Il singolo è una canzone che parla di amare e di essere amati, nonostante le proprie debolezze e le proprie paure e il periodo complicato come quello che stiamo vivendo. E' presentato da un testo originale della band
Siamo i Bluedaze e veniamo dalla sponda Lombarda del Lago Maggiore, nella più profonda zona rossa. Ci conosciamo da tantissimo e dal 2017 suoniamo anche insieme. Quando ci siamo incontrati per la prima volta in sala prove, abbiamo fatto un patto:
1 - Ognuno di noi si sarebbe impegnato ad andare sempre oltre i propri limiti
2 - Ci saremmo divertiti, sempre.
Al momento entrambe le clausole vengono rispettate. Possiamo ritenerci soddisfatti.
Dreamwalk, il nostro ultimo singolo, è una canzone che parla di amare e di essere amati, nonostante le proprie debolezze e le proprie paure. In un periodo complicato come quello che stiamo vivendo, tra quarantene e pandemie, siamo tutti i giorni alle prese con persone che non sapevamo di essere: delusi, preoccupati, troppo spesso arrabbiati. Avere con noi qualcuno da amare e che ci ami -nonostante tutto- è un atto rivoluzionario, oggi. Qualcosa che non dovremmo dare per scontato. Partner, amico o famigliare che sia. Perché in fondo il senso dell’amare sta tutto in quel
“nonostante”.
Il video di Dreamwalk abbiamo voluto girarlo e montarlo da soli. Non perché siamo dei mostri del videomaking (anzi tutt’altro) ma perché volevamo mostrarci esattamente come siamo, nei luoghi che sono casa nostra, con tutte le nostre luci e le nostre ombre. Insieme, nonostante tutto. E’ una collezione di momenti. Una sorta di cartolina-video della nostra vita in provincia. Un piccolo promemoria – in questi tempi difficili - di quante cose emozionanti si potranno ancora fare. Un invito a tenerci strette le persone e le cose importanti, anche mentre là fuori infuria il 2020. Perché
può capitare poi di rivederle in un video, durante un lockdown, e pensare che senza di loro sarebbe molto, ma molto peggio.
Dreamwalk è il nostro secondo singolo e anticipa Skysurfers il debut album realizzato con la produzione artistica di Martino Cuman (Non Voglio Che Clara), in uscita il 19 novembre su tutte le piattaforme digitali, via RC Waves / Artist First. Letteralmente Skysurfers significa“surfisti del cielo” e per noi è una condizione mentale nella quale rifugiarsi. Quanto può essere figo surfare il cielo? Secondo noi moltissimo. E poi c’entra con l’equilibrio, anche. Quello che ci sforziamo di trovare ogni giorno della nostra vita, tra tutte le cose che gli altri si aspettano da noi. Gioia e
tristezza. Luce e ombra. Ecc. Forse è per questo che Skysurfers ci è uscito con al suo interne molte sfumature emotive differenti: a volte è groovy, altre volte malinconico, poi di nuovo solare. Perché tutti noi siamo tutto questo, ogni giorno.