva male. Mi sono comprato appena in tempo un pc, una tastierina, una scheda e grazie a questo ora è in produzione il disco nuovo. Dimagrire e sentirmi più sicuro mi ha liberato il pensiero. Mi sono espresso in modo più diretto poiché ci è stato regalato del tempo. Mi sono messo a studiare sulla mia voce come suonava in inglese e in italiano. Sono felice per i complimenti ma c'è ancora tanto margine di miglioramento.
Credi che siano in tanti ad avere saputo sfruttare la situazione per migliorare e migliorarsi?
Spero che da tutta questa situazione qualcosa si impari. Ora apprezziamo di più le piccole cose.
Il vaccino ci farà stare meglio ma umanamente retrocedere?
lo sono diffidente su vaccini in generale, questo lo faccio fare prima alla Regina d’Inghilterra e poi lo farò ma voglio lo stesso suo. Mi spiace vedere la gente che non rispetta le regole, stare a case ha portato miglioramenti alla situazione. Rialziamo la testa e guardiamo il lato umano dell’esistenza. Certo mi manca la dimensione live ma la canzone che mi ha aiutato tanto. Ho comunque paura ad abbracciare mia nonna.
Che puoi dirmi dell'album che verrà?
Ho fatto più passi indietro possibile, sono tornato alle mie origini musicale, c’è una linea sottile che voglio vincere tra il soul e il neomelodico, inteso come il grande Albano dei tempi d’oro. Posso essere stato fregato della moda del momento ma ora la ho anche capita per farla mia. Sentirai molta chitarra che prima è stata mangiata dalla produzione.
Festeggeremo fantozzianamente Capodanno alle ore 21...
Mi sento un Fantozzi che dice il covid è una cagata pazzesca e riceve 72 minuti di applausi.
Sarai presente sui social durante le festività?
Non ho fatto molte dirette. Ho adottato un altro format con sostegno economico simbolico. Ho notato che c’erano molte iniziative bella ma veniva svalutata l'essenza della musica e mi sono inventato Life for you by Wrongonyou: con una piccola una donazione io ti facevo concerto primato su zoom e potevi invitare cinque amici. Era più bello delle dirette perché c’era un contatto umano, c’erano gli applausi e il fan ti chiedeva curiosità sulle canzoni. Poi ho partecipato a dirette per raccogliere fondi per sostenere il settore. Ho manifestato in piazza insieme a tanti colleghi, tutti con le mascherine: una manifestazione silenziosa.
Che ricordi hai di sanremo?
Il primo è legato a Oggi sono io di Alex Britti. Mi aspettavo La Vasca e ci rimasi male quando non la fece, non avevo idea delle dinamiche del Festival. Mi è sempre piaciuto. Da super fan di Elvis Presley gli invidiavo l’orchestra ogni volta che saliva sul palco. Ecco la mia soddisfazione sarebbe esibirmi accompagnato da una orchestra più che vincere.
Non ci sarà il pubblico, si mormora.
Forse è meglio, proverò meno ansia.
Come trascorrerai le feste?
Intanto spero che i giorni non si incrocino con quelli in studio. Voglio stare coi miei cari, ho avuto la fortuna di condividere la quarantena con loro. Prima a casa non tornavo volentieri perché dovevo vivere nella mia cameretta e rispettare orari che non erano i miei. Ora ne sono felicie: ho ritrovato il valore della famiglia.