#OraVedoOraSentoOraParlo, Appassionante in prima linea contro la violenza sulle donne

Musica

Fabrizio Basso

Giorgia Villa, Mara Tanchis e Stefania Francabandiera, con la complictà del violinista Ara Malikian, ancora una volta si espongonopubblicando il nuovo singolo il 25 novembre in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. L'INTERVISTA

Forti con delicatezza. Perché il messaggio per arrivare non deve essere violento. In un momento tragico come quello che stiamo vivendo in cui la pandemia (tutto sul coronavirus) ha portato un aumento della violenza sulle donne, la musica e il multiculturalismo diventano uno strumento fondamentale per denunciare e ribellarsi alla violenza in tutte le sue forme, per risvegliare le coscienze. #OraVedoOraSentoOraParlo è il singolo che rilasceranno il 25 novembre, Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, Giorgia Villa, Mara Tanchis e Stefania Francabandiera ovvero le Appassionante, unico trio tutto femminile di crossover opera-pop. Con l'obiettivo di comunicare la cultura della non violenza, per l'occassione si sono avvalse della collaborazione del violinista Ara Malikian. Un legame, questo, che concede maggior forza al profondo significato della canzone per le diverse origini dei protagonisti. D’altronde, è proprio il rispetto per la diversità e l'individualità di ognuno di noi a rendere possibile una convivenza pacifica.

Il brano, scritto e composto da Mauro Borzellino (il concept è di Shirley Estigarribia), affronta la delicata e importante tematica da un punto di vista estremamente anticonvenzionale, invitando a rompere quel silenzio assordante che troppo spesso si cela dietro le tragiche storie di violenza.


Vi conoscevate prima che Mauro Borzellino vi unisse in questo progetto?
No, ci ha messe insieme nel 2002 per creare un crossover di musica classica e pop. Siamo tre cantanti dal forte temperamento e da subito abbiamo cercato un repertorio originale che manteniamo nel tempo. Non abbiamo limiti nelle nostre espressioni artistiche, la nostra particolarità è portare il moderno nel classico e vicevrsa. Siamo cantanti liriche trasgressive per la libertà di lettura di brani tipicamente maschili: per noi l’arte è libertà di espressione e d’anima.
Nel 2005 arriva il debutto discografico in Germania: sono trascorsi 15 anni, ci credevate?
Siamo il primo trio femminile al mondo in questo ambito e ne siamo fiere, abbiamo sdoganato il crossover musicale, poi ne sono venuti altri e per noi è un orgoglio.
Siete state adottate dalla Germania, visto che siete anche ambasciatrici Unicef: cosa ha di speciale quel paese?
Lì succede che capiscono il bel canto, che noi italiani abbiamo inventato: è un po’ come il Colosseo che guardi distrattamente perché lo hai in casa ma fosse qualche migliaia di chilometri più in là pagheresti cifre alte per andare a visitarlo. E' uguale per la musica. Anche in America sono amanti spropositati delle nostre tradizioni: la non hanno cantanti lirici e come qui non abbiamo cantanti r’n’b. Aggiungiamo che in Germania i produttori investono sulla musica. Non solo siamo radicate musicalmente ma anche come immagine grazir all’impatto visivo costruito su di noi dalla nostra stilista siciliana Marella Ferrera che ci ha vestito con fascinosi corpetti cinquecenteschi.
Per quanto riguarda le composizioni originali come lavorate?
La sfida sta nell'accompagnare un brano del quale ci innamoriamo nel nostro stile. Serve una impostazione da soprano con arrangiamenti particolari e ti assicuriamo che è una grande sfida dalla quale traimo grandi emozioni. Abbiamo tre voci differenti e Mauro Borzellino ne capta l'essenza e ci valorizza.
Come si è sviluppato il progetto #OraVedoOraSentoOraParlo?
Vuole abbattere un silenzio, vuole risvegliare la coscienza. Vorremmo più uomini prima linea. E’ un brano, e un video, di forte impatto emozionale. Il valore aggiunto è il violinista armeno-libanese Ari Malikian che viene da una storia di guerra e dalla guerra è fuggito grazie al violino e a suo padre. In Germania si è mantenuto con borse di studio e si è riscattato. I suoi asolo sono la metafora del canto di dolore. Questo sodalizio tra un artista uomo e un trio femminile è un esempio trasparente di convivenza. In più lui ha anche la dote dell’umiltà che è difficile trovarla soprattutto a quei livelli.
Una delle vostre missioni è invitare le donne a denunciare: negli altri paesi come è la situazione?
Ci siamo trovate benissimo quasi ovunque, forse il paese più difficile da penetrare è stato la Corea del Nord: lì non puoi scegliere di andare, serve un permesso speciale. Noi siamo state invitate dall’ambasciata nord coreana per un festival biennale. Abbiamo tenuto un concerto in un teatro meraviglioso, era tutto bello e perfetto ma c’era anche qualcosa di strano nei contorni, era un Truman Show. Leggevi negli occhi delle guide una richiesta di aiuto, sono affamate di conoscenza, a loro non è permesso frequentare l'arte. Lì la violenza riguarda tutti. e ci fa molto male perché è un popolo bello e affettuoso.
In questi mesi le notizie sulle violenze si sono moltiplicate.
Il lockdown ha peggiorato le cose, la costrizione di stare con una persona violenta e disturbata è terribile, noi la definiamo una pandemia silente. Una donna su cinque al mondo subisce violenza psicologica. Dura anni e ne sei schiacciata. Sono dinamiche subdole.
L’arte e il bello quanto possono incidere sulle nostre vite?
Tanto. La bellezza salverà il mondo ed è vero. Nei momenti brutti c’è qualcosa cui fare affidamento. Per questo sosteniamo che la tristezza è avere chiuso le porte ai luoghi culturali, è un grande peccato, potevano essere gestiti meglio e in sicurezza.
Che rapporto avete col tempo?
Un equlibrio c’è ma sei sempre con la testa che frulla di idee, sei sempre proiettata in avanti. Cerca costantemente curiosità, il nostro è un lavoro che permette di sognare e immaginare cosa farai domani.
Vi vedremo almeno in streaming prossimamente?
Per Natale ci organizzeremo per qualche sorpresa ai follower. Di solito siamo in giro per i concerti natalizi, spesso in grandi cattedrali, creeremo qualcosa ad hoc, il nostro produttore ha già le idee chiare, ne siamo certe!

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