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Storia delle canzoni del Principe: Enrico Deregibus svela De Gregori

Musica

Fabrizio Basso

Più di 700 pagine. Un volume imponente, un caso quasi unico fra i libri dedicati a un cantautore nel nostro Paese. Edito da Giunti si intitola Francesco De Gregori I Testi La Storia delle Canzoni

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Una parola ha sedotto il Principe. Enrico Deregibus da anni lavorava a un progetto che racchiudesse l'immensa opera di Francesco De Gregori. Il cantautore sapeva e seguiva a distanza finché indagando tra i versi de Le Strade di Lei l'investigatore Deregibus ha scoperto che la parola santi diventava salti e a quel punto è sorta l'esigenza di rivedere scientificamente tutta l'opera degregoriana. Non è un romanzo che si legge dall'inizio alla fine ma è alla stregua di un libro di poesie. Va tenuto sul comodino e ogni sera, prima che la notte ci assorba, va aperto a caso e bisogna soffermarsi qualche minuto sulla canzone che il caso ci ha offerto. Oppure potete affrontarlo in modo più personale, intimo cercando la canzone che per voi ha un significato speciale e penetrarne il mistero. La mia prima incursione dell'opera di Enrico Deregibus è stata per saperne di più su La Casa di Hilde, brano che amo, che mi muove suggestioni particolari. E sebbene credessi di conoscerne anche le pieghe più occulte ho appreso che ero fermo in superficie. L'opera è strutturata in ordine cronologico, è un viaggio nel tempo. Le schede dei brani oltrepassano il valore testuale perché sono corredate da aneddoti, dalle fonti e dalle ispirazioni. Cui si aggiungo stralci di interviste a Francesco De Gregori. Quello che posso aggiungere è che non è solo un itinerario articolato, meticoloso, affascinante nella storia di uno dei massimi cantautori italiani di sempre ma è anche una riscoperta di tanti momenti della nostra vita e della storia di questo nostro paese. Viva l'Italia, insomma!

Francesco De Gregori aveva ventun anni nel 1972 quando con Antonello Venditti pubblicò Theorius Campus. L’anno seguente debuttò come solista  con Alice non lo sa e da allora sono venuti più di venti album in studio, che hanno cambiato la scena della musica italiana grazie a una capacità di fascinazione forte e rara: canzoni uncinanti che amano attingere dal folk anglosassone, dal rock, dalla musica popolare italiana, brani a volte elusivi e sfuggenti, enigmatici, capaci però di aprirsi a tutti, come dev’essere per la grande canzone. In quasi cinquant’anni di attività De Gregori ha scritto e cantato più di duecento testi, che mai prima d’ora erano stati oggetto di una raccolta integrale. Enrico Deregibus, studioso e cultore della canzone italiana, specie d’autore, annota e commenta i brani (insieme a vari altri solo interpretati dall’artista romano) in una radiografia approfondita.

 

Enrico Deregibus è giornalista e direttore artistico o consulente di molte rassegne ed eventi musicali. Ha pubblicato con Giunti nel 2015 la biografia di Francesco De Gregori Mi puoi leggere fino a tardi, che costituisce una sorta di prima parte di questo nuovo libro. L’anno dopo ha firmato le schede del cofanetto Backpack, che racchiude trentadue dischi del cantautore romano. È ideatore e curatore del Dizionario completo della canzone italiana (Giunti, 2006) e, con Enrico de Angelis e Sergio Secondiano Sacchi, di Il mio posto nel mondo. Luigi Tenco, cantautoreRicordi, appunti, frammenti (BUR, 2007). Del 2013 è Chi se ne frega della musica?, una raccolta di suoi scritti (NdAPress).