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Carl Brave, un ritorno con grande Coraggio

Musica

Fabrizio Basso

Un nuovo capitolo dell’eclettico percorso musicale dell’artista e producer romano che ha saputo contaminare il pop, il cantautorato e il rap in uno stile unico e originale. Nel disco oltre a Elodie, anche collaborazioni con Mara Sattei, tha Supreme, Ketama, Gué Pequeno, Taxi B e Pretty Solero

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Carl Brave torna, due anni dopo Notti brave (certificato Doppio Disco di Platino), col suo secondo album di inediti Coraggio (Island Records). In contemporanea è uscito il nuovo singolo con Elodie intitolato Parli parli: due voci che s’incontrano e dialogano in una ballad dalle atmosfere che omaggiano gli arrangiamenti dei grandi classici della canzone italiana e che rivivono, oggi, attraverso nuove sonorità urban. L'album raccoglie 17 tracce che segnano un nuovo capitolo del percorso percorso musicale dell'artista e producer romano che ha saputo contaminare il pop, il cantautorato e il rap in uno stile unico, originale e subito riconoscibile. Nel disco sono presenti anche 7 collaborazioni con Elodie, Mara Sattei, tha Supreme, Ketama, Gue Pequeno, Taxi B e Pretty Solero. L'uscita dell'album è stata preceduta dai singoli Che poi, Regina Coeli, Spigoli (feat. Mara Sattei, tha Supreme) e Fratellì. La cover del disco, realizzata da Valerio Bulla, è un omaggio al nonno di Carl. In cover è raffigurato il busto e il suo volto da ragazzo.

Carlo come nasce il progetto? Il lockdown quanto ha inciso?

Ha inciso nel senso che appena faccio uscire un disco già lavoro al prossimo. Coraggio raccoglie due anni di produzione tra Malaga, Miami e la Sicilia. Quando sono in fase creativa mi affitto una casa per un mese e ci sto giorno e notte. Il lockdown ha aiutato perché ho avuto botta di creatività, ho scritto nuove canzoni e ne ho modificate altre
Parli parli è il singolo ma anche il mantra di Nuvole: è una tua ossessione la parlantina? Mi racconti il featuring con Elodie?
Noi romani parliamo sempre. Lei era perfetta perché elegante con un carattere forte forte. Ho voluto giocare col classico, affidato a lei come fosse una novella Mina, mentre io mi sono dedicato di più al moderno, al nuovo, più out of tune
Chi ci sta sulle nuvole?
Quello che vuoi vedere, io ogni volta che produco sono lì!
Il Gemelli a Roma è una città nella città…ma è anche una metafora della vita.
Mia madre è stata operata quest’anno e andandola a trovare mi è venuta l’idea del Gemelli come mezzo per raccontare un mondo.
Ricordi un po' le stornellate alla Lando Fiorini in alcuni passaggi.
Vengo da Trastevere e lì ci stanno vecchie situazioni, l’anziana che guarda la gente, il popolo dei bar. Lì raccolgo tanta ispirazione.
Un tema che ritorna spesso è l’incomprensione e cito per tutte Glicine.
Abbiamo migliaia di stimoli continui, siamo bombardati. Si cerca di essere i primi e la fretta fa sbagliare.
Le relazioni che racconti sono sempre un po’ complicate.
Sono sempre complicate, serve sempre un compromesso. Si parte con la favola poi si va avanti a compromessi.
Quanto ti sei divertito con le parole tronche?
Tanto, aiutano per le sonorità e per fare le rime. Ci gioco tanto.
Regina Coeli: c’è qualcuno cui non hai mai detto ti voglio bene pur pensandolo Quanto pagheresti per una grattachecca?
Parto dall'ultima: la ho presa fino a un mese fa, si trovano ancora quelli col blocco di ghiaccio che lo raschiano e ti fanno la granita sul momento. E’ una cosa non dici spesso, forse sarei dovuto essere più affettuoso con mio nonno.
A proposito di Fototessera, quanto conta nella vita avere la scusa pronta? E l’ultima parola?
Conta tanto ma dipende dalla situazione. Conta però farsi trovare sempre abbastanza preparati.
Fratellì e Le Guardie sono le canzoni più dure.
Due tracce anche opposte. Fratellì parla di una tematica cruda con un sound allegro, Le guardie è tecno misto a cantautorato e racconto i problemi che si incontrannelle discoteche e per le strade.
L’Italia ha la brutta abitudine di categorizzare gli artisti: tu hai una collocazioni o ne facciamo una solo per te?
Il mio chiodo fisso è sperimentare sempre e non farmi catalogare. Siamo una matrioska di suoni diversi, è sbagliato dover dare una categoria.
Che accadrà da qui a Natale?
Mi preparo per i live sperando che vada bene, che la situazione non degeneri.
Un concorrente di X Factor si è presentato ai giudici con un tuo brano...
Fa un bell’effetto, vuol dire che sono entrato nel mondo musicale!
Il covid sta tornando…je m’appelle o stavolta fai un je accuse?
Mi appello come nella canzone. E lo faccio in primis a me stesso. Non sta a me sensibilizzare io mi limito a raccontare.